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Il vuoto e la maschera

marco garzonio - l'ambrosiano

Senza volto è quadro famoso di Magritte; l’uomo non ha la testa tra la bombetta e il collo con camicia e cravatta. Maschere, sempre del grande Surrealista presenta un uomo di spalle e un attaccapanni su cui sono appesi cappello e due maschere: una imbronciata, l’altra ridanciana; deve scegliere la maschera con cui guardare il mondo. Vuoto e maschera è binomio che connota il presente. Affligge gente comune, ne fan uso i potenti. Il vuoto spaventa, nulla sembra aver più senso, ma di per sé non è fattore negativo. È anzi la base per ripartire dopo una caduta. Far vuoto dentro di sé, liberare la mente, lasciare il vecchio: si passa da caos a creatività. È premessa per un nuovo ordine; il provvisorio che prenderà forma. I Costituenti son partiti dal vuoto d’umanità del nazifascismo per fare la nuova Italia. Se invece il vuoto è il narcisista che si contempla e s’adora son guai: per lui, chi sta attorno, un Paese quando Narciso è persona pubblica, donna o uomo. La destra ha come cifra la negatività del vuoto. Dicono di scrivere la storia (la loro: ministro Sangiuliano amanuense). Chi non li osanna è nemico loro, dell’Italia (loro son la “nazione”), delle riforme (le loro). Anche la maschera è ambivalente. Può essere un modo per apparire ciò che non si è: amministratore pubblico che fa affari suoi e i colleghi lo assolvono (maschera del garantismo); imprenditore che fa crescere il Paese (dà lavoro) ma evade tasse e usa i caporali (si maschererà da “condonato”); giornalista Rai cui toccherebbe il servizio pubblico ma veste la maschera di Arlecchino servo dei suoi padroni (vedi certi tg). La maschera è però anche il modo sano di affrontare il mondo a seconda delle esigenze; senza rinunciare a sé contemperare individuale e sociale, relazionalità, empatia, ideali, prassi con emozioni e pensieri. Genitori, diplomatici, professionisti della cura, artisti, politici spesso trovano le sembianze giuste in momenti difficili per dire verità scomode, assumere responsabilità, dialogare e mediare, fare il bene comune. La realtà supera il Surrealismo; donne e uomini scrivon la storia facendo il vuoto creativo dentro di sé e cercando atteggiamenti giusti per bisogni, prossimità, mondo.

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    Marco Garzonio
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    Gli omosessuali? Sono in peccato mortale e la chiesa non deve benedire le coppie gay. Sono parole del cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, prefetto emerito per la congregazione della dottrina della fede. Il porporato è uno dei punti di riferimento dell’ala più conservatrice in Vaticano, che osteggiò papa Francesco. Müller ha detto anche che aver fatto passare le associazioni cattoliche dalla Porta Santa di San Pietro in occasione del Giubileo è “solo propaganda”. A chi si rivolge il cardinale? Vuole provare a influenzare Papa Leone? Ne abbiamo parlato con il giornalista vaticanista e scrittore Marco Politi, autore di "La rivoluzione incompiuta, la Chiesa dopo Francesco". L'intervista di Alessandro Principe.

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    A Milano arriva il Godai Fest: Rodrigo D'Erasmo, tra gli ideatori, ce l'ha raccontato

    Sabato 20 e domenica 21 settembre al Paolo Pini di Milano si terrà la prima edizione del Godai Fest, il festival multidisciplinare che unisce la musica alle arti performative e visive nato da un’idea del musicista Rodrigo D’Erasmo, del produttore Daniele Tortora e dell’artista visivo Cristiano Carotti per abbattere i recinti di genere e di partecipazione, connettere le arti, sperimentare nuovi linguaggi, ampliare le visioni. L’arte, in tutte le sue declinazioni, sarà protagonista di un viaggio attraverso i 4 elementi della cultura umana (Fuoco, Terra, Acqua, Aria) ai quali si aggiunge, secondo la filosofia orientale, il principio del Vuoto. Ad ogni elemento corrisponde un curatore: Rodrigo D'Erasmo in questa intervista di Elisa Graci e Dario Grande a Volume ci ha presentato il concetto e il programma di questo festival.

    Volume - 17-09-2025

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    Poveri ma belli di mercoledì 17/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Vieni con me di mercoledì 17/09/2025

    Il primo Pride della Valtellina Chiavenna. L'emozione, ha fatto salir la fame! Per merenda: pane burro e acciughe con bollicina,. Poi via si torna a Milano, al Piccolo Salone del Libro Politico al Conchetta. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    In Etiopia inaugurata la diga della discordia

    Il 9 settembre, dopo 14 anni di lavori, l’Etiopia ha inaugurato ufficialmente la Gerd, la Grand Ethiopian Renaissance Dam, il più grande progetto idroelettrico d'Africa, e tra i 20 più grandi al mondo. Da anni la diga è anche causa di tensione con i paesi a valle del Nilo: Sudan e soprattutto Egitto, che temono di vedere ridotte le proprie risorse idriche, anche in considerazione dei sempre più frequenti periodi di siccità. “Questa diga sarà certamente uno degli epicentri di tensione di questa regione nel prossimo futuro” spiega Luca Puddu, docente di storia dell’Africa all'Università di Palermo, al microfono di Sara Milanese. Ascolta l’intervista andata in onda in A come Africa.

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    Volume di mercoledì 17/09/2025

    Oggi a Volume abbiamo iniziato parlando del Festival Suoni Delle Dolomiti giunto alla sua 30a edizione, ma anche del Godai Fest, evento che si terrà nel weekend al Parco Ex Paolo Pini di Milano e che ci racconta Rodrigo D'Erasmo in qualità di direttore artistico. A seguire segnaliamo il concerto-evento pro Palestina organizzato da Brian Eno che si terrà questa sera a Londra, e concludiamo con il quiz dedicato al cinema, oggi incentrato sul film Il Diavolo Veste Prada del 2006.

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