È finita con migliaia di persone che hanno levato le mani in alto e spezzato delle strisce di carta, simboliche, su cui erano scritte parole come “violenza“, “omofobia“, “razzismo“. Migliaia di persone – gli organizzatori dicono 200 mila, erano comunque tantissime – hanno sfilato dalla stazione Centrale a porta Venezia per il Gay Pride milanese. Alla fine della marcia, che si è snodata sotto un sole a picco, gli organizzatori hanno rilanciato le future sfide per il movimento LGBTQ: i matrimoni egualitari, le adozioni, una legge contro l’omofobia e la trans fobia. Dal podio, per il comune di Milano che ha dato il patrocinio, ha parlato l’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, che ha annunciato che due beni confiscati alla mafia andranno a ospitare giovani omosessuali rifiutati dalle famiglie. E dal podio ha parlato il sindaco Giuseppe Sala, che ha assicurato l’appoggio del Comune alla lotta per i diritti e che ha anche, velatamente, alluso all’indagine giudiziaria che lo interessa. “Oggi avevo bisogno del vostro calore – ha detto Sala – sono felice di essere il vostro sindaco”. È stato, per concludere, un Pride pieno di ragazzi, anche giovanissimi. Un Pride che si lega simbolicamente alla manifestazione per i migranti dello scorso 20 maggio – e infatti in molti dal podio hanno richiamato la legge sullo ius soli. Un Pride che ha confinato le rivendicazioni politiche alla fine, ai discorsi dal podio, e che per il resto è stato pura festa, divertimento, rivendicazione orgogliosa di presenza. In questo, quindi, il Pride di una comunità omosessuale, quella italiana, che dopo l’approvazione delle unioni civili è più vicina all’Europa e può, con più tranquillità e “normalità”, preparare le sfide future.
Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.
La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.
Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare.
Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini.
Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.
quando cominciamo con una disputa sul tema della polvere che esce dalla barba, per poi passare ai casi di possibile risarcimento da sottoporre a Norma De Cavillis e infine ospitiamo la squadra di Tchoukball di Rovello Porro che si appresta a ospitare il torneo più importante d'Europa
Temporale è l'ultimo disco dei Gazebo Penguins. Un disco che parte dalla testa, la utilizza come concept, si immerge nei suoi misteri. Oggi Capra e Sollo ce ne hanno parlato a Jack, ospiti di Matteo Villaci
«A Palermo, tutti possediamo una costellazione del lutto in cui le stelle sono persone ammazzate da Cosa Nostra». Partendo dalla cronaca degli anni Ottanta e dalle bombe del ‘92, intorno alla quale costruisce una coinvolgente intelaiatura biografica, Davide Enia traccia «un autoritratto intimo e collettivo» di una comunità costretta a convivere con la continua epifania del male.
“Autoritratto” sarà in scena al Piccolo Teatro Grassi dal 25 marzo al 17 aprile. Oggi a Cult, un estratto della presentazione alla stampa fatta proprio da Davide Enia.
Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali ospite Matteo Cupi, direttore esecutivo di @Animal Equality Italia per parlare di pulcini maschi.
A cura di Cecilia Di Lieto
Oggi a Cult: Barbara Sorrentini dal Bifest; Davide Enia al Piccolo Teatro Grassi con "Autoritratto"; Nicola H. Cosentino sul libro "C'è molta speranza (ma nessuna per noi)" (Guanda); Emmanuel Betta per La Storia in Piazza a Palazzo Ducale di Genova; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...
Donne homeless e violenza di genere. Se n'è parlato ieri in un seminario all'università di Milano-Bicocca. Quali interventi, quali politiche devono essere decise per raggiungere le donne che perdono la casa come conseguenza della violenza domestica e/o che nella “homelessness” trovano nuove violenze esercitate da uomini sui loro corpi? Pubblica ha ospitato: Miriam Pasqui, della Casa dei diritti di Milano, funzionaria dei servizi socio-assistenziali del Comune di Milano; e Caterina Cortese, responsabile della Federazione delle persone senza fissa dimora.
Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.
A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 25-03-2025
Reclusi e disperati. La crescita dei suicidi in carcere è solo la punta di un iceberg, che resta nascosto per convenienza di tutti. A cominciare dalla politica. Circolano teorie secondo cui chi delinque non deve essere considerato un cittadino. Sovraffollamento, tossicodipendenza, disperazione, sono la polvere da tenere sotto il tappeto mentre il disastro aumenta. Ospiti: Andrea Ferrari, volontario nel carcere di Lodi; Francesca Vianello, sociologa del diritto all’Università di Padova ; Suor Emma Zordan, volontaria nel carcere di Rebibbia. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti
Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 25/03/2025
Emanuele Valenti ci aggiorna sulla guerra di israele a Gaza e sull'aggressione al cineasta Hamdan Ballal, vincitore del premio Oscar con documentario "No Other Land", picchiato e ferito dai coloni e poi arrestato dall'esercito in Cisgiordania. Giovanni Savino, docente di Storia della Russia all'Università di Napoli Federico II analizza la posizione russa nelle trattive sull'Ucraina: determinante prendere tempo per il Cremlino. Monica Iviglia, presidentessa del Consorzio nazionale Caaf-Cgil ci racconta come il governo si stia finanziando con un gioco delle tre carte fiscale, proprio sul cambio delle aliquote dei redditi più bassi (alla faccia della diminuzione delle tasse). Gabriele Carchidi direttore del sito Iacchitè di Cosenza ci racconta l'aggressione subita dalla polizia.
Presto Presto – Interviste e analisi - 25-03-2025
Adesso in diretta
Installa questa webapp sul tuo iPhone: clicca e "aggiungi alla home"