Approfondimenti

La mail segreta di Fontana e le parole di Majorino, il tetto al prezzo del petrolio russo e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 2 dicembre 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Tempesta sul presidente della Lombardia. La rivelazione della mail con cui Attilio Fontana chiedeva a governo e protezione civile di non attuare la zona rossa nella bergamasca il 28 febbraio 2020 accende la campagna elettorale. Il candidato del centrosinistra Majorino e i 5Stelle attaccano il presidente uscente, che risponde: “Prendo atto della campagna diffamatoria”. L’Unione europea annuncia di aver trovato un accordo sul tetto sul prezzo del petrolio russo esportato via mare. Trasporti, logistica e trasporti pubblici: oggi si è tenuto lo sciopero generale dei sindacati di base contro la manovra del governo.

Majorino: “Fontana ha giocato con la vita dei lombardi”

(di Claudio Jampaglia)

Fontana ha colpevolmente giocato con la vita dei lombardi e si è dimostrato palesemente inadeguato nella gestione dell’emergenza, con quale coraggio si ripresenta oggi agli elettori? Sono queste le parole di Pierfrancesco Majorino che fanno infuriare la Lega: definito miserevole e becero, con il presidente che si sente diffamato. Eppure quello che ha rivelato il quotidiano Domani lo sapevano solo Fontana, la presidenza del Consiglio e la protezione civile. Poteva rivelarlo lui, con la stessa chiarezza con cui diceva a Giuseppe Conte “nessuna zona rossa nella bergamasca”. Oggi Fontana dice che il 28 febbraio la diffusione del virus “era sotto controllo clinicamente”, gli ospedali non erano ancora sotto pressione, la Lombardia infatti aveva 531 malati dichiarati (il tampone si faceva ancora poco e niente) e il punto non è quello ma il contagio, con la replicazione del virus che superava l’R3 nella bergamasca. Perché il lockdown fu solo per Codogno e dieci comuni della bassa lodigiana, nonostante la situazione in Valseriana fosse già più grave come poi si avvererà? Questa è la domanda. Sicuramente anche il governo ebbe le sue responsabilità e la magistratura non ha ancora chiuso le indagini. Ma Fontana non voleva la zona rossa, come non la volevano imprenditori e leghisti della zona. Questo resta. Ri-candidando Fontana la Lega si è tirata addosso tutte le ombre, le inchieste e l’inadeguatezza o irresponsabilità già dimostrata del presidente, che non a caso chiamò Letizia Moratti a puntellare la sua credibilità sostituendo il capro espiatorio Gallera. Oggi anche lei se n’è andata. Rimane Fontana.

Per Salvini chi paga un caffè con il bancomat è “un rompipalle”

Oggi c’è stata la prima mobilitazione nazionale contro il governo Meloni e in particolare contro la manovra, con lo sciopero generale dei sindacati di base. A Milano hanno manifestato circa mille persone, mentre in parlamento stamattina sono stati Cgil, Cisl e Uil a intervenire sulla legge di bilancio, in una giornata di audizioni che ha coinvolto anche Confindustria.

(di Anna Bredice)

Le audizioni in Commissione bilancio sulla manovra economica stanno diventando un lungo elenco di critiche e dubbi sull’efficacia di questa prima legge di bilancio targata Meloni. Poco fa la Corte dei Conti ha dichiarato che ci sono elementi di incertezza sul quadro della finanza pubblica, incertezze che questa manovra non risolve. In compenso riesce ad allineare in un giudizio negativo sia Confindustria che i sindacati. Il presidente degli industriali Bonomi era già stato apertamente critico, vista l’assenza di un intervento sul cuneo fiscale per le aziende, oggi lo ha sottolineato, aggiungendo anche che la manovra manca di una visione su quanto sta succedendo, mancano interventi sulla crescita, redditi bassi e consumi. Dall’altro lato le critiche arrivano dai sindacati, oltre a quelli di base, anche Cgil e Uil stanno organizzando scioperi locali e regionali, a partire dal 12 dicembre. Per ora la Cisl non aderisce. Confindustria definisce la manovra un provvedimento da consenso elettorale, facendo l’esempio del tetto al contante e i pagamenti con il Pos. Ma il limite alzato a 60 euro per pagare i contanti è stato rivendicato da Matteo Salvini in versione populista, “chi paga un caffè con il bancomat è un rompipalle”, ha detto, frase che pronunciata da un ministro spiana la strada ai commercianti ostili al Pos. E con dicembre si aprono anche le manifestazioni dei partiti contro la manovra economica: Conte ha scelto il Sud e, come aveva fatto in campagna elettorale, ha deciso di fare dei bagni di folla nelle piazze dei piccoli centri del Meridione, a partire da Napoli, oggi era a Scampia, insieme ai percettori del reddito di cittadinanza. E’ questa la scelta dei Cinque stelle, non una manifestazione nazionale, tantomeno insieme al Pd. Da Scampia ha lanciato l’allarme su possibili tensioni nelle piazze se il reddito verrà tolto. Un allarme subito respinto dal governo, in un botta e risposta che per Conte ha il vantaggio di metterlo al centro dell’azione delle opposizioni, tenendo il Pd in ombra.

C’è l’accordo per fissare il prezzo del petrolio russo

In attesa di capire se sarà mai deciso un tetto al prezzo del gas, oggi la Repubblica Ceca – presidente di turno dell’Unione europea – ha annunciato un accordo per fissare un limite di 60 euro al barile al costo del petrolio russo esportato via mare. La notizia è stata festeggiata negli Stati Uniti: “Questa decisione aiuterà a ridurre la capacità della macchina da guerra di Putin”, ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby. Ieri il presidente Joe Biden aveva parlato dell’ipotesi di un dialogo sull’Ucraina: “Sono pronto a parlare con Putin se mostra segnali di voler cessare la guerra, ma finora non l’ha fatto”. Oggi ha risposto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, non escludendo dei colloqui ma respingendo la richiesta di un ritiro delle truppe e aggiungendo che gli Stati Uniti devono riconoscere le regioni occupate come territorio russo. Vittorio Emanuele Parsi insegna relazioni internazionali all’università cattolica di Milano

Sulle possibili intenzioni di Putin sentiamo lo storico Giovanni Savino, che ha vissuto e lavorato in Russia fino all’inizio dell’invasione dell’Ucraina

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 02/12 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 03/12 06:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 03-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 02/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 02/12/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 03/12/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 02-12-2025

  • PlayStop

    No Manches Guey di martedì 02/12/2025

    Un viaggio musicale dentro le culture latino americane.

    No Manches Guey - 02-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 02/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 02-12-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 02/12/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 02-12-2025

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 02/12/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone, Chiara Pappalardo e Sara Mignolli

    Fuori registro - 02-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 02/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 02-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 02/12/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 02-12-2025

  • PlayStop

    Sito di Milano Ristorazione in tilt: riso e pollo ai ferri per i bimbi celiaci (e non solo)

    Da nove giorni il menù alle mense scolastiche milanesi è sempre lo stesso: riso in bianco e pollo ai ferri. Ma solo per qualcuno: i bambini e le bambine con celiachia, o che seguono una dieta etico religiosa o dedicata a causa di allergie alimentari. Una conseguenza dell’attacco informatico subito da Milano Ristorazione il 24 novembre, che ha interessato il sito e i canali d’informazione della società che eroga i pasti nei nidi d'infanzia e nelle scuole cittadine. In un post su Facebook, Milano Ristorazione aveva parlato di “qualche probabile variazione ai menù previsti e alle diete speciali, temporaneamente gestite tramite un menù semplificato per garantire il pieno rispetto degli standard di sicurezza previsti”. Senza però contattare i diretti interessati. Rosa è la mamma di due bambine celiache che frequentano due scuole milanesi. L'intervista di Chiara Manetti.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 02/12 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 02-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 02/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 02-12-2025

  • PlayStop

    Liberi di rallentare: i Leatherette raccontano il nuovo album Ritmo Lento

    È da poco uscito Ritmo Lento, il terzo disco della band bolognese Leatherette. L'album arriva a seguito di una “pausa” che la formazione si è presa dopo un lungo e intenso tour europeo. “Avevamo bisogno di rallentare un attimo per raccogliere le idee e capire chi siamo, è stato un periodo meditativo, ma ora siamo di nuovo carichi”. Il disco ha due anime: una più diretta e punk guidata dalle chitarre, arricchita dalle voci in coro e dal sax, l’altra più calma e riflessiva dove ogni elemento è ridotto all’osso. Dal titolo del disco all’influenza dei Guided By Voices, dagli arrangiamenti dei nuovi pezzi agli incontri con Keanu Reeves e Gianni Morandi: ascolta l’intervista e il MiniLive dei Leatherette.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 02/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 02-12-2025

Adesso in diretta