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La giravolta europeista di Salvini, i soldi europei che fanno gola a tutti e le altre notizie della giornata

Draghi Consultazioni Lega Salvini

Il racconto della giornata di sabato 6 febbraio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La giravolta europeista di Salvini e tutti i sì che Draghi dovrà considerare in vista del prossimo giro di consultazioni. Continuano a crescere le firme per chiedere che sia riconosciuta la cittadinanza italiana “per meriti speciali” a Patrick Zaki. Gli attori e le attrici tedeschi fanno coming out in gruppo, mentre in Italia siamo ancora lontanissimi a dichiarazioni fatte alla luce del sole. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

Draghi incassa il supporto anche di Lega e M5S

Mario Draghi può essere soddisfatto del primo giro di consultazioni con i partiti a cui ha chiesto l’appoggio per un nuovo Governo. Ai primi della settimana risentirà tutti e anche le parti sociali, ma questa mattina ha portato a casa un sostanziale via libera dai due partiti più forti in Parlamento, la Lega e il Movimento 5 Stelle. Salvo sorprese, ad appoggiare il Governo Draghi ci saranno il PD, Forza Italia, la Lega e il Movimento 5 Stelle, oltre a vari partiti minori. Ad oggi si sono chiamati fuori solo Fratelli d’Italia e Leu, che comunque al suo interno sta ancora discutendo.
Stanno discutendo naturalmente i 5 Stelle, ci sarebbero diversi senatori pronti a votare no, Di Battista oggi ha esortato a “non chinarsi al 13esimo apostolo”, ma il grosso del partito sembra propenso ad andare con Draghi.
Impressionante questa mattina il discorso fatto da Salvini al termine del colloquio con il Presidente incaricato: il leader della Lega ha elencato una lunga serie di punti che il suo partito ha in comune con Draghi.
Per i 5 Stelle dopo il colloquio con Draghi ha parlato il capo politico Vito Crimi. Il Movimento è disponibile, come dicevamo, per una maggioranza politica. Ora Draghi dovrà trarre una prima sintesi, e soprattutto decidere se far entrare i politici nel suo Governo. Scelte che tengono in apprensione i tanti, possibili alleati di una maggioranza che ha dentro un po di tutto.

Partecipare al Governo Draghi è l’occasione per Salvini per rifarsi una credibilità, soprattutto in vista delle prossime elezioni. È l’opinione del prof Salvatore Vassallo, politologo e direttore dell’Istituto Cattaneo di Bologna:

Oggi è girata la notizia che il PD stesse valutando l’appoggio esterno al Governo, notizia più che improbabile dato il recentissimo voto unanime in Direzione. Notizia che forse però tradisce la fatica di alcuni settori del partito, stanchi di dover sempre accantonare le proprie convinzioni per senso di responsabilità. È quello che ci ha detto per esempio l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino, convinto che mettersi con Salvini sia un grave errore.

Il commento alla giornata di oggi dal nostro direttore Sandro Gilioli:


 

Governo politico o tecnico? Draghi non si sbilancia

(di Anna Bredice)

Beppe Grillo esce prima delle dichiarazioni ufficiali, ma il suo commento ad una foto con Draghi è eloquente e significativa del momento, “non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l’insuccesso sicuro, voler accontentare tutti”. Ed è quello che sta accadendo in queste ore: la giravolta completa di Salvini europeista pur di avere i soldi del Recovery Fund, che non aveva neanche votato a luglio, stanno mettendo in difficoltà soprattutto il Pd, al punto che dopo le parole di Salvini era girata una notizia subito smentita, e cioè che il Partito Democratico poteva dare solo l’appoggio esterno, per non stare con la Lega. Notizia smentita immediatamente dal partito che ricorda la decisione della direzione e cioè la partecipazione diretta al governo Draghi. Il problema visto dal Pd però è che si rischia di far emergere maggiori sfumature e diversità di opinioni tra Zingaretti e Di Maio, piuttosto che sull’altro fronte, Forza Italia e Lega, e il timore che si produca un governo a trazione più di centro destra che di centro sinistra. Tutti rimandano alla sintesi di Draghi, e quindi aspettano di capire che governo sarà, con quali persone, se con ministri politici o tecnici. Vito Crimi ha chiesto che si parta da quella maggioranza e dalle cose che si sono fatte, l’unico provvedimento che ha citato è stato il reddito di cittadinanza, “abbiamo trovato una sensibilità su questo tema di Draghi”, ha commentato, ma i Cinque Stelle chiederanno ancora misure di questo tipo, così come ancora pretendono che sia un governo politico. Sarà importante anche capire se ci sarà tutto il movimento di Grillo a sostenere il governo, la su presenza oggi è servita soprattutto a quello, e se alla fine anche Leu entrerà oppure rimarrà all’opposizione, insieme a Fratelli d’Italia.

Salvini l’europeista vuole il governo e imbarazza il PD

(di Luigi Ambrosio)

Quando gli hanno chiesto se lo avesse fatto per i soldi europei, Salvini ha risposto: “sì, certo”. E poi ha aggiunto che lo fa per i suoi e i nostri figli. Un suo grande classico, il ruolo del buon padre di famiglia.
Per il resto, Salvini-zelig si è trasformato nell’europeista che è d’accordo su tutto con Mario Draghi, il banchiere, il presidente della Bce, a capo di quel sistema finanziario mondiale che “la bestia”, la macchina della comunicazione del Salvini sovranista, descriveva come il male assoluto. Insieme ai migranti. [CONTINUA A LEGGERE]

117mila firme per chiedere la cittadinanza italiana per Patrick Zaki

A un anno dalla carcerazione di Patrick Zaky, lo studente egiziano dell’università di Bologna arrestato al Cairo il 7 febbraio 2020, cresce il numero delle persone che hanno deciso di firmare la petizione lanciata online per chiedere che sia riconosciuta la cittadinanza italiana “per meriti speciali” allo studente. A promuovere la petizione, che ha già raggiunto più di 117mila firme, è stata l’associazione per i diritti umani Station To Station. “Vogliamo un’unione di intenti a livello politico che superi le divergenze e dia un segnale forte. Il tempo é sempre più scarso, e le speranze di una scarcerazione sono sempre più flebili”, scrive l’associazione.
Se ci fosse però la volontà politica di una presa di posizione di questo tipo, non è detto che a livello giuridico la strada si altrettanto spianata. L’abbiamo chiesto a Giulia Perin, avvocato dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione:


 

Coming out di gruppo per gli attori e le attrici tedesche. E in Italia?

(di Barbara Sorrentini)

Sono 185. Sono i volti di donne e uomini che campeggiano sull’ultima copertina del magazine allegato al quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung. Sono attrici e attori che hanno deciso di fare coming out, si sono riuniti per dichiarare pubblicamente la propria omosessualità. I promotori di questo manifesto, mai visto prima d’ora, fanno parte della serie di gialli “Tatort”, più due dei protagonisti della serie, visibile anche in Italia “Babylon Berlin”. Si chiamano Karin Hanczewski e Godehard Giese e spiegano cosi la nascita del manifesto: “Siamo in tanti. Siamo attori che si identificano come lesbiche, gay, bi, trans, queer, inter e non binari. Finora non siamo stati in grado di parlare apertamente della nostra vita privata senza temere ripercussioni professionali”. 
Così in Germania. E in Italia? A parte pochissimi casi isolati, siamo ancora lontanissimi a dichiarazioni fatte alla luce del sole. L’idea tedesca è dirompente e potrebbe rappresentare uno spartiacque. Chissà che non serva da esempio anche nel nostro paese che attualmente sta ancora attraversando una serie crisi di identità politica.


L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Sono 13.442 i nuovi positivi da COVID-19 registrati nelle ultime 24 ore, in lieve calo rispetto ai 14.218 di ieri. Le vittime sono 385, sette in più di ieri. Scendono terapie intensive e ricoverati con sintomi. In calo anche il tasso di positività, che oggi è al 4,7%. La Lombardia è la regione che ha registrato più casi nelle ultime 24 ore, con 1.923 tamponi positivi.
Sono arrivate nel pomeriggio all’aeroporto militare di Pratica di Mare a Roma le prime 249.600 dosi del vaccino AstraZeneca. Nei prossimi giorni saranno distribuite alle regioni.

Da lunedì l’Alto Adige sarà in lockdown. Il presidente Arno Kompatscher ha firmato un’ordinanza che prevede una serie di misure più rigide per contrastare la diffusione del COVID-19, compreso il ritorno alla didattica a distanza per elementari, medie e superiori. Le misure, che saranno attive fino alla fine di febbraio, arrivano dopo un aumento di casi registrato nell’ultimo periodo nella regione.
Anche a Pescara, il sindaco Carlo Masci, ha firmato un’ordinanza che prevede la sospensione della didattica in presenza in tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie della città, dall’ 8 al 16 febbraio. All’origine del provvedimento il rapido aumento dei contagi e i dati forniti oggi dalla Asl.

Un focolaio di COVID-19 è stato rilevato nel policlinico di Bologna. L’Ospedale ha comunicato che si tratta di varianti del virus, ma è ancora in definizione di quale tipo. I casi emersi, tutti asintomatici, sono nel reparto di Gastroenterologia.
Oggi, intanto, il ministro della sanità Roberto Speranza ha annunciato di aver autorizzato la distribuzione. in via straordinaria, degli anticorpi monoclonali: La cura, ha annunciato Speranza su Facebook, rappresenta “una possibilità in più per contrastare il COVID-19”.

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    A Rieti sarebbero una decina le persone individuate come possibili responsabili del lancio di sassi e del mattone contro il pullman di tifosi pistoiesi, al termine della partita di Lega2 di basket tra la squadra locale e Pistoia. Nell’assalto al pullman è stato ucciso il secondo autista, il 65enne Raffaele Marianella (nella foto). Alcune delle persone coinvolte sarebbero legate all’estrema destra locale, ma per ora non ci sono fermi, ha detto il procuratore di Rieti. Si indaga sull’ipotesi di omicidio volontario. Intanto la federazione italiana pallacanestro ha deciso che la Sebastiani Rieti disputerà a porte chiuse le prossime partite, fino al termine delle indagini. Nella pallacanestro gli episodi di scontri tra tifoserie sono sporadici, pochi casi negli ultimi anni, e raramente gravi. Quanto è successo a Rieti, per la sua gravità, è un’anomalia, ma interroga tutto il mondo del Basket italiano. Ne abbiamo parlato con Raffaele Ferraro, fondatore di una delle pagine di basket più seguite, La Giornata Tipo.

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    Il nuovo disco dei Saint Etienne, uscito a settembre, sarà l’ultimo della storica band britannica. Così ci conferma Pete Wiggs, che ai microfoni di Radio Popolare racconta International, il disco con cui la band ha deciso di salutare i suoi fan. Capace di mescolare synth pop, disco e club culture con la freschezza di sempre, nel nuovo disco la band riguarda alla sua trentennale carriera con un pizzico di (inevitabile) nostalgia, ma non senza ironia e fierezza, celebrando una formula musicale che si riconferma ancora una volta elegante, leggera ma mai banale. Dalla decisione di salutare i fan, ai numerosi ospiti del disco fino alle possibili date in Italia. Ascolta l’intervista di Piergiorgio Pardo.

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    Dall’11 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026, Pirelli HangarBicocca presenta “This Will Not End Well“, la prima retrospettiva dedicata al lavoro di Nan Goldin come filmmaker. La mostra include una installazione sonora appositamente commissionata e propone per la prima volta in Europa in un contesto museale i suoi due più recenti slideshow. La mostra è allestita in diverse strutture architettoniche progettate da Hala Wardé, che ha già collaborato con Goldin. L’esposizione include il celebre The Ballad of Sexual Dependency (1981-2022); The Other Side (1992-2021) omaggio agli amici trans attraverso scatti realizzati tra il 1972 e il 2010; Sisters, Saints, Sibyls (2004-2022), sul trauma familiare e sul suicidio; Fire Leap (2010-2022), una incursione nell’infanzia; Memory Lost (2019-2021), trip nell’astinenza da stupefacenti; e infine Sirens (2019-2020). In occasione della mostra in Pirelli HangarBicocca, saranno inclusi due slideshow aggiuntivi: You Never Did Anything Wrong (2024), primo lavoro astratto di Goldin, e Stendhal Syndrome (2024), ispirato alle “Metamorfosi” di Ovidio. L’esposizione si aprirà con una installazione sonora del collettivo Soundwalk Collective, concepita in collaborazione con l’artista. Ascolta il servizio e l'intervista di Tiziana Ricci.

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    La resistenza nonviolenta in Palestina sotto attacco

    Dal 7 ottobre 2023, secondo i dati in possesso della Wafa la Palestinian News and Information Agency, i coloni hanno effettuato 7.154 attacchi in Cisgiordania, danneggiando 37.237 ulivi, ucciso 33 palestinesi in questi attacchi. Alcune comunità palestinesi come quella di Masafer Yatta vicino a Hebron sono sotto perenne minaccia e non riescono più a mandare i figli a scuola o coltivare i loro campi. In questi luoghi operano alcuni attivisti israeliani e occidentali della nonviolenza attiva e tra questi c’è Tex (soprannome), una ragazza italiana che è arrivata in Cisgiordania con l’Operazione Colomba, il progetto della Comunità Papa Giovanni XXIII che dal 1992 porta la nonviolenza in zone di guerra (iniziato in ex-Jugoslavia ha operato in America Latina, nel Caucaso e in Medio oriente, in Palestina è presenta dal 2002). Ci racconta di come la violenza sia enormemente aumentata e di storie esemplari come quella della famiglia Huraini o quella della Youth od Sumud formazione politica di base che si oppone al colonialismo israeliano, formata da contadini e attivisti che vivono in tende e case ricostruite presso villaggi minacciati dai coloni israeliani dal 2017 sulle colline a sud di Hebron. L’intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

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    Manovra piccola con scadenza elettorale

    Secondo l’economista Roberto Romano la manovra economica del ministro Giorgetti riporta fedelmente le richieste deflattive e di taglio della spesa pubblica dell’Europa, ma lo fa senza risorse e ambizione con tanti provvedimenti “bandiera” dall’impatto minimo, anche sulla spesa al riarmo gli annunci non corrispondono alle cifre. Il tutto per arrivare alle prossime elezioni con la spinta dei fondi del Pnrr senza i quali saremmo in recessione e non lasciando nulla per il futuro. L’intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

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    Pubblica di lunedì 20/10/2025

    Le forme della violenza maschile, dopo il femminicidio di Pamela Genini a Milano e l'omicidio in pieno centro a Palermo di Paolo Taormina. Con Assunta Sarlo, giornalista e saggista, tra le fondatrici del movimento femminista «Usciamo dal silenzio», l’analisi dei diversi “moventi” riconducibili a violenze maschili. Da un lato la cultura patriarcale, l’esercizio maschile del possesso e del dominio sui corpi delle donne che porta ai femminicidi. Dall’altro la violenza omicida praticata per l'affermazione di sé e per costruire un potere maschile dell'intimidazione. Pubblica ha ospitato anche Chiara Saraceno, sociologa della famiglia, sull’educazione sessuale e all'affettività che la destra in Italia vuole bandire dalle scuole elementari e medie e – alle superiori - condizionare ad una firma dei genitori.

    Pubblica - 20-10-2025

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