Approfondimenti

Italia 2018, bye bye sinistra

In Emilia Romagna il Partito Democratico perde all’uninominale praticamente dappertutto, tranne che a Bologna. Dove riesce a eleggere il democristiano di centrodestra Pierferdinando Casini.

E’ una delle fotografie più impietose delle elezioni politiche del 2018. Le elezioni che hanno sancito il disastro della sinistra in Italia.

Le dimensioni della sconfitta del Pd sono tali da metterne in discussione lo stesso progetto.

Nella notte, Renzi non si è fatto vedere al Nazareno, non ha twittato, non ha inoltrato dichiarazioni alle agenzie. Sparito. Ha mandato il suo vice, Maurizio Martina, a recitare il copione a favore di telecamera: “sconfitta netta, il segretario rimanda a domani le valutazioni”.

Politichese, per dire che Renzi scrive il discorso delle dimissioni. Sarebbero doverose. 

Ma le minoranze interne e le altre componenti del partito non sono esenti da responsabilità. Non basterebbe, al Pd, cambiare semplicemente segretario.

L’analisi dei flussi dirà dove siano finiti i voti perduti dal Pd. Probabilmente in parte sono andati al Movimento 5 Stelle e in parte nell’astensione. Di sicuro, non li ha intercettati Liberi e Uguali.

Leu ha fallito l’obiettivo strategico di raccogliere i voti di sinistra in uscita dal Pd e questo, al di là del modesto risultato numerico, compreso quello dei leader nei collegi, ne sancisce la sconfitta.

Il futuro della lista composta da soggetti così diversi tra loro-gli ex diessini che avevano lasciato il Partito Democratico sognando la rivincita su Renzi, Sinistra Italiana e Possibile- è a rischio.

Quante fotografie, in questa notte, potrebbero descrivere la fine del renzismo.

Mantova, città dalla solida tradizione antifascista, all’uninominale per la Camera dei Deputati elegge Isabella Rauti, la figlia di Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo.

A Mantova il Pd candidava Paolo Alli, ciellino, già capo della segreteria particolare di Roberto Formigoni e rinviato a giudizio per tentato abuso d’ufficio nel processo che vede l’ex presidente della Regione Lombardia imputato per tangenti. 

“La sinistra deve ricominciare da capo” ha dichiarato Viola Carofalo, la portavoce di Potere al Popolo. Pap si è fermato poco sopra l’1 per cento. Carofalo si dichiara soddisfatta: “siamo contenti perché esistiamo da soli 3 mesi e ci sembra di aver ottenuto un risultato notevole. Ci sembra che la strada imboccata sia quella giusta. A sinistra c’e’ tanto da ricostruire”.

L’Emilia Romagna, l’Umbria non sono più rosse; la Toscana resiste in parte; le Marche sono contese tra destra e 5 Stelle; il sud è nelle mani del Movimento 5 Stelle, che nella Campania di De Luca supera il 50 per cento (e questa volta il viceré non potrà attaccare i giornalisti dando loro la colpa della sconfitta); il nord a parte rare eccezioni è una infinita distesa di blu, un blu che non è più berlusconiano ma è ormai il blu lepenista di Salvini.

Il capo della Lega è il vero vincitore di queste elezioni.  ‘Egemonia’ una volta era una parola della sinistra. Era uno dei cardini su cui la sinistra costruiva la propria azione politica. Oggi ‘egemonia’ è una parola nelle mani di Salvini. La politica della Lega, dura e con venature razziste, sarà l’architrave di un eventuale governo in coalizione con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ma al di là degli sviluppi parlamentari Salvini ha dimostrato di essere radicato nel Paese. Dopo l’attentato razzista di Macerata, la Lega ha cavalcato la campagna contro gli immigrati. E ha vinto.

Comunque vada, il centrodestra non è più tale ma è ormai solo destra. La vittoria di Salvini è la sconfitta di Berlusconi, una sconfitta più grave di tutte quelle subite nei suoi 25 anni di carriera politica. Anche per Berlusconi questo risultato è il capolinea. Renzi e Berlusconi. Contro di loro, contro l’idea stessa delle larghe intese, hanno votato tutti quegli elettori che hanno sostenuto il Movimento 5 Stelle. L’altro vincitore.

Il Movimento 5 Stelle che cresce al nord e dilaga al sud intercettando la rabbia e sfruttando la crisi di credibilità della politica. 

Lega e 5 Stelle sono le sole forze a godere di credibilità vera, oggi in Italia.

Potrebbero fare un governo insieme? Lo auspica Steve Bannon, l’ideologo di Trump che vede nell’esito delle elezioni italiane una straordinaria avanzata del movimento populista internazionale.

Accarezzano l’idea Marine Le Pen e Nigel Farage che hanno reso pubblica la loro gioia per il risultato facendo i complimenti la prima a Salvini e il secondo a Di Maio.

Le analisi dei leader della destra francese e inglese trovano un punto in comune nel sentimento anti europeo venuto fuori, affermano, dalle urne.

All’Hotel Parco dei Principi, dove Di Maio e i suoi hanno festeggiato fino a notte fonda, una alleanza con la Lega veniva data per molto improbabile. Ma nessuna porta veniva chiusa del tutto, nemmeno quella di un dialogo col Pd.

Ovviamente alle condizioni pentastellate quindi, prima di tutto, via Renzi e poi subordinazione al programma grillino.

L’Italia del 5 marzo è un altro mondo.

E’ l’Italia di Grillo, l’Italia della destra radicale di Salvini. E’ l’Italia dell’anno zero della sinistra.

 

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/12 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Xabier Iriondo e i Santamante: "Un disco nato dai limiti imposti dal Covid"

    I Santamante sono una nuova band, un quartetto nato dal dialogo artistico e personale tra il chitarrista Xabier Iriondo e il batterista e percussionista Gino Sorgente, che durante il periodo dei lockdown hanno iniziato a immaginare la musica che avrebbero potuto fare, superando le limitazioni imposte da quel momento. Su questo primo impasto sonoro si sono poi aggiunti Davide Andreoni - al synth bass, all’organo e alla produzione - e Paola Micieli (in arte Dalai), alla voce e alla scrittura dei testi. Il risultato è una raccolta di canzoni tese e nervose, in equilibrio tra melodia e potenza, tra ombre e colori forti e coinvolgenti. Paola Micieli e Xabier Iriondo, ai microfoni di Radio Pop, hanno raccontato a Niccolò Vecchia la storia di questa nuova band.

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 18/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-12-2025

  • PlayStop

    “Rifiorirai”: Aka5ha racconta il nuovo album a Volume

    “Rifiorirai” è il titolo del nuovo album di Aka5ha, musicista bolognese che oggi è passato a Volume per raccontarci e suonarci alcuni brani. Tra elettronica, cantautorato e folk, il disco esplora tematiche di “cambiamento e ricostruzione”, spiega l’artista, “parla di prendere le energie dalle cose difficili che accadono, e trasformarle in qualcosa che abbia valore”. Tra un brano e l’altro, Aka5ha ci racconta com’è stato produrre il disco insieme a Iosonouncane, il suo nuovo approccio nell’uso della voce e il cortometraggio realizzato per dare ai brani anche una dimensione visiva. Ascolta l’intervista e il MiniLive di Aka5ha

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 18/12/2025

    La campagna Free All Antifas a Monza e l'attenzione su Gaza, che almeno qui su queste frequenze, non cala mai. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-12-2025

  • PlayStop

    In un libro le 15 immagini che raccontano l'Italia

    "Aprire lo sguardo" (Garzanti) è un libro in cui Alessandra Mauro ha scelto 15 immagini che compongono un “mosaico visuale” dell'Italia. In una selezione di grande forza evocativa, sfilano volti, luoghi e momenti: dall’arresto Benito Mussolini, immortalato da Adolfo Porry-Pastorel nel 1915, ai ritratti di Wanda Wulz, ai manicomi documentati da Gianni Berengo Gardin nel 1968, fino alla fotografia di moda di Ferdinando Scianna e allo studio del tessuto urbano di Gabriele Basilico. L'intervista di Tiziana Ricci a Alessandra Mauro.

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 18/12/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 18-12-2025

  • PlayStop

    Aggiornamento sui Cpr

    Nella puntata del 5 dicembre è tornato a trovarci Nicola Cocco,medico della Rete Mai più lager - No ai Cpr. Con lui abbiamo commentato le risposte dei medici dell'Humanitas Gavazzeni e di Niguarda ai nostri inviti in trasmissione per parlare del caso di un cittadino palestinese che è stato ritenuto idoneo alla detenzione, nonostante diversi episodi, anche gravi, di autolesionismo. E qualcosa, documenti alla mano, non torna.

    37 e 2 - 18-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 18/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 18/12/2025

    Considera l'armadillo di giovedì 18 dicembre 2025 con Anita Curci, ideatrice e direttrice del prima edizione di @festival degli animali in giallo @gialli.it giornate ricche di ospiti ed esperti di animali e letteratura gialla nel centro storico di Napoli. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-12-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 18/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Antimo Casertano presenta "Mare di ruggine" al TEatro Fontana di Milano; Andrea Tarabbia lancia la 11° edizione del Premio POP - Premio Opera Prima di Fondazione Mondadori; Nathan de Pas parla con il regista Lech Kowalski del suo cinema, in rassegna al Cinema Mexico di Milano; la rubrica di lirica a cura di Giovanni Chiodi...

    Cult - 18-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 18/12/2025

    La clava dell'antisemitismo. Come una particolare definizione di antisemitismo (l’IHRA, International Holocaust Remembrance Alliance) rischia oggi di colpire la libertà di insegnamento e di ricerca. Un appello di docenti universitari/e contro l'ipotesi contenuta in quattro disegni di legge in discussione in parlamento, il più noto è quello dell'ex ministro del Pd Domenico Del Rio.

    Pubblica - 18-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di giovedì 18/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 18-12-2025

Adesso in diretta