Approfondimenti

In piazza, tra frustrazione e diffidenza

“Ora diritti alla meta”. “Italia Laica alza la voce”. Sono queste le parole d’ordine della manifestazione del 5 marzo a Roma, organizzata dalle associazioni lgbt e famiglie arcobaleno che in questi mesi hanno accompagnato con le mobilitazioni il percorso della Legge Cirinnà sulle Unioni civili approvata in Senato e che ora deve essere licenziata dalla Camera.

In piazza non solo le comunità Lgbt: hanno aderito anche associazioni come Amnesty, Cgil, Arci, Telefono Rosa. Sul palco, in piazza del Popolo, si esibiranno Emma Marrone, Paola Turci e Pamela Villoresi, presentate da Giulia Innocenzi. Una manifestazione che si preannuncia molto partecipata, stando anche a i pullman prenotati da tutta italia. All’appuntamento la comunità Lgbt arriva dopo un dibattto molto animato che c’è stato in questi giorni, nella stessa comunità Lgbt, dopo lo stralcio delle adozioni. Dibattito che ha avuto al centro anche gli obiettivi e l’oppotunità di questa manifestazione. A Paolo Hutter, tra i protagonisti storici del movimento omosessuale milanese, abbiamo chiesto innanzi tutto cosa chiederà al piazza domani.

“Questa manifestazione si basa su un doppio sentimento, come dice anche un comunicato dei giorni scorsi dell’Arcigay, che ha cercato di fare sintesi, dopo una discussione molto animata e anche molto polarizzata. Si è svolta ovviamente sui social, all’interno del mondo Lgbt e in generale del mondo Arcobaleno, che aveva accompagnato la mobilitazione per le unioni civili. Da una parte delusione, frustrazione, addirittura sorpresa per questo stralcio così netto e drastico del tema delle adoizioni dalla Cirinnà.

A questo sentimento di delusione, di protesta, si è unita una certa diffidenza. Per giorni si è discusso se non cerano altre fregatura, se magari questa abolizione dell’obbligo di fedeltà non fosse una fregatura, se nelle pieghe della legge non c’è qualche altra diminuzione dei diritti.

Dall’altra parte c’è invece un sentimento più realistico, più passo dopo passo, più di soddisfazione perché comunque doppo tanti anni potremmo cominciare a unirci civilmente. Però vogliamo anche che vengano raccolte le esigenze delle famiglie Arcobaleno come in tutto il mondo, perché ovunque c’è stata una legge per le copie omossessuali, che sia matrimonio o non matrimonio, c’è sempre stata come minimo l’adozione del figlio del partner. Quindi direi che tutte e due questi sentimenti sono rappresentati nella manifestazione con qualche sfumatura complicata in più dovuta al tema controverso della gestazione per altri sul quale, a mio parere, il movimento Lgbt era complertamente impreparato ma che la pubblicizzazione fatta dai media della vicenda del figlio di Vendola ha evidentemente accentuato”.

In sintesi, prevale l’idea che ormai rimettere in discussione questa legge è difficile, e forse anche rischioso, e quindi conviene proseguire dopo le altre battaglie?

“E’ una manifestazione, non è una riunione di un gruppo parlametare. E’ una manifestazione che dice: non crediate di aver risolto il problema solamente con la Cirinnà, noi c’eravamo, ci siamo ci saremo. Ci siamo mobilitati perché siamo dalla parte della ragione, , dell’Europa, dalla parte dei diritti umani. Penso sia questo il senso, poi come sarà declinato in Parlamento si vedrà”.

Realisticamente, prevale la convinzione che, dopo l’approvazione della legge, saranno i tribunali a supplire alle carenze della Cirinnà per quanto riguarda le adozioni?

“Calma. Su questo punto c’è stata, e in parte c’è tuttora, una polemica nel mondo Lgbt. Da una parte c’è chi dice di non preoccuparsi perché in effetti i tribunali suppliscono le carenze della legge e aggiungono che in ogni caso, anche con un testo migliore, ogni adozione deve essere sempre vagliata dal tribunale dei minori. Dall’altra c’è chi dice che questa supplenza del tribunale è una magra consolazione. La verità che è stata sbattuta la porta in faccia ai genitori omossessuali e questa porta va riaperta. Questa è una discussone che è ancora sul tavolo”.

Ascolta l’intervista a Paolo Hutter

Paolo Hutter

  • Autore articolo
    Letizia Mosca
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR giovedì 25/04 10:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 25-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 25/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 25-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/04/2024 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    25 aprile 1974 - 25 aprile 2024. La rivoluzione dei garofani compie 50 anni

    Gli eventi che portarono alla fine della dittatura fascista portoghese e il racconto della notte del golpe dei militari rivoluzionari nello speciale di Esteri a cura di Sara Milanese, Luisa Nannipieri e Alessandro Principe.

    Clip - 25-04-2024

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/04/2024 - ore 10:01

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-04-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di giovedì 25/04/2024

    Il primo mattino di Radio Popolare con musica e parole sulla Resistenza e la Liberazione, a cura di Barbara Sorrentini.

    Apertura musicale - 25-04-2024

  • PlayStop

    0091 di giovedì 25/04/2024

    Dalla musica classica alle produzioni elettroniche moderne, dai villaggi alla diaspora, l'India raccontata attraverso la sua musica. IG baaz_light_year

    0091 - 24-04-2024

  • PlayStop

    Jazz Ahead di mercoledì 24/04/2024

    Dischi nuovi, progetti attivi, concerti imminenti, ospiti appassionati, connessi al più che ampio e molto vivo mondo del Jazz e delle sue conseguenze. Musica, soprattutto, scelta con il desiderio di dare spazio alla scena contemporanea di un genere con un passato importante, ma la cui storia è ancora, decisamente, in corso. La sigla del programma è Theme Nothing di Jaimie Branch. A cura di Nina Terruzzi, in onda ogni mercoledì dalle 23.00 alla mezzanotte.

    Jazz Ahead - 24-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 24/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 24-04-2024

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di mercoledì 24/04/2024

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 24-04-2024

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 24/04/2024

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 21 alle 22. In studio, Gianluca Ruggieri ed Elena Mordiglia. In redazione, Sara Milanese e Marianna Usuelli.

    Il giusto clima - 24-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di mercoledì 24/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 24-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 24/04/2024

    1-” Siamo tornati indietro di 80 anni con i diritti umani' Il rapporto annuale di Amnesty international. ( Riccardo Noury – Amnesty Italia) Intanto la comunità internazionale chiede un’indagine indipendente sulle fosse comuni a Gaza. 2-La Columbia University è diventata epicentro della protesta degli studenti per Gaza e della spaccatura della società americana sulla questione palestinese. Il punto di esteri ( Roberto Festa) 3-Cina - Stati uniti. Anthony Blinken a Shangahi prima tappa di un’importante missione diplomatica. Sul tavolo dei colloqui Medio oriente, ucraina, taiwan e soprattutto le relazioni bilaterali. ( Gabriele Battaglia) gabruiee 4-Metz Yeghérn, il "Grande Male". 109 anni fa il genocidio armeno. Dopo la generazione del silenzio Il ricordo tramandato da figli e nipoti delle vittime e dei superstiti. 6-Il 25 aprile portoghese. Oggi la terza puntata della rivoluzione dei garofani. ( Sara Milanese) 7-Romanzo a fumetti. La révolution des Œillets il graphic novel . Di Sandra Canivet Da Costa e Jay Ruivo. ( Luisa Nannipieri) 8-Progetti sostenibili. Lione a tutto tram. Nuovi veicoli da 43 metri al posto di quelli da 32 per rispendere alla crescita di utenti ( Fabio Fimiani)

    Esteri - 24-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di mercoledì 24/04/2024

    (145 - 527) Dove scopriamo la differenza fra ciechi e cechi. Che noi conoscevamo ma evidentemente qualcuno no. Con Marina Catucci da New York andiamo a raccontare come la rettrice della Columbia University per molti media italiani sia un rettore. Nella terza parte con l'avvocato Nino Grassi torniamo ad affrontare il problema del museo che si vorrebbe aprire a Cotronei dedicandolo a Steven Tyler e agli Aerosmith. Ma anche questa volta scopriamo che c'è qualche problema.

    Muoviti muoviti - 24-04-2024

  • PlayStop

    Playground di mercoledì 24/04/2024

    Canzoni dall'alternative e indie contro il fascismo. E 30x30 di Francesco Locane, BLUR!

    Playground - 24-04-2024

  • PlayStop

    Soulshine di mercoledì 24/04/2024

    1. “Initials B.B.” – Serge Gainsbourg 2. “Initials B.B.” – Iggy Pop 3. “50 Ways to Leave Your Lover” – Scott Bradlee's Postmodern Jukebox 4. “Posztmodern Gospel” – áRON, Szakonyi Milán, Sharay Reed 5. “Most élj!” – áRON, Szakonyi Milán 6. “Rational Man” – Kula Shaker 7. “The Big Decider” – The Zutons 8. “David Byrne Does Hard Times” – David Byrne 9. “United States of Division” – Prince 10. “Molly Malone” – Aerotrem 11. “Pink City” – CEYLON 12. “Coming Back To Me Good” – Kasabian

    Soulshine - 24-04-2024

Adesso in diretta