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La Lega ha scambiato un libro sulla Costituzione per un libro sulla teoria “gender”

"La più bella del mondo. La Costituzione raccontata a ragazze e ragazzi"

La furia ideologica leghista ha raggiunto un nuovo livello: scambiare un libro sulla Costituzione per un libro transgender. È successo a Buccinasco dove il collegio docenti di una scuola elementare, insieme ai genitori, ha adottato un testo dal titolo: “La più bella del mondo”. Il sottotitolo è piuttosto chiaro: “La Costituzione spiegata a ragazze e ragazzi”. L’autore è l’ex segretario del PD Walter Veltroni. La questione è stata sollevata da un consigliere comunale leghista di Buccinasco, ripresa da un deputato, rilanciata dal segretario Salvini e in poche ore arrivata al ministro dell’Istruzione Valditara che a stretto giro ha mandato gli ispettori dell’Ufficio Scolastico regionale nella scuola per fare verifiche “sulla correttezza della diffusione del testo”. Tra gli elementi che hanno mandato in corto circuito i leghisti c’è anche la storia, raccontata nel libro, di un bambino che indossa un paio di scarpe con i tacchi. Quel bambino si chiama Pio ed è Pio La Torre, ucciso dalla mafia a 55 anni, nel 1982. Nella sua biografia aveva raccontato l’infanzia in povertà, quando non si potevano cambiare molte scarpe, e lui aveva indossato anche quelle della zia. Nulla a che vedere con bambini transgender, come invece denunciato dalla Lega, che ha attaccato frontalmente anche il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti.

C’è un altro particolare inquietante. Il sindaco Rino Pruiti, attaccato dalla Lega, non ha mai ricevuto dalla destra solidarietà per le minacce mafiose subite in questi anni.
“L’indignazione leghista riesce in un doppio capolavoro. Da una parte alimenta l’intolleranza verso chiunque non sia eterosessuale, dall’altra promuove questo inutile e vergognoso attacco contro un sindaco che anche poche settimane fa è stato fatto oggetto di pesanti minacce mafiose” ha detto il capogruppo regionale del Pd Pierfrancesco Majorino.
Sentiamo ancora il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti.

  • Autore articolo
    Roberto Maggioni
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    Diesel Euro 5, il blitz della lega contro il blocco che sarebbe scattato a fine anno: rimandato al 2026, riguarderà solo le grandi città

    La Lega ha ottenuto il rinvio dell’entrata in vigore del blocco alle auto diesel euro 5. Con un emedamento al decreto infrastrutture è stata rimandata di un anno l’entrata in vigore del provvedimento, che era stato approvato dal governo in recepimento di una direttiva europea. Il blocco agi diesel più inquinanti scatterà a questo punto solo alla fine del 2026: e non riguarderà tutte le città oltre i 30mila abitanti ma sarà applicato solo alle grandi città di oltre 100mila. La Lega e Salvini in queste ore rivendicano questo come “un atto di buonsenso”. Una lettura diversa e opposta a quella che danno in queste ore le associazioni ambientaliste e molti osservatori. Ester Marchetti, direttrice del settore trasporto pulito di Transport and environment.

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    Per i lavoratori dei musei civici di Milano prima vittoria: 300 euro in più al mese e maggiori tutele

    I lavoratori e le lavoratrici dei musei civici milanesi hanno vinto la loro battaglia: ora saranno assunti con il contratto nazionale Federculture e non più quello Multiservizi. Significa, ad esempio, 300 euro al mese in più in busta paga e migliori tutele. I primi a beneficiare del cambio di contratto, dopo scioperi e proteste, saranno i lavoratori e le lavoratrici delle biglietterie. “Dopo due anni di lotta serrata all’interno dei Musei Civici di Milano arrivano le certezze sull’applicazione del CCNL Federculture nel primo appalto che va in scadenza, ovvero le biglietterie” spiega il sindacato USB Lavoro Privato che ha seguito la vertenza. “Dopo l’uscita del bando non solo con l’indicazione del Federculture, ma con anche tutte le altre garanzie fondamentali che abbiamo rivendicato con scioperi e in tutti gli incontri avuti con i consiglieri e con gli Assessori alla Cultura e al Bilancio, è stata data comunicazione ai lavoratori che quanto scritto nel bando troverà corrispondenza nel cambio appalto di settembre”. L’obbiettivo di sindacato e lavoratori è ora quello di cambiare il contratto in tutti gli altri bandi in scadenza, a partire da quello degli operatori di sala che scadrà a maggio 2026. Roberto Maggioni ha intervistato Elena Lott di USB Lavoro Privato.

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