Iniziative

 

 

Mafia e giornalisti su al Nord

mafia

Sono riprese le lezioni di antimafia a Radio Popolare. Grazie alla collaborazione con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” dall’11 gennaio al 15 marzo si svolgerà un nuovo ciclo di incontri, il terzo dopo quelli degli anni scorsi e dopo gli incontri sulla Costituzione del 2018.

Le lezioni si tengono nell’Auditorium di Radio Popolare, in via Ollearo al 5, a Milano. Una sintesi viene trasmessa nel corso della trasmissione Memos.

Il tema degli incontri di quest’anno è “Giornalismo e mafia” e così lo presenta la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto”:

Ci sono parole di Pippo Fava che restano, anche a distanza di anni, la guida per tutti coloro che oggi producono informazione. Dai professionisti sui grandi quotidiani ai giovani che scrivono su giornali online di provincia, ai privati cittadini che raccontano i processi ai mafiosi del loro territorio su facebook.

Eccole:

«Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili. pretende il funzionamento dei servizi sociali. tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo». (dall’articolo “Lo spirito di un giornale” di Pippo Fava, 11.10.1981).

La mafia, da sempre consapevole dello straordinario potere della comunicazione, cerca costantemente di addomesticare e intimidire chi racconta la realtà con nomi e cognomi.

E’ dunque lecito chiedersi come operino i giornalisti – professionisti e non – che ricostruiscono la verità con fatica e coraggio senza accontentarsi di comunicati stampa preconfezionati. Quali i risultati raggiunti, le soddisfazioni, le amarezze.

Come è doveroso conoscere le difficoltà che incontra un giovane non coperto dagli uffici legali di un grande editore, nell’affrontare querele pretestuose che durano anni e comportano rilevanti spese processuali.

Lezioni di antimafia

Seconda lezione

Venerdì 18 gennaio 2019, ore 21, Radio Popolare, via Ollearo, 5, Milano

Titolo: Mafia e giornalisti su al Nord”

Relatori: Gianni Barbacetto e Mario Portanova

Coordina: Raffaele Liguori

Ingresso libero senza prenotazione

La sintesi della prima lezione dell’11 gennaio scorso con Nando dalla Chiesa dal titolo “Giornalismo e mafia: tra conflitto e integrazione” – sarà trasmessa a “Memos” venerdì 18 gennaio alle 20 e sarà poi disponibile in podcast. Di volta in volta comunicheremo i temi e le date delle singole lezioni.

 

2019_01_18 lezione antimafia 02

  • Autore articolo
    Cristina Selva
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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Il caso dell'Askatasuna e la repressione del Governo Meloni

    Domani a Torino ci sarà una nuova mobilitazione contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna. Il giurista Livio Pepino, uno dei garanti del processo di regolarizzazione tra il Comune e Askatasuna, intervistato da Mattia Guastafierro, sostiene che lo sgombero fa parte di un progetto più ampio di repressione da parte del Governo Meloni. Di fronte ai conflitti sociali, dice Pepino, si possono intraprendere due opzioni: “Una è quella del dialogo, la ricerca del confronto, anche difficile e delicato, che a volte si spezza, però che va avanti, che cerca di fare dei passi in avanti. L’altra è quello della contrapposizione muscolare del muro contro muro, della repressione cieca”. Ascolta l’intervista.

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    Volume di venerdì 19/12/2025

    Ultima puntata prima delle feste con un po' di novità musicali, le parole di Max Casacci dei Subsonica sullo sgombero del centro sociale Askatasuna a Torino, ben due quiz sul cinema e i brani "natalizi non natalizi" scelti da noi e dagli ascoltatori

    Volume - 19-12-2025

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