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Sala: “Sono me stesso, non vi dico palle”

Negli studi di Radio Popolare per il Microfono Aperto, Giuseppe Sala ha risposto a Matteo Renzi.

Il premier ha ribadito: il voto di Milano è locale. “Le parole di Renzi segnano una presa di coscienza delle cose. E’ giustissimo tenere il voto a livello locale” ha detto Sala.

In vista del ballottaggio è fondamentale, per Sala, evitare che il voto di domenica 19 giugno diventi un referendum su Renzi.

E in questa intervista con Radio Popolare, Sala ha lanciato un appello agli elettori che al primo turno hanno votato Movimento 5 Stelle: “Il dibattito va tenuto sui programmi e mi rivolgo agli elettori del Movimento 5 stelle, andate a vedere i programmi su diritti civili, legalità, temi ambientali e della sostenibilità. Non c’è partita, se guardano con serenità ai programmi devono stare dalla nostra parte“.

Ma il tema principale è il rapporto con i tanti elettori di sinistra che al primo turno si sono astenuti o hanno votato per Basilio Rizzo e la lista Milano in Comune.

“Basilio non ha chiesto qualcosa nell’incontro che abbiamo avuto – ha spiegato- non chiede nulla per sé, il negoziato è sui programmi“. Casa, acqua pubblica, giovani, ambiente, dipendenti comunali i punti su cui Sala ha proposto una collaborazione alla sinistra di Rizzo.

“Parisi ha continuato a menarla col cambiamento poi il primo assessore che propone è Albertini” ha attaccato.  “Lui va dagli industriali – ha detto in riferimento all’ipotesi che Parisi usi il trampolino di Milano per accreditarsi come leader nazionale del centrodestra – io lavoro per Milano”.

Sala ha sottolineato i programmi che lo differenziano da Parisi, e ha promesso misure immediate per i disabili, le periferie, le neo mamme con l’istituzione di un reddito di maternità, appena fosse eletto. Ma ha puntato sopratutto sul rapporto diretto, empatico, con le persone.

Ascolta il Microfono Aperto e l’intervista a Giuseppe Sala a cura di Luigi Ambrosio e Massimo Bacchetta

intervista a giuseppe sala

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