Approfondimenti

La guerra nel Tigray e la crisi umanitaria in Etiopia

etiopia

Abraha Kinfe ha 40 anni, e 3 figli: un bambino di 5 anni e due gemelle di appena 3 mesi, nate lo scorso 10 novembre. Vive a pochi km dalla città di Mai Kadra, nel Tigray, regione settentrionale dell’Etiopia. Lo scoppio del conflitto tra l’esercito federale di Addis Abeba e le truppe tigrine, a inizio novembre, ha radicalmente cambiato la sua vita. Quel 10 novembre le truppe federali stanno proprio avanzando verso il suo villaggio, ma fortunatamente Abraha riesce a nascondersi nella vicina foresta con la sua famiglia. Proprio in quelle ore, Per sua moglie Letai, arrriva il momento del parto, e pur senza nessun aiuto medica, nascono due bambine. La donna non riesce a riprendersi dal parto gemellare, e purtroppo non è possibile cercare soccorso medico: la vicina città è deserta, ricorda Abraha, l’esodo dei tigrini verso il Sudan è già iniziato.

In quei giorni in Etiopia il conflitto è al culmine della sua violenza. Proprio vicino a Mai kadra 600 civili verranno massacrati a colpi di machete. Senza le adeguate cure mediche, Letai muore 10 giorni dopo il parto. Abraha si convince a partire, con il figlio ancora piccolo e le due neonate sistemate in una cesta. Viaggiano cercando di nascondersi nella foresta, ma prendersi cura delle gemelle da solo è davvero difficile: le nutre con gocce d’acqua, zucchero, offrendo loro il dito da succhiare dopo averlo intinto nella zuppa. Riescono a resistere 20 giorni, poi finalmente raggiungono il campo rifugiati di Hamdayait,
in Sudan. A prendersi cure delle bambine, ci sono ora i medici della Croce Rossa. Stanno aumentando di peso, racconta il padre, stanno bene. E al campo profughi di Hamdayait che abraha si trova ancora, e qui che i giornalisti della Bbc lo hanno incontrato raccogliendo la sua testimonianza, assieme a quella di molti altri profughi scappati dal Tigray.

È di questa settimana l’ultimo appello della Croce Rossa Internazionale, la quale stima che circa tre milioni di persone su sei milioni di abitanti nel Tigray abbiano infatti perso casa, cibo, accesso ai servizi sanitari e alla scuola. La Croce Rossa etiope afferma di aver rilevato numerosi casi di malnutrizione severa tra i bambini, e denuncia di non poter raggiungere l’80% della popolazione, che resta quindi tagliata fuori dagli aiuti umanitari. C’è carenza di acqua potabile, mancano medicine e i danni alle strutture ospedaliere rendono impossibile curare i malati. Il governo etiope ha finora risposto alle critiche internazionali sui ritardi nell’ingresso degli aiuti promettendo l’imminente distribuzione di una tonnellata a mezza di generi di prima necessità, ma è evidente che vietare l’accesso agli operatori umanitari serve a cercare di nascondere cosa sta realmente succedendo nella regione.

Nel Tigray infatti i combattimenti starebbero continuando, nonostante il primo ministro etiope Abyi Ahmed a fine novembre abbia dichiarato la fine degli scontri. Proprio pochi giorni fa il leader del Fronte di Liberazione del popolo tigrino in Etiopia ha mandato un messaggio ad Addis Abeba, annunciando una guerra ad oltranza contro quelli che definisce invasori, mentre si moltiplicano le testimonianze di massacri di civili, saccheggi e deportazioni di rifugiati eritrei che sarebbero stati commessi dalle truppe eritree alleate dei soldati etiopi, e ancora presenti nella regione.

Addis Abeba, capitale dell’Etiopia, chiaramente smentisce ogni addebito, ma dopo gli allarmi delle agenzie dell’Onu e delle poche Ong sul campo per la crisi umanitaria in corso, la pressione internazionale sul governo etiope aumenta; l’ultimo in ordine di tempo a chiamare il primo ministro abye Ahmed è stato il neo segretario di stato americano Antony Blinken, che se da un lato ha sottolineato l’importanza delle relazioni bilaterali tra i due stati, dall’altro ha chiesto un accesso immediato, completo e senza ostacoli agli aiuti umanitari, in modo da prevenire ulteriori perdite di vite umane.

Foto | Un’immagine dell’Health Center di Turmi (Etiopia)

  • Autore articolo
    Sara Milanese
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 04/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 04/12 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 04/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 04/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 04/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 04-12-2025

  • PlayStop

    Il nuovo codice dell'edilizia di Salvini: un maxi condono che lascia mano libera ai privati

    Oggi in consiglio dei ministri arriva il disegno di legge delega di revisione del Testo Unico sull’Edilizia. Il provvedimento contiene norme di semplificazione, digitalizzazione, rafforzamento del silenzio assenso per il rilascio di titoli edilizi e una sanatoria facilitata per gli abusi precedenti al 1967. Provvedimenti che il Governo dovrà poi attuare con decreti delegati entro 12 mesi. Per il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli, che ha visionato il testo, con la norma del silenzio assenso si darà vita ad un nuovo e pericoloso “condono edilizio”. L'intervista di Viviana Astazi.

    Clip - 04-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 04/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 04-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 04/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 04-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 04/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 04-12-2025

  • PlayStop

    Pop Music di mercoledì 03/12/2025

    Una trasmissione di musica, senza confini e senza barriere. Canzoni da scoprire e da riconoscere, canzoni da canticchiare e da cui farsi cullare. Senza conduttori, senza didascalie: solo e soltanto musica.

    Pop Music - 03-12-2025

  • PlayStop

    The Box di mercoledì 03/12/2025

    la sigla del programma è opera di FIMIANI & STUMP VALLEY La sigla è un vero e proprio viaggio nel cuore pulsante della notte. Ispirata ai primordi del suono Italo, Stump Valley e Fimiani della scuderia Toy Tonics, label berlinese di riferimento per il suono italo, disco e house, ci riportano a un'epoca di neon e inseguimenti in puro stile Miami Vice, un viaggio nella notte americana alla guida di una Ferrari bianca. INSTAGRAM @tommasotoma

    The Box - 03-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 03/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 03-12-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 03/12/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni mercoledì approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 03-12-2025

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 03/12/2025

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 20.30 alle 21.30. In studio, Elena Mordiglia e Marianna Usuelli, in redazione Lorenzo Tecleme e Gianluca Ruggieri.

    Il giusto clima - 03-12-2025

Adesso in diretta