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Le serie tv per l’estate 2024, da House of the Dragon a The Bear

Serie TV - House Of The Dragon 2

In un’epoca che ci sembra ormai discretamente lontana, in questi giorni parleremmo di conclusione della stagione televisiva, faremmo qualche previsione sulle nomination agli Emmy che verranno annunciate a luglio e ci prepareremmo ad aspettare settembre per scoprire i nuovi show di punta in partenza sui vari canali. Ma il cambiamento radicale della fruizione televisiva e la diffusione delle piattaforme ha fatto sì che la “stagione” non finisca mai davvero (d’altronde, anche il “televisore” non è più l’unico device con cui guardiamo la tv: serie e film possono seguirci dappertutto), e anche l’estate è piena di prime visioni, invece che di repliche come un tempo. Anzi, a snocciolare i titoli più attesi dell’estate, sembra che nessuno possa più andare in vacanza, o in pensione: tra reboot, sequel, nuovi capitoli di vecchi franchise, sembra che nulla finisca davvero e tutto continui all’infinito.

Dallo scorso 17 giugno, per esempio, è in onda su Sky e NOW, con un episodio a settimana, la seconda annata di House of the Dragon, cioè lo spinoff/prequel di Il trono di spade: la serie madre si è conclusa cinque anni fa, ma non è passato molto tempo prima che si decidesse di farci tornare a Westeros, per una nuova guerra fantasy a base di battaglie e draghi sputafuoco. E, a proposito di fantasy, il 29 di agosto, arriverà anche la seconda annata di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del potere, tratta dagli scritti di Tolkien: anche questa, come House of the Dragon, è un prequel, racconta le origini dei famosi Anelli e del dominio di Sauron, e arriverà pochi mesi dopo l’annuncio che a Hollywood è in lavorazione un film su Gollum.

Per gli appassionati di grossi franchise fantasy e fantascientifici – ne abbiamo già parlato – è in corso su Disney+ The Acolyte, l’ultima serie ambientata nell’universo di Star Wars: è – pensate un po’! – un prequel, situato in un periodo storico antecedente alle avventure degli Skywalker, quando i cavalieri Jedi erano forti e la Repubblica salda. Queste sono le serie blockbuster, l’equivalente dei grossi film che tradizionalmente (dai tempi di Lo squalo) popolano i cinema statunitensi nei mesi estivi (anche se quest’anno il botteghino del grande schermo sembra in affanno).

Ma il titolo che gli appassionati seriofili attendono più di ogni altra cosa è, probabilmente, la terza stagione di The Bear, piccola serie ambientata nella cucina di un ristorante di Chicago che con le prime due annate ha edificato un successo di pubblico e di critica impressionante, vincendo lo scorso anno quasi ogni singolo premio di settore in cui è stata candidata. Le nuove puntate usciranno negli Stati Uniti il 27 giugno, mentre da noi arriveranno su Disney+ il 14 agosto: potrete prendere ispirazione da Carmy e colleghi per il menù del pranzo di Ferragosto, mentre li osserverete cercare di tenere in piedi il ristorante restaurato e appena riaperto, magari anche tentando di ottenere un’ambita stella Michelin.

Ne riparleremo certamente a settembre, e lo stesso vale per un altro ritorno discretamente atteso, quello di Only Murders in the Building, la commedia gialla con le star della comicità Steve Martin e Martin Short (due che, giustamente, non hanno nessuna intenzione di andare in pensione), e l’ex stella del Disney Channel Selena Gomez, di cui a fine agosto arriverà la quarta annata. Il terzetto interpreta, rispettivamente, un attore, un regista e un’artista che vivono in un grande ed elegante palazzo di Manhattan, sono appassionati di true crime, e finiscono per esser coinvolti in bizzarri delitti di cui cercano tragicomicamente di trovare il colpevole mentre realizzano un podcast a riguardo. Nel cast anche tante guest star, tra cui la divina Meryl Streep.

I ritorni non sono finiti: su Netflix si attendono le nuove stagioni di Cobra Kai, Emily in Paris, The Umbrella Academy e perfino un nuovo film della saga anni 80-90 Un piedipiatti a Beverly Hills, in cui Eddie Murphy riprende a trent’anni dall’ultima volta il personaggio di Axel Foley. Su Prime Video, invece, il 1° agosto planerà una nuova serie animata di Batman, intitolata Caped Crusader, erede di quella anni 90 che, oggi, è considerata un caposaldo dei cartoon per ragazzi… Insomma, forse, nonostante tutto, per delle vere novità è meglio, ancora, attendere settembre. Buona estate!

  • Autore articolo
    Alice Cucchetti
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    Carlo Rovelli, fisico teorico, è stato ospite oggi a Pubblica. Dieci anni fa, pochi giorni dopo le stragi di Parigi e del Batclan nelle quali furono uccise 130 persone, lanciò una «proposta per la Mesopotamia». Rovelli la illustrò a Radio Popolare: «l’Occidente - sosteneva - può continuare a bombardare (l’Isis, ndr), ma i bombardamenti, come ripetono i vertici militari, non portano a nulla. Nessuno ha voglia di invadere di nuovo la Mesopotamia, per riaprire il problema. Penso sia necessario parlare con lo Stato islamico. L’alternativa è la guerra senza fine». Dieci anni dopo, e in altri contesti, il senso della proposta di Rovelli resta intatto. Ne abbiamo parlato oggi con lui nel corso della trasmissione, insieme al suo ultimo libro «Sull'uguaglianza di tutte le cose. Lezioni americane». Nel testo (pubblicato da Adelphi, 2025) sono raccolte sei lezioni che Rovelli ha tenuto a Princeton (Stati Uniti) un anno fa, chiamato come fisico a raccontare ai filosofi il mondo dei fenomeni quantistici. Che cosa è accaduto negli ultimi dieci anni nella conocenza del mondo? «Ci siamo accorti sempre di più che le grandi teorie del XX secolo, scientifiche e fisica, funzionano incredibilmente bene», racconta Rovelli. «Lo sforzo ora è cercare di capire cosa implicano queste grandi teorie per la nostra comprensione del mondo. Il contenuto del mio libro è questo: che cosa ci dice sul mondo la grande rivoluzione culturale del XX secolo, quella dei quanti e della relatività». Buona lettura.

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