Approfondimenti

La scommessa di Agrivis, cooperativa sociale agricola di città

Agrivis

di Luca Parena

Per fare progetti sul futuro questo non è il periodo più adatto. Con la pandemia, guardare lontano è diventato quasi un tabù. Tutto quello che possiamo fare è restare aggrappati a piccole certezze in attesa di momenti migliori. Ci sono però delle eccezioni. Per qualcuno resistere non significa rintanarsi a coltivare il proprio orticello. Al contrario vuol dire lavorare più di tre ettari di terreno, dare un’occasione a chi ha alle spalle drammi come l’emigrazione o lo sfruttamento e costruire con queste persone un percorso che possa migliorare la loro vita.

Tutto questo e anche qualcosa in più fanno gli ideatori di Agrivis, cooperativa sociale del gruppo no profit milanese “L’Impronta”. Dal 2015 hanno cominciato a creare una filiera alimentare che va dall’agricoltura, biologica e chilometro zero, alla vendita al dettaglio e alla ristorazione offrendo posti di lavoro a persone fragili. Andrea Miotti è il presidente di Agrivis: “Ci siamo chiesti dove avesse origine tutto, quale fosse il luogo più affascinante: la natura e quindi l’agricoltura, parlando in termini di produzione. Così abbiamo deciso di lanciarci in questa sfida molto difficile perché vogliamo dare lavoro a delle persone, per cui dobbiamo per forza avere dei ricavi e una sostenibilità. Non è stato facile trovare i terreni giusti: li cercavamo dentro la città, in un posto raggiungibile anche a piedi ma che non fosse in mezzo ai palazzi. Poteva avere la vista sui palazzi ma doveva essere perfettamente immerso nella natura”.

L’identikit porta come risultato al Parco Agricolo Sud Milano. Più precisamente a Macconago. A pochi passi c’è un laghetto attrezzato per la pesca sportiva, intorno il verde dei campi e la ghiaia della strada fanno sembrare lo sfondo dei grattacieli molto più lontano di quel che è. Qui i lavoratori di Agrivis hanno tirato su dei grandi tunnel per coltivare frutta e ortaggi meno sensibili al freddo degli ultimi mesi. Pur tra mille complicazioni, la pandemia non ha mai interrotto l’attività ordinaria. Da poche settimane però è anche partito il nuovo progetto Agrilab, come spiega Andrea Foschi del gruppo L’Impronta: “Abbiamo partecipato a un bando dove c’era un finanziamento del Governo italiano sul fondo asilo e immigrazione. Per dare una mano alle persone fragili, abbiamo pensato di aderire a questo progetto nazionale di carattere formativo ed educativo a cui partecipano diciotto realtà dell’agricoltura sociale. Delle figure di tutor aiutano i ragazzi a consolidare il loro percorso professionale e danno loro una mano a cercare un’occupazione stabile in ambito rurale. I beneficiari sono 340, provenienti soprattutto dall’Africa subsahariana. Noi abbiamo deciso di accoglierne ventiquattro”.

Creando una rete tra associazioni, comunità e oratori del sud Milano che si occupano di accoglienza, Agrivis ha individuato le persone interessate a iniziare il percorso formativo, pratico e lavorativo di Agrilab. Una proposta rivolta a chi non può aspettare tempi migliori. Non ha risparmi su cui appoggiarsi, magari ha perso la casa o conta sull’ospitalità di qualcuno.Kingsley è nato in Nigeria, l’ha lasciata sei anni fa per motivi politici e religiosi. Nel nord del Paese ha lavorato come muratore, le sue mani ingrigite lo testimoniano ancora. Da cristiano racconta di aver temuto per la propria vita per gli attacchi terroristici di Boko Haram e di essere partito per la Libia. Qui ha già familiarizzato con l’agricoltura e ricorda che il suo datore di lavoro, colluso con i trafficanti di esseri umani, lo ha spinto fin da subito a imbarcarsi verso l’Europa.

Le discriminazioni subite per il colore scuro della sua pelle – spiega – lo hanno convinto a partire di nuovo. Dice di non ricordare molto della traversata, a differenza di molti però ha la possibilità di raccontarla: “Sono rimasto in mare tre giorni, non trovavamo la rotta verso la costa italiana. Un’esperienza dura, non auguro a nessuno di vivere una situazione del genere. Le persone muoiono in mare: c’erano due barche in viaggio, una si è capovolta, noi siamo stati fortunati. Il carburante è finito, eravamo alla deriva, ci siamo salvati perché una nave ci ha raggiunto e soccorso”.

Il percorso che lo ha condotto nel milanese non è stato lineare. Alla fine, però, è stato accolto in una parrocchia di Rozzano e ora può imparare un lavoro che gli apre qualche prospettiva nuova: “Per me è un’occasione, curo le piante, faccio del mio meglio per seguire le indicazioni che mi danno. Mi piacerebbe continuare qui, è un ottimo progetto, ma dipende da come loro si trovano con me. Quello che mi interessa è far vedere che sono forte e posso lavorare. Voglio imparare il più possibile perché in futuro, se ne avessi la possibilità, ovunque mi trovassi, potrei dare a qualcun altro l’idea di coltivare”. La storia di Lex, invece, è un’avventura ben diversa. Mentre racconta spesso s’interrompe dicendo che non vuole soffermarsi sui dettagli. Forse perché ci vorrebbe troppo tempo per dire tutto. Ha lasciato la Costa d’Avorio con la sua famiglia da piccolo, è cresciuto in Francia, a Lille, poi è venuto in Italia. Qui ha vissuto in maniera decisamente intensa: ha fatto il calciatore finché le ginocchia glielo hanno permesso, si è iscritto a Scienze politiche, per tanti anni ha avuto un lavoro stabile per una grande azienda. Nel 2014 ha deciso di licenziarsi – dice – per ideare qualcosa di suo: tirare fuori una marca di abbigliamento o creare una piccola impresa, anche agricola, perché no? Nell’ultimo anno però ha perso l’impiego da steward allo stadio e gli è stato pignorato l’appartamento: “Lavoravo con Inter e Milan, ma non ci sono più spettatori, non lavoro più. Dopo questo progetto mi piacerebbe tornare in Costa d’Avorio, creare opportunità, anche collaborare con voi. Ho scelto di lasciare il lavoro stabile che avevo perché a me non piacciono le cose stagnanti. Ho fatto calcio, il pilota, sono maestro di karate, ho tentato di creare un mio marchio di abbigliamento. Io sono così, ho bisogno di avere un obiettivo nella mia vita. Se riuscirò a portarne fino in fondo anche solo uno sarò contento”.Di sicuro qui le spinte a intraprendere qualcosa di nuovo non mancano.

La stessa Agrivis ha in cantiere un altro progetto importante: il completamento di una cascina lì, accanto ai terreni di Macconago. Come spiegano Miotti e Foschi è un passo importante verso la sostenibilità e per dare un aiuto in più ai lavoratori che accoglieranno. Un passo che però ha bisogno di una spinta dal basso: “Sarà pronta tra luglio e settembre 2021. La prima opportunità in più sarà quella di conservare e trasformare i nostri prodotti. Stiamo cercando risorse finanziarie per completare degli alloggi che daremo ai lavoratori fragili. Potranno vivere direttamente qua. Grazie al Comune di Milano, stiamo partecipando a un crowdfunding civico. Se riusciremo a raccogliere 26mila euro entro il 24 aprile, ne avremo altri 40 dal Comune. Questo contributo per noi è importantissimo perché riusciremmo a completare gli appartamenti”.
Le difficoltà sono evidenti, fare qualcosa per andare avanti e sostenere chi è più esposto alle crisi del lavoro, dell’immigrazione, della pandemia è più complicato del solito. Un piccolo insegnamento però lo si può tirare fuori. Questo, oltre che un tempo sospeso, può anche essere un tempo di semina. Nel vero senso della parola.

Foto | Agrivis, cooperativa sociale agricola a Macconago

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 15/05 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-05-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 15/05 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-05-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 15/05/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-05-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 15/05/2025 delle 19:51

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 15-05-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Di palo in frasca di venerdì 16/05/2025

    A cura di Marco Piccardi - Playlist: 1. Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla) 2. Ali Farka Toure, Goye Kur 3. Matia Bazar, Fiumi di parole 4. Buena Vista Social Club, Pueblo Nuevo 5. Nick’s Mason Fictitious Sport, Hot River 6. Sokratis Malamas con Nikos Papazoglou, Kirki 7. Dukes of Stratosphears, Pale and Precious 8. Stormy Six, Piazza degli Affari 9. John Coltrane, My Favourite Things Ospite in studio Franco Fabbri

    Di palo in frasca - 15-05-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 15/05/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 15-05-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 15/05/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 15-05-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 15/05/2025

    Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 15-05-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 15/05/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 15-05-2025

  • PlayStop

    Braccialetto elettronico, polemica per le parole di Nordio: “Spetta alla donna mettersi al sicuro quando squilla”

    Un uomo ha ucciso la compagna a Civitavecchia, vicino a Roma, e poi è andato a costituirsi dai carabinieri: dopo la confessione i militari l’hanno trovata morta nell’androne della casa in cui la coppia viveva con diverse ferite da arma da taglio all'addome. Nella stessa zona, a Fregene, anche un’altra donna è stata uccisa oggi: a trovarla è stato il figlio. Anche lei è stata accoltellata, probabilmente da qualcuno che conosceva o comunque a cui ha aperto la porta, visto che non ci sono segni di effrazione nella casa e non è stato rubato nulla. Di violenza contro le donne ha parlato oggi il guardasigilli Nordio in Senato, riferendo in particolare sul’efficacia dello strumento del braccialetto elettronico. Il guardasigilli ha fatto in aula un’ammissione disarmante: “il braccialetto dà un’allerta, ma è la donna che quando squilla deve trovare rifugio in un posto sicuro come una farmacia o una chiesa. Con la velocità di spostamento che c’è oggi, ha continuato il ministro, quando la polizia riceve l’avvertimento il potenziale aggressore può già essere arrivato dalla sua vittima”. Abbiamo chiesto un commento a Marta Buti, avvocata del consiglio direttivo di Di.re., donne in rete contro la violenza.

    Clip - 15-05-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 15/05/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 15-05-2025

  • PlayStop

    Abitare in via Padova è sempre più costoso

    Stop al caro affitti e all’espulsione degli abitanti di via Padova. Stamattina il presidio convocato per fermare lo sfratto di una famiglia con due figli di 5 e 6 anni, al civico 76, ha raggiunto l’obiettivo principale: l’esecuzione dello sfratto è stata rimandata a settembre. Restano però i problemi sull’aumento dei costi delle case denunciati da tempo dal comitato “Abitare in via Padova” e dalle famiglie della zona. A seguire il presidio c’era Luca Parena.

    Clip - 15-05-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 15/05/2025

    1) Mentre Trump dice di voler trasformare Gaza in una “zona di libertà”, l’esercito israeliano bombarda a tappeto la striscia. Più di 120 morti da questa mattina. In esteri la testimonianza del direttore dell’ospedale Al Awda (Mohammed Salha) 2) Guerra in Ucraina, Putin e Zelensky non si incontrano, ma i colloqui dovrebbero iniziare a Istanbul tra le due delegazioni. Nonostante tutto, dopo tre anni i due paesi si parlano. (Chawki Senouci) 3) Sudan, a due anni dall’inizio del conflitto la guerra entra in una nuova fase. Da 10 giorni Port Sudan è colpita quotidianamente e nel Darfour la violenza è senza fine. (Camilla Passarotti - Emergency) 4) Caos Libia, dopo tre giorni di combattimenti arriva un cessate il fuoco. Ma la tregua è fragile e rischio di escalation dietro l’angolo. (Arturo Varvelli - European Council on Foreign Relations) 5) Stati Uniti, lo Ius Soli arriva davanti alla corte suprema. In gioco, però, c’è la capacità del potere giudiziario di contenere Trump. (Roberto Festa) 6) World Music. Natalia Lafourcade, la cantante messicana è l’artista donna ad aver vinto più grammy latinos in assoluto. (Marcello Lorrai)

    Esteri - 15-05-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 15/05/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 15-05-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di giovedì 15/05/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 15-05-2025

  • PlayStop

    Radio Popolare Minilive - Mirco Mariani

    Il nuovo, mastodontico lavoro "Musica per Sconosciuti", la musica fatta con l'Orchestrone, le ispirazioni arrivate da un trattore, gli omaggi a Gabriella Ferri e a Paolo Benvegnù. Una bella, lunga chiacchierata quella con Mirco Mariani oggi a Jack, arricchita anche da quattro brani live.

    Clip - 15-05-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 15/05/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 15-05-2025

Adesso in diretta