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La Spd dice si alla Merkel

66,02% a favore. 33,98% contrari. Con uno scarto più ampio delle previsioni la base della SPD ha dato il via libera all’ingresso del partito nel futuro governo di Grande coalizione con l’Unione di Angela Merkel. Alta l’affluenza, attorno all’80% degli oltre 460 mila aventi diritto.

La Germania esce così da 5 mesi di limbo politico. E i vertici del partito socialdemocratico possono tirare un sospiro di sollievo. Così come quei militanti che guardavano con timore l’ipotesi di nuove elezioni, l’opzione considerata più probabile in caso di vittoria del no. Il partito è in calo di consensi, i sondaggi lo danno tra il 16 e il 18%. E questo resta un problema da risolvere per la SPD, così come lo sarà riacquistare credibilità agli occhi dell’elettorato e ricucire le divisioni interne. La conseguenza, quest’ultima, di settimane, mesi decisamente movimentati, che hanno visto l’inversione di rotta politica – dall’ “andremo all’opposizione” all’ “andremo al governo” – la protesta di ampi settori della base, le dimissioni di Martin Schulz e ancora le campagne su fronti contrapposti, per il si o il no all’accordo di governo.

Alla fine, nel voto degli iscritti la testa ha prevalso sul cuore, è l’analisi della tv pubblica ARD. Che aggiunge: adesso però quei cuori la dirigenza del partito deve riconquistarli.

Il leader ad interim Olaf Scholz ha detto che ora la SPD ha la forza per governare e affrontare il processo di rinnovamento interno. Quel rinnovamento che chiedono in primo luogo gli Jusos, i giovani socialdemocratici, capofila dell’opposizione ad una nuova alleanza con la CDU-CSU. Oggi delusi da come è finita la partita, promettono di tenere sotto stretta osservazione l’operato del nuovo esecutivo. Nel quale la SPD ha ottenuto sei ministeri, tra cui gli importanti Esteri, Finanze e Lavoro. La lista dei ministri socialdemocratici sarà annunciata tra circa una settimana. Parecchia attenzione e attesa c’è su chi andrà agli Esteri, il posto al quale aspirava l’ex leader Martin Schulz, che ha poi fatto marcia indietro dopo forti proteste interne.

Angela Merkel può quindi ora formare il suo quarto governo. La Cancelliera sarà per la terza volta a capo di un esecutivo di Grande coalizione. Il voto in Parlamento e il giuramento sono previsti per la metà del mese.

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    Flavia Mosca Goretta
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    La notizia che pubblica il Wall Steet Journal è clamorosa. Il quotidiano finanziario di New York ha reso pubblica una lettera che Trump scrisse a Jeffrey Epstein, morto in carcere dove era rinchiuso con accuse di traffico sessuale tra minorenni, per il suo 50esimo compleanno in cui si faceva esplicita allusione all’intesa tra i due per via del rapporto con le ragazze di Epstein. La lettera è contenuta in un album con le lettere di altri amici di Epstein. Trump scrisse un immaginario dialogo tra i due in cui alludeva alle avventure sessuali come il piu forte legame della loro amicizia, corredato dalla foto di una ragazza nuda. Trump ha reagito alla solita maniera: è una fake news, ha detto, e ha annunciato una causa al giorrnale e all’editore Rupert Murdoch. Poi ha detto che il ministero della giustizia renderà noti i documenti su Epstein. In realtà il complotto degli Epstein Files fu alimentato proprio dagli ambienti della Alt Right statunitense che sostiene Trump. E lo stesso Trump ha accusato di nuovo i democratici. Mario Del Pero, professore alla univeristà Science Po.

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