Approfondimenti

La complessità dei nostri anni

Già il titolo del film La felicità è un sistema complesso lascia intravedere di che complicata materia stiamo parlando. A sette anni da  Non pensarci, film e serie tv, Gianni Zanasi torna con un nuovo film che unisce i due ex fratelli Nardini Valerio Mastandrea e Giuseppe Battiston.

Un film moderno, nei temi e nello stile e con un metodo di lavoro alla ricerca della verità, di attimi che lasciano scorrere flussi di vita.

Valerio Mastandrea, in stato di grazia con un personaggio costruito su di lui, è Enrico Giusti e fa un lavoro improbabile, inventato da sè per salvare le aziende dal fallimento e far ripartire l’Italia: intercetta imprenditori irresponsabili e incapaci  e li persuade ad andarsene altrove, prima che l’impresa vada in bancarotta.  Per poi affidarli a qualcuno in grado di evitare il naufragio. Un mestiere umanamente ambiguo, ma che a un certo punto lo costringe a una presa di coscienza di fronte a due ragazzi, figli di industriali, rimasti improvvisamente orfani.

L’impero aziendale della famiglia Lievi è troppo ghiotto per gettarlo via senza che i figli, motivati e con un’idea aziendale a dimensione umana, possano prenderne le redini e garantire un futuro a se stessi e agli operai che ci lavorano.

“Sono migliaia i nostri operai e ogni operaio ha una famiglia. Dobbiamo salvare l’azienda”.

Mentre sciacalli di vario tipo vorrebbero impossessarsene licenziando tutti i lavoratori. Inoltre, nella vita privata del protagonista irrompe improvvisamente una ragazzina, straniera e abbandonata dal fratello di Enrico che è scappato.  È l’attrice israeliana Hadas Yaron, premiata nel 2012 con la Coppa Volpi al Festival di Venezia per La sposa promessa di Rama Burhstein. Un altro elemento che porta Enrico Giusti a fare i conti con se stesso. Attraverso l’amore.

E viene in mente Manhattan più che Lolita.

image

“Cercare di cambiare le cose in meglio sporcandosi le mani con incontri che obbligano il protagonista a confrontarsi con situazioni inaspettate”. Sintetizzano Zanasi e Mastandrea al Torino Film Festival.

Volti, silenzi e una musica avvolgente, che in certe scene parla al posto degli attori. Per spiegare alcune scene di regia Gianni Zanasi cita Woody Allen: “Il cervello è l’organo del nostro corpo più sopravvalutato”. Meglio ondate di emozioni, che affiorano improvvise, senza troppe parole.

Gianni Zanasi

Valerio Mastandrea invece spiega il metodo di lavoro: “Zanasi scopre le storie mentre le fa, non è semplice stargli dietro come attori. Lo avevamo già capito in Non pensarci, è un metodo che ti obbliga ad essere qualcosa di più di un attore. Qui abbiamo raggiunto il massimo nel creare insieme il percorso del film e del mio personaggio. Il copione era di mille pagine, ma già a pagina due ho capito chi fosse Enrico Giusti, mi assomigliava moltissimo. Un uomo che è convinto di fare la guerra alla new economy, a qualcosa di enorme che non potrà mai sconfiggere”.

Valerio Mastandrea

Gianni Zanasi: “È un metodo basato molto sull’improvvisazione. Per aggiungere quello che accade passo dopo passo. Non sono il primo ad averlo scoperto, ovviamente è l’ispirazione alla nouvelle vague è innegabile”.

Anche il rapporto con i padri è al centro di questa storia: rapporti irrisolti, inesistenti e interrotti bruscamente.

Giuseppe Battiston: “I figli hanno qualità migliori delle nostre per stare al mondo. Noi come genitori gli abbiamo lasciato condizioni piuttosto discutibili. Nel film vediamo due possibilità: seguire le orme del padre e andare a fondo, come fa il mio personaggio, oppure cambiare totalmente registro e inseguire i propri sogni.”

Valerio Mastandrea: “Voglio sottolineare che questo è un film fatto con attori molto giovani, per la prima volta su un set e con ruoli essenziali”.

L’attrice israeliana Hadas Yaron è stata catapultata nel mondo di Zanasi, senza parlare italiano e di fronte a un film quasi tutto improvvisato. Lo stesso vale per Camilla Martini e Filippo De Carli i due giovani fratelli eredi dell’azienda, che si sono trovati in un film senza avere mai visto il copione.

image

  • Autore articolo
    Barbara Sorrentini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 11/07 07:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 11-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 11/07 07:00

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 11-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 10/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 10-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 10/07/2025 delle 19:51

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 10-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Apertura Musicale di venerdì 11/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 11-07-2025

  • PlayStop

    PoPolaroid di giovedì 10/07/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 10-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 10/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 10-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di giovedì 10/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 10-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di giovedì 10/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 10-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di giovedì 10/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 10-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di giovedì 10/07/2025

    Quando con gli amici si giocava a ruba bandiera, strega comanda color, rialzo, astragolo e molti altri ancora. In questa puntata "amarcord" Alessandro Diegoli e Vittoria Davalli, insieme agli ascoltatori e ascoltatrici, ricordano tutti i giochi che facevano da bambini.

    Poveri ma belli - 10-07-2025

Adesso in diretta