Approfondimenti

Il progetto della diga sul Vanoi preoccupa il Trentino

Progetto diga sul Vanoi - Il torrente Vanoi in località Pront (Canal San Bovo, Trentino), foto di Syrio, 12 giugno 2021, licenza Creative Commons BY-SA 4.0, disponibile su Wikimedia Commons.

In provincia di Trento è stato proposto un progetto per la costruzione di una diga sul torrente Vanoi, al confine con il Veneto. Questo progetto ha suscitato forti preoccupazioni e opposizioni, poiché l’area interessata è classificata come a rischio massimo dal punto di vista geologico. La possibile realizzazione dell’invaso richiama alla memoria la tragedia del Vajont, sollevando timori per la sicurezza e l’impatto ambientale. Nonostante ciò, la Regione Veneto spinge per la costruzione della diga, motivata dalla necessità di affrontare le crescenti sfide legate alla siccità e all’irrigazione agricola.
Mattia Guastafierro ne ha parlato con il presidente di Legambiente Trento, Andrea Pugliese:

Che cosa prevede questo progetto?

Vorrei prima chiarire una cosa: la diga non è in costruzione. Noi pensiamo che, alla fine, le opposizioni saranno tali da riuscire a fermare il progetto. Questo progetto prevede la realizzazione di una diga sul torrente Vanoi, al confine tra la provincia di Trento e il Veneto. In teoria, l’invaso (circa 33 milioni di metri cubi d’acqua) sarebbe situato principalmente in provincia di Trento, nella Val Cordela, che è attraversata dal torrente Vanoi, un torrente che scende dalle Pale di San Martino, per capirci.

Quali sono i problemi legati a questo progetto?

Secondo gli studi geologici, questa è classificata come un’area a rischio massimo (P4) dal punto di vista geologico, quindi un’area di pericolosità massima. Questo è attestato anche dal fatto che nel 2010 c’è stata una grossa frana che ha spostato il corso del torrente e ha causato la chiusura della strada. Si tratta di una zona sicuramente instabile. Anche la relazione geologica allegata al progetto riconosce che è una zona instabile, con distacchi di massi e fenomeni simili.

Nella relazione si fa riferimento al Vajont, scrivendo che non si prevedono effetti simili a quelli del Vajont. Tuttavia, è difficile ignorare la presenza di faglie e fratture. È difficile prevedere cosa potrebbe succedere se questo terreno venisse sottoposto ai cicli di riempimento e svuotamento tipici di un invaso artificiale. Pertanto, ci sono fortissimi pericoli, ed è davvero difficile pensare che si voglia realizzare un’opera del genere.

Perché la Regione Veneto vuole andare avanti con questo progetto, nonostante i rischi?

La Regione Veneto vuole realizzare questa diga per scopi agricoli, soprattutto a causa delle siccità che si verificano in certi anni. Il cambiamento climatico sta portando a periodi di forti piogge alternati a periodi in cui non piove per mesi. La diga servirebbe per l’irrigazione delle zone agricole. Tuttavia, secondo noi, questa è una risposta sbagliata al problema. Il cambiamento climatico deve essere affrontato in modo diverso, ad esempio adattando l’agricoltura alla nuova realtà in cui l’acqua non è più una risorsa sempre disponibile.

Avete speranze che questo progetto verrà bloccato? Abbiamo letto delle proteste da parte di associazioni come la vostra e di comitati di cittadini che si battono contro questo progetto. Qual è il clima li in quelle zone?

Devo dire che, essendo l’impianto al confine con la provincia di Trento, la diga dovrebbe essere comunque in provincia di Trento, e l’invaso sarebbe praticamente tutto in provincia di Trento. È importante sapere che il Consiglio provinciale di Trento si è pronunciato unanimemente contro questo progetto. C’è quindi una sorta di scontro istituzionale in corso. La provincia di Trento è completamente contraria, e sembra difficile che si possa realizzare un’opera del genere senza un accordo tra provincia e regione. Al momento, ufficialmente, la provincia di Trento è contraria, e questo, insieme allo statuto di autonomia, rende, secondo noi, impossibile la realizzazione della diga se non si raggiunge un accordo.

Oltre alle istituzioni, la cittadinanza come si sta schierando sulla questione?

Sicuramente è chiaro che si tratta di una zona piuttosto periferica del Trentino, per cui la maggior parte delle persone considera la questione lontana. Tuttavia, nella zona del Vanoi e del Primiero c’è una forte contrarietà. La lezione del Vajont è ancora ben ricordata, e la realizzazione di questa diga comporterebbe una serie di problemi per i comuni più a monte. Dal punto di vista ambientale, comprometterebbe una delle valli più selvagge delle Alpi, che ha un grande valore turistico. Per cui, nella zona c’è una forte contrarietà.

FOTO| Il torrente Vanoi in località Pront (Canal San Bovo, Trentino), foto di Syrio, 12 giugno 2021, licenza Creative Commons BY-SA 4.0, disponibile su Wikimedia Commons.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 16/09 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 16/09 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 16/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 16/09/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 16-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Caso Kirk: "Il Governo vuole creare un clima di paura" dice Benedetta Tobagi

    “Quelle che arrivano dalla maggioranza sono delle sciocchezze, che sarebbero grottesche se non fossero pericolose perché tradiscono una chiara volontà di creare un clima di paura e di allarme, criminalizzando tutta la galassia dell’opposizione”. Così Benedetta Tobagi, intervistata da Luigi Ambrosio all'Orizzonte delle Venti, sui reiterati attacchi del Governo alle opposizioni accusate di fomentare la violenza. “Anche per ciò che porto nel mio nome, l’Italia ha nella sua storia una sinistra antifascista e democratica che non è mai stata violenta. Figure come mio padre e Aldo Moro sono state colpite addirittura dal terrorismo di sinistra. Questa è la storia che vergognosamente Meloni, Tajani e Salvini non riconoscono e che, invece, deve essere la nostra forza”.

    Clip - 16-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 16/09/2025

    In diretta dall'Ucraina Sabato Angieri ci racconta delle profonde differenze che ormai segnano il paese tra territori in guerra e retrovie, di chi non vuole andarsene nonostante la guerra abbia distrutto spazi e vite e di come il fronte insista da due anni sugli stessi campi. Gianpaolo Scarante, docente all'Università di Padova ed ex-diplomatico analizza lo scontro verbale tra Russia e Nato e invoca il ritorno della ragione per evitare una escalation dei fatti. Emanuele Valenti ci aggiorna sull'entrata dei carri armati a Gaza City dopo giorni di bombardamenti mirati a distruggere tutti i palazzi principali della città per forzare la popolazione ad andarsene. Ma la popolazione non ha nessun posto dove andare. E anche chi avrebbe un visto di studio in Italia non riesce a uscire dall'inferno della Striscia lo raccontano le voci di alcuni degli studenti palestinesi che hanno vinto una borsa di studio nelle università italiane. Molti di loro hanno diffuso appelli sui social per chiedere di fare pressione sulle autorità italiane affinché organizzino la loro evacuazione immediata. Sentiamo le loro voci e ci spiega come stanno, chi sono e perché non si riesce ad aprire un corridoio umanitario per loro Stefano Simonetta, Prorettore ai Servizi agli Studenti e al Diritto allo Studio della Università Statale di Milano.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 16-09-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 16/09/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 16-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 16/09/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 16-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di martedì 16/09/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 16-09-2025

  • PlayStop

    From Genesis To Revelation di lunedì 15/09/2025

    "From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.

    From Genesis To Revelation - 15-09-2025

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 15/09/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 15-09-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 15/09/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 15-09-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 15/09/2025

    Il Suggeritore, storico programma di teatro di Radio Popolare, si trasforma in "Il Suggeritore Night Live" per il suo diciassettesimo compleanno. Ora in diretta ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium “Demetrio Stratos”, il nuovo format è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21:00.

    Il Suggeritore Night Live - 15-09-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 15/09/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 15-09-2025

Adesso in diretta