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Lo Sconosciuto del grande Magnus

Negli anni Settanta il disegnatore, sceneggiatore e visionario Roberto Raviola, in arte Magnus, si emancipò da Alan Ford e il Gruppo T.N.T., i personaggi che lo avevano reso una star del mondo del fumetto, creati con Luciano Secchi in arte Max Bunker.

Magnus desiderava esplorare altre strade e, da viandante pazzo per i fumetti quale si riteneva, si avventurò in percorsi inediti.

Grazie all’interesse dell’editore milanese Renzo Barbieri, che aveva raggiunto il successo portando nelle edicole celebri tascabili scollacciati come Sukia e Cimiteria, Magnus ebbe totale libertà creativa e ideò una serie di nuovi personaggi, come i protagonisti della sgangherata brigata della Compagnia della Forca.

Con la mini-serie Lo Sconosciuto diede vita a un affresco fumettistico che univa noir, politica, erotismo e humour nero. Uscito di scena e dal mercato nel 1976, Lo Sconosciuto fece ritorno in grande formato e con nuove storie negli anni Ottanta, per chiudere la propria esistenza definitivamente nel 1996.

L’editore Rizzoli-Lizard ha recentemente ripubblicato tutte le storie de Lo Sconosciuto, raccogliendole in un unico, elegante volume di 417 pagine.

Ex legionario ed ex mercenario, Lo Sconosciuto è un uomo solo che deve sopravvivere prima di tutto a se stesso e ai propri fantasmi. In costante movimento, braccato o assediato suo malgrado, lo conosciamo in Algeria nel 1975, lo ritroviamo poco tempo dopo in una Roma scossa dalle lotte studentesche e minata dalla minaccia del terrorismo di estrema destra, lo vediamo bruciante di febbre mentre cela la propria identità facendo il cameriere in una trattoria francese e successivamente il maggiordomo in un’elegante magione haitiana. Arrivato a Beirut viene ferito gravemente ma, a sorpresa, viene salvato in extremis e inizia di nuovo a errare: prima in Egitto e poi in Bolivia, per fermarsi a New York City.

Lo Sconosciuto è uno dei capolavori assoluti della letteratura a fumetti contemporanea. È un contenitore di idee, storie, testimonianze e visioni fosche del presente. Non costringe il fruitore a una lettura politica ma invita a domandarsi cosa sia la natura umana e perché, alla fine di ogni cosa, ci siano le tenebre.

Ma l’ultimissima storia di sei pagine che chiude la saga de Lo Sconosciuto, realizzata quando Magnus stava per morire, regala un momento di levità: il protagonista, finalmente, riceve un pagamento congruo che gli permetterà di godersi la vita senza ulteriori tormenti.

E vederlo felice mentre, nell’ultimo riquadro, si allontana sotto la neve ci porta, a sorpresa, al lieto fine.

 

Lo Sconosciuto di Magnus, Rizzoli-Lizard, 417 pagine in bianco e nero, rilegato, 25 euro

  • Autore articolo
    Maurizio Principato
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    L’esercito israeliano ha lanciato questa notte l’invasione di terra su Gaza City. Da ieri i carri armati sono entrati nel cuore della principale città della striscia, e i bombardamenti hanno colpito senza sosta strade, case, infrastrutture. Da questa mattina, i morti sono 89. Centinaia di migliaia di persone vivono ancora nella città. Migliaia di persone stanno invece cercando di fuggire, in un esodo verso un sud che non ha più spazio per ospitarli. Il servizio di Valeria Schroter.

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    1) “Gaza brucia di fronte al suo mare, testimone della sua tragedia”. L’esercito israeliano ha lanciato l’offensiva di terra sulla principale città della striscia. L’esodo in mezzo alle bombe. Quasi 90 i morti da questa mattina. (Valeria Schroter) 2) Israele come Sparta. Mentre l’ONU stabilisce che quello in corso a Gaza è genocidio, Netanyahu ammette l’isolamento internazionale e dipinge un futuro di autarchia e guerra permanente. (Anna Foa, Eric Salerno) 3) Gli Stati Uniti continuano a colpire il Venezuela. Trump punta a rovesciare il regime di Maduro con la scusa della lotta al narcotraffico. (Alfredo Somoza) 4) Cinquant’anni fa l’indipendenza della Papua Nuova Guinea. Il paese oggi è vittima della maledizione della ricchezza e rischia di finire ostaggio di un nuovo braccio di ferro tra occidente e Cina. (Chawki Senouci) 5) Spagna, l’estrema destra torna a riunirsi a Madrid. Il primo passo verso una grande alleanza di tutte le destre europee. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Julia Paternain, la maratoneta uruguayana entra nella storia vincendo la prima medaglia ai mondiali di atletica per il paese sudamericano. (Luca Parena)

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    Iniziamo parlando del festival Coachella 2026 di cui è appena stata annunciata la lineup e ricordando Victor Jara, cantautore cileno simbolo della canzone sociale e di protesta che scomparse oggi 52 anni fa durante la dittatura Pinochet. Proseguiamo con il mini live in studio delle Guthrie Family Singers, trio di discendenti di terza e quarta generazione dell'icona folk americana Woody Guthrie. Nell'ultima parte accenniamo al concerto di raccolta fondi per la Palestina del 18 settembre, organizzato a Firenze da Piero Pelù, e ricordiamo la stella del cinema Robert Redford appena scomparsa.

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