Approfondimenti

In vantaggio il premier, amico dell’Ungheria

Sabato 5 marzo gli elettori slovacchi andranno alle urne per il rinnovo dell’assemblea nazionale. Attualmente il Paese è governato dai socialisti dello Smer-SD di Robert Fico che è anche il primo ministro. Classe 1964, capo del governo una prima volta nel periodo compreso fra il 2006 e il 2010 e, di nuovo dal 2012, Fico guida un governo monocolore grazie alla vittoria schiacciante ottenuta sui suoi avversari al voto di quattro anni fa.

La Slovacchia arriva alle nuove elezioni politiche in una situazione che la vede alle prese con un’alta disoccupazione e con squilibri territoriali caratterizzati dall’arretratezza economico-produttiva delle province orientali. È vero che soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno scorso il Paese ha fatto registrare una discreta crescita economica ma è anche vero che la sua economia dipende fortemente dal settore automobilistico che prevale nettamente in un contesto industriale tutt’altro che diversificato.

Ultimamente gli insegnanti hanno fatto sentire la loro voce per chiedere maggior attenzione nei confronti del sistema dell’istruzione pubblica. A questo proposito i sindacati del settore hanno organizzato diverse manifestazioni. Lo scorso autunno la Camera slovacca degli insegnanti ha chiesto un aumento di 140 euro al mese per quest’anno e di ulteriori 90 euro a partire dal 2017. Gli insegnanti e i loro rappresentanti hanno anche rivendicato la necessità di un aumento dei fondi a disposizione del settore per migliorare una situazione definita più che precaria nelle varie dimostrazioni pubbliche che si sono svolte ultimamente. La mobilitazione è sfociata in una lettera che i sindacati della scuola hanno scritto e consegnato al ministro dell’Istruzione Jurai Draxler al fine di chiedere al prossimo governo di inserire il settore tra le sue priorità per dei cambiamenti necessari.

Le forze governative vanno al voto in vantaggio sulle altre formazioni politiche anche se in calo rispetto al passato. I sondaggi attribuiscono allo Smer-SD il 34,1 per cento del favore popolare, seguirebbero i centristi del Siet a quota 13,7 per cento. In ascesa i nazionalisti dell’SNS. Numeri e analisi prevedono quindi la vittoria delle forze governative che però dovranno con tutta probabilità trattare con altri partiti per formare il nuovo esecutivo. Alcuni esperti ipotizzano un’alleanza con l’SNS anche se la cosa potrebbe non essere funzionale alla politica di buone relazioni con Budapest voluta dal premier, tanto che alcuni giornali ungheresi vedono tutt’altro che remota la possibilità che il partito di Robert Fico si metta d’accordo con le rappresentanze politiche della minoranza ungherese di Slovacchia che rappresenta, secondo il censimento del 2011, l’8,5 per cento della popolazione. Ma non sono mancate le smentite da parte di queste ultime.

Se lo Smer-SD non dovesse riuscire a formare il governo potrebbe aver luogo un ampio accordo tra i partiti dell’opposizione per la creazione di un esecutivo che però, come quello del 2010, rischia di essere una costruzione fragile. Con Fico la Slovacchia ha contribuito al rilancio del Gruppo di Visegrád di cui il Paese fa parte insieme all’Ungheria, alla Repubblica Ceca e alla Polonia, e si è schierato dalla parte della critica alle politiche dell’Unione europea per la gestione della crisi dei migranti. Una gestione da rivedere, secondo il Gruppo che sottolinea la necessità di scelte diverse per la sicurezza dei Paesi europei.

Al suo interno le posizioni più radicali sono espresse proprio dai leader di Bratislava e Budapest che hanno stabilito un’intesa, almeno in questo campo e respinto all’unisono la politica delle quote obbligatorie, si sono quindi trovati vicini dopo una storia di dissapori aventi al centro la situazione della minoranza ungherese. Fico e Orbán condividono punti di vista e istanze nei confronti dell’Unione sia per ciò che riguarda l’emergenza migranti sia per ciò che attiene al diritto – da essi sottolineato – dei Paesi membri di decidere del loro futuro senza ingerenze da parte di Bruxelles. In vista del voto di questo fine settimana si teme un nuovo episodio di astensionismo come già avvenuto più volte: bassa la frequenza alle urne alle politiche del 2006 e del 2012, bassissima quella che ha caratterizzato in Slovacchia le elezioni del 2014 per il rinnovo del Parlamento europeo.

Il diritto-dovere del voto non sembra interessare molto coloro i quali quest’anno sono chiamati a votare per la prima volta e, in generale, i giovani. Perciò, in vista del test elettorale, diverse iniziative organizzate hanno visto la luce per spiegare, soprattutto ai giovani, l’importanza della partecipazione attiva alle urne per il futuro del paese. Si teme, però, che pochi di loro recepiscano il messaggio e gli indecisi risultano essere numerosi.

 

Massimo Congiu è direttore dell’Osservatorio Sociale Mitteleuropeo, un’agenzia che si propone di monitorare il mondo del lavoro e degli affari sociali in Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca.

  • Autore articolo
    Massimo Congiu
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 07/02 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 07-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 07/02 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 07-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 06/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 06-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 07/02/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-02-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 07/02/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 07-02-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 07/02/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 07-02-2025

  • PlayStop

    I cinquant'anni del FAI

    1975 - 2025 il FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) compie cinquant'anni e coglie dunque l'occasione per raccontarsi e fare il punto sul lavoro svolto, grazie all'impegno di delegati e volontari nei territori e nelle comunità. Sabato 8 febbraio il Teatro alla Scala ospiterà un convegno degli operatori del FAI, alla presenza delle istituzioni. Il servizio di Tiziana Ricci.

    Clip - 07-02-2025

  • PlayStop

    Playground di venerdì 07/02/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 07-02-2025

  • PlayStop

    Jack di venerdì 07/02/2025

    Piergiorgio Pardo nella su rubrica the Sweatest Taboo ci parla di Grammy, di repressione e resistenza in Georgia e di oscurantismo dell'estrema destra in paesi come la Germania, Alessio Bondì, live in serata all'Arci Bellezza, ci racconta, e ci suona, il suo percorso nel disco Runnegghié

    Jack - 07-02-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di venerdì 07/02/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 07-02-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 07/02/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 07-02-2025

  • PlayStop

    Milano-Cortina 2026: Olimpiadi sostenibili? Siamo andati a vedere. (Ep.2 - Valtellina)

    Il conto alla rovescia è iniziato, tra un anno ci sarà l’inaugurazione dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina. Erano stati assegnati all’Italia nel 2019 con un dossier di candidatura che puntava tutto sulla parola “sostenibilità”, sia ambientale che economica. Riutilizzo degli impianti sportivi esistenti, investitori privati, attenzione all’impatto ambientale, costi contenuti, eredità legata al territorio. Il piano economico aggiornato dal governo prevede 3,6 miliardi di costi. Rispetto al dossier di candidatura le spese sono generalmente triplicate, come nel caso della pista da bob passata da 46 a 120 milioni. Siamo andati a vedere come procedono i lavori a Cortina d’Ampezzo e in Valtellina, per capire da vicino la (in)sostenibilità di queste Olimpiadi. Questa è la seconda puntata, il reportage dalla Valtellina e da Bormio di Luca Parena.

    Clip - 07-02-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 07/02/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 07-02-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 07/02/2025

    Puntata speciale con protagonisti gli ascoltatori e le ascoltatrici che ci hanno segnalato i loro casi: lunghe liste d'attesa, sistemi informatici che non funzionano, visite che vengono cancellate senza spiegare il perché e pazienti che non vengono presi in carico in modo corretto, e molte altre situazioni arrivate in trasmissione. Poi intervistiamo il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thoma Schael, che ha deciso il blocco temporaneo della libera professione.

    37 e 2 - 07-02-2025

Adesso in diretta