Approfondimenti

Governo Renzi, armi e silenzi

Matteo Renzi è  stato in Arabia Saudita  per una visita ufficiale di due giorni. Ha incontrato il Re Salman Bin Abdullaziz al Saud e il ministro della difesa Mohammed bin Salman, con i quali ha parlato di terrorismo e scambi commerciali (il giro d’affari tra i due paesi è di nove miliardi di euro all’anno), di investimenti sauditi in Italia e della partecipazione delle imprese italiane alle opere saudite (Renzi ha visitato il cantiere della metropolitana di Riad che fa capo a un consorzio guidato da Salini Impregilo).

Prima della sua partenza, un gruppo di Ong aveva lanciato un appello al presidente del consiglio: basta con la vendita di armi italiane all’Arabia Saudita. La vendita proseguirà, e  con tutta probabilità verrà incrementata dopo questa visita. Le stesse organizzazioni non governative avevano anche chiesto che Renzi dicesse qualche cosa in pubblico contro le violazioni dei diritti umani nella monarchia saudita. Il presidente del consiglio non ha proferito parola.

Francesco Vignarca, il coordinatore della Rete Disarmo, una delle organizzazioni che avevano lanciato l’appello. commenta a Radio Popolare la visita di Matteo Renzi in Arabia Saudita

“Noi volevamo ricordare al presidente del consiglio che nello stesso giorno in cui il Parlamento Europeo premiava il blogger imprigionato Raif Badawi, simbolo della repressione saudita, l’Italia mandava un carico di bombe a Riad.  Queste bombe, nei mesi passati, sono stati utilizzati per bombardare lo Yemen, in una guerra che ha già fatto migliaia di vittime, tra cui moltissimi bambini; una guerra che non ha alcuna copertura legale dal punto di vista internazionale. Vogluiamo parlarne di questi temi oppure facciamo sempre finta di nulla? “.

Questa vendita di armi si è intensificata negli ultimi tempi?

“I dati ci dicono che negli ultimi cinque anni, l’Italia è il paese che più di altri esporta armi in Medioriente, vendendole soprattutto ai paesi del Golfo Persico, primo tra tutti l’Arabia saudita. E’ una tendenza che è in atto da tempo. E’grave però che questo commercio vada avanti anche in questo momento: Riad è in guerra. La legge 185 del 1990 vieta espressamente il commercio di armi con paesiche sono impegnati in conflitti armati o che violano i diritti umani.  La spedizione di bombe a Riad del 30 di ottobre scorso è la più grave violazione delle legge italiana”.

Quella spedizione è stata accertata?

“Certo. Il volo che dalla Sardegna è finito poi a Riad e infine nella base militare della Royal Saudi Armed Forces di Taif è stato tracciato; abbiamo potuto seguirlo tappa dopo tappa.  Una violazione della legge italiana, aggravata dal fatto che il carico di bombe è stato effettuato nell’areoporto di Elmas accanto agli aerei civili.  La spedizione, ripeto, è del 30 ottobre. Vuol dire che il governo italiano fosse ben conscio del fatto che quelle bombe sarebbero state usate per i raid in Yemen. Vogliamo essere corresponsabili di questo? Speriamo che Matteo Renzi dica qualche cosa su questo prima o poi”.

Voi avevate chiesto che Matteo Renzi dicesse qualche cosa anche sulla condizione dei diritti umani…

“Se noi siamo fautori dei diritti umani dobbiamo farci sentire in quei paesi dove i diritti umani vengono violati. Non possiamo limitarci a fare affari, ma dobbiamo far sentire la nostra influenza. Non possiamo far finta di nulla. L’Italia deve prendersi le proprie repsonsabilità.  La prima tra tutte è quella di fermare la vendita degli armamenti”.

  • Autore articolo
    Michele Migone
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 26/04 17:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 26-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 26/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 26/04/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Playground di venerdì 26/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 26-04-2024

  • PlayStop

    Meraviglie di venerdì 26/04/2024

    Canzoni per le quali vale la pena stupirsi, tra passato, presente e prossimo futuro. Un compendio di canzoni per cui stupirsi ogni mese in compagnia di Tommaso Toma, pescando dal presente e dal passato tra nuove scoperte, ristampe di catalogo e composizioni che possono dare indizi sul prossimo futuro.

    Meraviglie - 26-04-2024

  • PlayStop

    Jack di venerdì 26/04/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 26-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 26/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato Massimo Vacchetta del @centro Recupero Ricci La Ninna di Novello per parlarci della situazione dei Ricci in questo periodo, ma anche di @Fiera dei Librai di Bergamo e @Bruno Bozzetto

    Considera l’armadillo - 26-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 26/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 26-04-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di mercoledì 26/04/2024

    Con Francesca Albanese, relatrice speciale Onu su territori occupati palestinesi, esaminiamo la crisi senza fine della comunità internazionale nel fermare la guerra e i massacri a Gaza. Albertina Soliani, vicepresidente Anpi e presidente Casa Cervi, analizza il significato di questo 25 aprile. Daniele Macheda segretario Usigrai ci presenta le ragioni dello sciopero dei giornalisti Rai proclamato per il 6 maggio: è a rischio la liberta d'informazione: Climatologie con Sara Milanese svela le bufale sulle case green. Danilo Lillia dell'Anpi di Dongo ci racconta la mobilitazione antifascista contro la parata nostalgica per i gerarchi fucilati il 28 aprile 1945. E la storica Iara Meloni ci presenta i "passi della libertà" che sempre domenica sulle colline piacentina vi accompagnerà in u trekking teatrale e resistente,

    Giorni Migliori – Intro - 26-04-2024

  • PlayStop

    Cult di venerdì 26/04/2024

    Oggi a Cult: il regista iraniano Ashkan Khatibi sul suo "Le mie tre sorelle" al Teatro FRanco Parenti; il regista Daniele Luchetti sul film "Confidenza"; alla Casa della Memoria di Milano la mostra "Alfa Romeo. Fabbrica, lavoro, fascismo e Resistenza al Portello"; la rubrica di fumetti di Antonio Serra...

    Cult - 26-04-2024

  • PlayStop

    37 e 2 di venerdì 26 aprile

    Alcune importanti informazioni sullo stato del nostro Sevizio sanitario. Un’ascoltatrice racconta le difficoltà di accesso al suo Medico. Un'iniziativa rivolta a persone che hanno famigliari o persone vicine malate oncologiche. Una nuova puntata della nostra rubrica dedicata a salute e ambiente: oggi parleremo dell’ecocidio in corso a Gaza e delle sue conseguenze sulla salute delle persone.

    37 e 2 - 26-04-2024

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di venerdì 26/04/2024

    Il lavoro del portalettere non è uno di quelli che consideriamo più pericolosi, ma tra ritmi di consegne elevati, contratti a termine e mezzi per muoversi in strada non sempre adeguati i rischi sono spesso dietro l'angolo. Ne parliamo con Andrea Inglese, rsu di Slc Cgil in Poste Italiane, che ci spiega le profonde trasformazioni che sta subendo il suo mestiere.

    Uscita di Sicurezza - 26-04-2024

  • PlayStop

    VALENTINA CALDERONE - IL CARCERE E' UN MONDO DI CARTA

    VALENTINA CALDERONE - IL CARCERE E' UN MONDO DI CARTA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 26-04-2024

Adesso in diretta