Approfondimenti

La linea di Draghi sulla pandemia, i 500mila morti negli Stati Uniti e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di domenica 21 febbraio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Domani la prima decisione su come gestire la pandemia a firma del neo premier Draghi: esclusa una zona arancione vaccinale, forse ci saranno delle micro aree rosse. Sui vaccini? Per arrivare al traguardo di mezzo milione al giorno siamo in ritardo. Gli Stati Uniti arrivano a 500mila morti: più delle due guerre mondiali e quella in Vietnam messe insieme. L’ipotesi è coinvolgere anche l’esercito. I grillini litigano, anche tra gli “espulsi”. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia con i grafici di Luca Gattuso.

Nessuna zona arancione nazionale, ma lockdown locali e risarcimenti certi

(di Luigi Ambrosio)

Privilegiare lockdown e restrizioni solo su base locale, provinciale o comunale. E con risarcimenti certi. Decisioni comunicate con ampio margine, mai più casi come quelli delle piste da sci. E poi far partecipare i ministri dell’economia e dello sviluppo economico alla cabina di regia che definisce le strategie anti covid. Sono richieste che le regioni stanno comunicando al governo in vista del consiglio dei ministri di domani mattina. Da un lato, i presidenti del nord, quasi tutti di centrodestra, fanno valere il loro peso. Dall’altro, la ministra Gelmini, di Forza Italia, pronta ad accogliere le loro richieste.

L’asse politico è favorevole a chi vede male la linea dura, soprattutto sul fronte del lavoro e della produzione. La richiesta di avere i ministri economici nella cabina di regia da questo punto di vista è particolarmente significativa. Chi rischia di essere sconfitto è il ministro della salute, Speranza. Draghi sembra orientato a mantenere anzi rafforzare misure rigorose per i cittadini, a partire dal prolungamento anche fino alla fine di marzo del divieto di spostamento tra regioni e il divieto di incotrare più di due persone per volta nelle abitazioni private. E allo stesso tempo ad accogliere la richiesta di chiusure e lockdown là dove si verificano gli ingrementi maggiori dei contagi. Pensando alla tenuta del sistema economico. E intanto Salvini, che si sta imponendo, apre un nuovo fronte, quello della sostituzione del commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri: “mi aspetto il suo licenziamento, ha fallito”. Prima le piste da sci, poi il no a misure uniche nazionali, ora Arcuri. Salvini sta usando la stessa strategia di sempre: attacca e costringe gli altri a difendersi. E tutti gli altri, ancora una volta, inseguono.

Movimento 5 Stelle, si litiga (anche) tra gli espulsi

Anche tra gli espulsi dal movimento 5 stelle ci sono divisioni. Questa mattina ai microfoni di radio popolare il deputato Pino Cabras ha spiegato che la strada è quella di creare una nuova forza politica. Affermazioni che hanno suscitato la reazione di Barbara Lezzi, un’altra espulsa per non avere votato la fiducia a Draghi. “Cabras con qualcun altro vorranno costituire un altro gruppo. Io no, resisterò in tutti i luoghi perché ritengo di avere diritto di restare nel M5s – ha detto Lezzi – e io voglio correre per il comitato direttivo”. Cabras invece si sente già altrove.

 

Negli Stati Uniti i morti sono 500mila

(di Roberta Festa)

Dopo i ritardi di Pfizer e Moderna, oggi Astrazeneca ha annunciato un taglio delle forniture di In Gran Bretagna domani il premier Boris Johnson annuncerà le prime misure per allentare il lockdown nazionale. Nel paese, è stato comunicato oggi, le persone vaccinate sono 18 milioni. Un adulto su tre. Negli Stati Uniti, Biden rilancia la campagna di vaccinazione di massa. Gli usa hanno ordinato altre 200 milioni di dosi, 100 a Pfizer e 100 a Moderna. I morti, negli Stati Uniti, hanno raggiunto la soglia dei 500mila. Come le due guerre mondiali e la guerra del Vietnam messi insieme.

“Non è un raptus a ucciderci, basta crederci!”

(di Alessandra Fava)

Il femminicidio di Clara Ceccarelli, uccisa a coltellate nel suo negozio, nel centro di Genova, dall’ex compagno che la perseguitava da un anno. Ieri in 200 si sono ritrovate davanti al luogo del delitto con uno striscione per dire: “Non è un raptus a ucciderci, basta crederci!”.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Sono 13.452 i casi e 232 vittime nelle ultime 24 ore. I deceduti arrivano quindi a un totale di 95.718, mentre i contagi sono a quota 2.809.246 dall’inizio della pandemia. I tamponi nelle ultime 24 ore sono stati 250.986 e il totale dei tamponi arriva quindi a 38.058.939 (33.746.297 test molecolari e 4.312.642 antigenici). I guariti dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono ad oggi 2.324.633.

Foto | Il presidente Fontana alla giornata dedicata alla comunità resiliente e alle vittime del Covid-19 a Codogno

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    1) Al via la Cop30. A Belem, il presidente Lula ha aperto i negoziati sul clima. Parallelamente, è iniziato anche il controvertice dei popoli, che porta al centro le voci dei movimenti e delle comunità indigene. (Francesco Martone, presidente dell’assemblea dei giudici del Tribunale Internazionale dei Diritti della natura) 2) Trent’anni fa veniva ucciso Ken Saro Wiwa, l’attivista e poeta nigeriano ucciso per aver protestato contro le multinazionali dell’industria petrolifera e i loro danni ambientali. Il ricordo di esteri. 3) Un presidente siriano alla casa bianca. Per la prima volta nella storia del paese, il presidente Al Sharaa visita il presidente degli stati uniti in un incontro cruciale per il futuro della Siria. (Marco Magnano) 4) La BBC nell’occhio del ciclone. I vertici dell’emittente pubblica britannica si dimettono per uno scandalo sulla manipolazione delle notizie. (Elena Siniscalco) 5) India, esplosione a New Delhi all’esterno dello storico Red Fort. Almeno 8 persone uccise. La polizia indaga sull’accaduto. (Emanuele Valenti) 6) Francia, dopo 21 giorni di carcere Nicolas Sarkozy da oggi è in libertà vigilata. Si conclude così l’epopea che l’ex presidente aveva descritto come un martirio. (Francesco Giorgini) 7) Serie Tv. Pluribus, su AppleTv la nuova creazione dell’autore di Breaking Bad (Alice Cucchetti)

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    Identità perdute e ritrovate: gli Oodal raccontano il nuovo album

    È uscito “Vivere Le Vite degli Altri”, secondo album della band toscana Oodal che oggi è passata a trovarci a Volume. Scritto in gran parte in un casolare di montagna, l’album si muove tra elettronica e dream pop, esplorando il tema dell’identità: “Parla di perderla, ritrovarla e non capirla”, racconta la band ai microfoni di Radio Popolare, e di vivere esperienze così in simbiosi che a volte ti sembra di aver vissuto anche la vita di qualcun altro. Ascolta il MiniLive degli Oodal.

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