Nessun Governo tecnico se vince il No, afferma Renzi per spingere gli indecisi a votare Sì. E riprende corpo l’ipotesi di elezioni anticipate nel 2017. Ma con quale schema? Il ministro all’Agricoltura Maurizio Martina, ospite negli studi di Radio Popolare, tesse le lodi del cosiddetto “modello Milano“.
Il capoluogo lombardo è la sola grande città italiana dove un centrosinistra composto da Partito Democratico e alleati alla sua sinistra abbia vinto le elezioni amministrative. Anche se, precisa Martina, a livello nazionale occorrerà guardare anche al centro:
“Dobbiamo tornare a ragionare nei termini di due grandi offerte, una di centrodestra e una di centrosinistra. Noi dobbiamo ripartire dal centrosinistra anche se guardo con interesse all’esperienza di alcune forze di centro che più si distaccano da Salvini, meglio è”
E’ Milano il punto di riferimento per ricostruire un dialogo a sinistra dopo il referendum, secondo Martina.
“Milano è un’esperienza straordinaria, dobbiamo batterci per conservare questo laboratorio proponendo unità e un progetto per l’Italia dal 5 dicembre”.
Lo schema, però, non sarà quello tradizionale di centrosinistra, né quello “ulivista”
“Quale schema adotteremo non lo so, la cosa importante è mettersi in discussione, ragionarci”
Renzi non dà l’impressione di curarsi chi sta più a sinistra di lui, ha parlato di vocazione maggioritaria
“Non credo escluda il centrosinitra – ha risposto Martina – lui a Milano è stato determinante nel tenere aperta, anche dopo Pisapia un’idea di centro sinistra unito e che si allargasse”.
Nell’intervista a Il Demone del Tardi Maurizio Martina ha risposto alle domande sui temi politici, strettamente legate a quelle sulla riforma costituzionale.
Ascolta l’intervista con il ministro Martina a cura di Lorenza Ghidini e Luigi Ambrosio