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Kurt Masur, musica e testimonianza

E’ morto a 88 anni il direttore d’orchestra tedesco Kurt Masur.

Matthew VanBesien, presidente della New York Philarmonic, orchestra che Masur ha diretto dal 1991 al 2002, ha detto: “La direzione di Masur per 11 anni, una delle più lunghe nella storia della Philarmonic, ha fissato uno standard e ha lasciato un’eredità, che sopravvive sino a oggi”.

Masur era nato l’8 luglio 1927 a Brieg, allora Germania – oggi Brzeg, Polonia – e aveva servito nella Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale.

Gran parte della sua carriera musicale si svolse nella Germania dell’Est, soprattutto come direttore, per 26 anni, della Gewandhaus Orchestra di Lipsia. Per anni non mise in discussione e si mantenne fedele al regime comunista. Il suo atteggiamento cambiò con l’avvicinarsi della caduta del Muro – l’occasione della prima espressione di dissenso nei confronti del regime fu l’arresto di un musicista di strada.

Masur svolse un ruolo particolarmente importante al momento della riunificazione delle due Germanie. Insieme a cinque altre figure importanti della scena politica e culturale della Germania orientale, firmò un appello alla calma e al dialogo. “Il sangue, altrimenti, si sarebbe sparso, i giovani erano pronti a morire”, disse in seguito Masur, che diresse poi, per celebrare l’unificazione, una Nona Sinfonia di Beethoven.

Come uomo e artista, Kurt Masur è stato testimone di un altro evento importante della storia degli ultimi decenni: l’11 settembre. Era infatti direttore della New York Philarmonic quando gli attacchi terroristici si abbatterono sul suolo americano. In quell’occasione, per ricordare le vittime, Masur tenne un altro celebre concerto, dirigendo la Filarmonica di New York in Ein Deutsches Requiem di Johannes Brahms. Gli elementi dell’orchestra, in quei giorni, diedero concerti da camera nell’area di Ground Zero.

Oltre alle orchestre di Lipsia e New York, Masur ha spesso diretto l’Orchestre National de France e la London Philarmonic. Dopo il suo addio alla direzione stabile della Filarmoncia di New York, gli è stato riconosciuto il titolo di “director emeritus”: l’unico direttore che l’abbia avuto, prima di lui, è stato Leonard Bernstein.

Negli ultimi anni Kurt Masur si è dedicato soprattutto all’insegnamento. “Il ruolo del direttore è cambiato – ha detto di recente – perché le orchestre oggi hanno più potere. Un tempo il direttore era una sorta di dittatore. Non è più così. Oggi il tema è quello della collaborazione che deve esistere tra direttore e orchestra, in modo che l’orchestra segua a intuito il direttore”.

Masur è morto a Greenwich, Connecticut, dove si era ritirato. Gli sopravvive la terza moglie, Tomoko, cinque figli e nove nipoti.

 

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