La Somalia avrebbe ricevuto dall’Arabia Saudita un impegno per 50 milioni di dollari in aiuti lo stesso giorno in cui ha annunciato di aver rotto i legami diplomatici con l’Iran. Lo riferiscono diversi organi di stampa del Medio Oriente.
Le autorità di Riad, tramite il ministero degli Esteri, non hanno confermato né smentito la notizia. Secondo alcune indiscrezioni l’Arabia Saudita si sarebbe impegnata a concedere a Mogadiscio 20 milioni per sostenere il bilancio ed altri 30 in investimenti. Secondo alcuni analisti la decisione di Riad, se confermata, ribadirebbe la volontà saudita di contrastare l’influenza iraniana nella regione.
La vicenda discende dall’inasprirsi delle relazioni tra l’Iran sciita e la sunnita Arabia Saudita che sono tornati tesi il 2 gennaio scorso, dopo la diffusione della notizia secondo cui le autorità saudite avevano eseguito la condanna a morte dello sceicco sciita Nimr al-Nimr.
La solerzia e il tempismo con cui l’Arabia Saudita avrebbe ricompensato la Somalia per avere rotto le relazioni con l’Iran (unico Paese africano a oltre a Sudan e Gibuti) mostra ancora una volta che, evidentemente, l’Africa sta diventando sempre più un territorio di confronto tra le potenze mondiali.
I giochi sono importanti. Il mondo arabo – seppure diviso tra sinniti e sciiti – ha sempre più bisogno delle risorse africane. Ne hanno bisogno anche le emergenti potenze economiche asiatiche che sono sempre più presenti nel continente. Allo stesso modo non vogliono perdere posizioni le vecchie potenze occidentali per le quali l’Africa è stata una sorta di serbatoio. La mossa dell’Arabia Saudita con la Somalia – paese che esce da una lunghissima guerra civile, eppure corteggiato dalla Turchia, dal Qatar, da Riad – mostra che il Corno d’Africa tornerà ad essere una regione strategica nella quale le vecchie potenze occidentali conteranno sempre meno.
Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.
La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.
Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare.
Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini.
Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.
A cura di Marco Piccardi -
1) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla)
2) Grace Slick, Jay
3) Henry Cow, Beatiful as the Moon, Terrible as an Army with Banners
4) Umberto Bindi, Una nuvola per due
5) Giancarlo Cardini, Una nuvola per due
6) Umberto Bindi, Arrivederci
7) Pete Townshend, Rough Boys
8) Jocelyn Pook Ensemble, Migrations
9) Paul McCartney, Too Many People
10) John Lennon, Real Love
11) Gato Barbieri, El Gato
"Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.
Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.
La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi.
con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.
A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.
Il giro del mondo in 24 ore.
Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.
L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.
Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza.
Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo.
A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza
Il ricordo del Bataclan, dieci anni dopo la strage: “C’era bisogno di tornare a vivere”
Sono passati dieci anni da quella notte del 13 novembre 2015, in cui durante il concerto degli Eagles Of Death Metal centotrenta persone persero la vita nell’attacco terroristico che colpì il Bataclan di Parigi. Costruito nel 1864 e dal 1991 dichiarato monumento storico, negli anni il locale ha portato sul palco della capitale innumerevoli artisti internazionali diventando un vero e proprio ”tempio della musica” francese. Oggi a Volume, il ricordo della “generazione Bataclan” e del concerto inaugurale tenuto da Sting un anno dopo la strage, in occasione della riapertura del locale. Ascolta lo speciale sul Bataclan.
“Quello che cerchi sta cercando te” (Iperborea) è uno dei più recenti titoli di Kader Abdolah, celebre scrittore iraniano da tempo emigrato in Olanda, in seguito a persecuzioni politiche. Il libro ripercorre le vicende e analizza le opere del famoso poeta persiano Rumi, vissuto nel 1200 e a sua volta esule dopo l’invasione mongola in Persia, e divenuto celebre in tutto il mondo proprio in seguito al forzato espatrio. A Bookcity Milano per presentare il libro, Kader Abdolah è stato ospite a Cult, intervistato da Ira Rubini.
Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita.
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Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni
La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba
Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!
Volume - 13-11-2025
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