Approfondimenti

Mali, chi sono e da dove vengono i terroristi

L’assalto al Radisson hotel di Bamako è stato rivendicato dal gruppo di fondamentalisti islamici al Mourabitoun. Al momento pare siano stati liberati i 137 ostaggi nell’albergo e si conterebbero almeno 18 vittime. Secondo fonti ancora da verificare, i terroristi parlerebbero in inglese, dato che fa pensare ad un possibile legame con i terroristi che operano in Libia.

Al Mourabitoun è una formazione che nasce nell’agosto, dopo una scissione da Al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi). Leader della formazione è Mokhtar Belmokhtar, detto Mr Marlboro, re del traffico di sigarette lungo le rotte del Sahara. Algerino di nascita, ha militato prima in formazioni terroristiche del suo Paese, poi in Al Qaeda del Maghreb Islamico (Aqmi), gruppo terroristico affiliato ai qaedisti che si è arricchito negli anni con i sequestri di persona. È stato in Afghanistan a combattere  e al suo ritorno si è scisso da Aqmi per fondare al Mourabiton, insieme ad alcuni fuoriusciti del Mujao, Movimento per l’unicità del jihad nell’Africa occidentale. A sua voilta, il Mujao nasce dal Gruppo islamico armato, formazione di terroristi attiva negli anni Ottanta.

Nel marzo del 2015 cinque persone sono state uccise in un attentato ad un ristorante al centr di Bamako, altra meta dei turisti (francesi soprattutto). Anche in questo caso a rivendicare l’azione sono stati i terroristi di al Mourabitoun. Dello stesso gruppo anche la rivendicazione dell’attentato all’hotel di Sévaré, a 600 chilometri dalla capitale. Bilancio: 17 morti.

Il quadro delle forze in campo in Mali è molto complesso. I gruppi esistenti stanno cercando di ricollocarsi, ora che negli equilibri del terrorismo internazionale lo Stato Islamico ha guadagnato potere, a discapito di Al Qaeda, molto influente nella regione.

L’origine del caos nel Paese è stata la caduta di Gheddafi in Libia: l’arrivo delle armi che appartenevano al vecchio rais ha rafforzato tutti. I primi ad approfittarne sono stati i touareg, che nell’ottobre 2011 hanno lanciato la loro rivolta per staccarsi dal resto del Paese. Nel marzo 2012 un colpo di Stato militare fa cadere il presidente …. a Bamako e al Nord i gruppi armati ne approfittano: in giugno le città di Gao, Timbuktu e Kidal sono nelle mani degli islamisti, che cominciano ad imporre la Shari’ia e a distruggere i monumenti. All’inizio del 2013 il Mali chiede l’aiuto francese, che porta insieme alle Nazioni Unite un’offensiva con 12 mila uomini per mettere in fuga gli jihadisti. Una seconda offensiva guidata dai francesi comincia nel luglio 2014, a cui le formazioni del Nord rispondono con attacchi continui, anche nella capitale.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 15/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 15/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 15/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 15/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 15-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Cult di lunedì 15/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 15-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di lunedì 15/12/2025

    Pubblica ha ospitato Vittorio Cogliati Dezza, storico ambientalista, già presidente di Legambiente. Fa parte del Coordinamento del Forum Diseguaglianze e Diversità (FD&D). «Clima ingiusto» (Donzelli, 2025) è il titolo del suo ultimo libro scritto insieme a Giovanni Carrosio, sociologo dell’ambiente che insegna all’università di Trieste. Con Cogliati Dezza abbiamo parlato di welfare, giustizia ambientale e sociale, diseguaglianze, green deal e dell’attacco della Casa Bianca all’Unione europea.

    Pubblica - 15-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di lunedì 15/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 15-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di lunedì 15/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 15-12-2025

  • PlayStop

    Il ricordo di Pino e Licia Pinelli è legato alle lotte del presente. Oggi in piazza Fontana

    Come ci raccontano le figlie Silvia e Claudia, il ricordo di Giuseppe Pinelli e di Licia Rognini oggi si collega alle lotte presenti, portando in piazza Fontana dalle 18 un podcast dal vivo con Matteo Liuzzi che porterà sul palco "L'ultima notte di Pinelli" e poi i cori del Gruppo vocale Femina di Audrey Anpi e Rebelot Cantieri Vocali, la musica di Alessio Lega e Guido Baldoni, Beppe Rebel e Renato Franchi, la Banda degli Ottoni a Scoppio, gli artisti per la Palestina. “Abbiamo deciso dal 50esimo che la forma artistica è la maniera per ricordare, l’importanza è di sapere che non è stata una storia solo nostra, ma ha investito tutto il Paese, è l’importanza di portare avanti i valori di Pino e Licia che indicano una strada”. Intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia, in Presto presto.

    Clip - 15-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di lunedì 15/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 15-12-2025

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 15/12/2025

    Viviamo un’epoca in cui la forza e la sopraffazione prevalgono su giustizia e solidarietà. Per questo occuparsi di diritti umani è ancora più importante. La Fondazione Diritti Umani lo fa utilizzando più linguaggi: qui con Rights Now, ogni lunedì alle 8. A cura di Danilo De Biasio. Per suggerimenti: direzione@fondazionedirittiumani.org

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 15-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di lunedì 15/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 15-12-2025

Adesso in diretta