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Il cuore di tenebra del governo Salvini

Matteo Salvini

Per l’intanto bisogna sapere che se l’Italia non avesse partecipato ai tavoli della UE (Unione Europea), il caos delle ultime settimane sarebbe potuto scivolare sul piano inclinato della guerra civile con gli annunci di raduni romani nel giorno del 2 Giugno per dare l’assalto al Colle. Poi alla pace civile, peraltro precaria, ha anche contribuito il fatto che, come accade spesso da noi, la situazione può essere disperata ma non seria (Ennio Flaiano), la possibile tragedia ha trasmutato in farsa.

Così il leader del più votato partito italiano – il M5S – in un pugno d’ore passa dalla richiesta roboante, tronfia e minacciosa di messa in stato d’accusa del Capo dello Stato per alto tradimento, a andare a prendere un caffè al Quirinale, diventando ministro, anzi vicepremier senza inspiegabilmente essere invece incriminato per vilipendio del Presidente. E nasce il governo Lega-5 Stelle, sotto l’alto patrocinio di Mattarella, che forse memore di Moro ha lavorato alle convergenze parallele tra chi proponeva la flat tax e chi il reddito di cittadinanza, come dire il diavolo e l’acqua santa.

Mattarella, armato di presunzione e pazienza democristiana, ha forse cercato di ammansire il barbaro padano Salvini mettendolo a bagnomaria in salsa Di Maio, il bravo ragazzo con la mamma al seguito, ma il gioco non è riuscito, con Salvini risultato a tutti gli effetti il dominus della scacchiera. Perché il Presidente non abbia scelto la semplice e lineare strada di affidare l’incarico prima al leader della coalizione di centrodestra con maggioranza relativa che sarebbe andato a cercarsi i voti in Parlamento, e magari dopo, in caso di fallimento per Salvini, al capo politico del primo partito il M5S, senza né benedire e neppure maledire eventuali alleanze, non saprei dire.

Certo questa strada avrebbe reso il dibattito più trasparente, e soprattutto collocato nella sede istituzionale propria, cioè il Parlamento recentemente eletto, spazio pubblico per eccellenza. Dibattito che invece è avvenuto tra una oligarchia di cosiddetti esperti scelti dai leader nelle segrete stanze di un potere che ancor prima di costituirsi in governo, si nascondeva alla, e dalla, pubblica opinione, salvo quando il “contratto di governo” fu infine redatto, adire alla buffonata dei gazebo leghisti e dei click grillini per approvarlo.

Una prassi che a occhio e croce mi pare essere contraria allo spirito, se non alla lettera, della Costituzione. Con un profumo simil mafioso alla “cosa nostra”, e/o piduista massonica. Ora il governo c’è con personaggi dichiaratamente reazionari sui diritti e le libertà civili, molti nazional nazionalisti, e qualcuno fiduciario dell’alta finanza come il ministro dell’economia, da ultimo altri che non è dato sapere cosa pensino su quasi nulla. Ma poco importa, così come è futile sfogliare il contratto contando le righe parafasciste e quelle più decenti, alcune quasi democratiche perchè c’è un vero e proprio cuore di tenebra che sottende l’intero impianto politico programmatico: vengono completamente oscurati e abbattuti i diritti umani nonché negata l’uguaglianza tra tutti gli esseri umani di qualunque nazionalità, religione, ideologia, colore della pelle in cambio di un supposto rilancio dei diritti economico sociali per i cittadini italiani doc.

É questo l’osceno scellerato mercato su cui si fonda l’alleanza M5S e Lega. Qualcosa del genere fa già CasaPound, non a caso fonte ispiratrice di Salvini, nelle borgate più disagiate e povere della periferia romana con un buon successo. Lo stesso Salvini, oggi ministro di polizia, lo dice sempre più esplicitamente in pubblico e in privato, attrezzando per di più la Lega a farlo direttamente, a essere cioè il braccio politico propagandistico del ministro. Cominciando dalla caccia ai migranti poi inevitabilmente estendendo l’ordine poliziesco, se non concentrazionario, all’intero corpo sociale contro il dissenso.

E i fan dei 5S, soprattutto quei bischeri che li hanno votati stando a sinistra, non possono dire che Di Maio farà la voce grossa per difendere i diritti umani dei migranti o il diritto di azione politica dei centri sociali. Primo perchè Salvini Di Maio se lo mangia a colazione, secondo perchè proprio i grillini hanno impedito che si approvasse lo ius soli, nonché hanno scatenato una campagna diffamatoria e vergognosa contro le ONG che salvavano i profughi in mare.

Questo cuore di tenebra tiene insieme grillini e leghisti, e rischia di portarci tutti in un tunnel illiberale e antidemocratico di stampo ungherese, con la violazione di diritti elementari civili e politici. A questo punto ciascuno di noi deve chiedersi che fare, come ci si può opporre, e ne parleremo. Per ora mi limito a segnalare l’invito di Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, a intonare in occasione della festa del 2 giugno il Te Deum – il più solenne inno dei cristiani – e a pregare in difesa della Repubblica, per la democrazia, contro il fascismo. Una iniziativa tanto inusuale quanto accorata, a dire la gravità della situazione.

Matteo Salvini
Foto dal profilo FB di Matteo Salvini https://www.facebook.com/salviniofficial/
  • Autore articolo
    Bruno Giorgini
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    1) “Gaza brucia di fronte al suo mare, testimone della sua tragedia”. L’esercito israeliano ha lanciato l’offensiva di terra sulla principale città della striscia. L’esodo in mezzo alle bombe. Quasi 90 i morti da questa mattina. (Valeria Schroter) 2) Israele come Sparta. Mentre l’ONU stabilisce che quello in corso a Gaza è genocidio, Netanyahu ammette l’isolamento internazionale e dipinge un futuro di autarchia e guerra permanente. (Anna Foa, Eric Salerno) 3) Gli Stati Uniti continuano a colpire il Venezuela. Trump punta a rovesciare il regime di Maduro con la scusa della lotta al narcotraffico. (Alfredo Somoza) 4) Cinquant’anni fa l’indipendenza della Papua Nuova Guinea. Il paese oggi è vittima della maledizione della ricchezza e rischia di finire ostaggio di un nuovo braccio di ferro tra occidente e Cina. (Chawki Senouci) 5) Spagna, l’estrema destra torna a riunirsi a Madrid. Il primo passo verso una grande alleanza di tutte le destre europee. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Julia Paternain, la maratoneta uruguayana entra nella storia vincendo la prima medaglia ai mondiali di atletica per il paese sudamericano. (Luca Parena)

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    “E’ stato bello rendersi conto che la figura di Woodie Guthrie è ancora molto viva anche fuori dagli Stati Uniti”, racconta Sarah Lee, nipote dell’icona folk americana. “Le problematiche di cui cantava lui ottant’anni fa sono ancora attuali”, riferendosi al tema dell’immigrazione e alla difficile situazione al confine con il Messico. Con la sua musica Woody Guthrie "affrontava un concetto molto basilare di umanità e speranza, ovvero il trattare le persone come persone, aiutandosi a vicenda nei momenti di difficoltà": lo stesso messaggio che ora le Guthrie Family Singers vogliono portare avanti. Ascolta l’intervista di Elisa Graci alle Guthrie Family Singers.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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