Approfondimenti

I beni confiscati diventano luoghi di cultura

Per il 5° anno Radio Popolare è media partner del Festival dei beni confiscati alle mafie. Come sempre presenterà e seguirà le iniziative di queste giornate in diversi spazi del palinsesto. Venerdì 31/3 alle 17 Radio Popolare sarà in diretta dalla Ciclofficina di Via Paisiello 5 con la trasmissione “Cosa ne BICI?” a cura di Paola Piacentini e Giorgia Battocchio.

Il Festival si terrà a Milano dal 30 marzo al 2 aprile 2017, organizzato dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano, con l’assessore Pierfrancesco Majorino e la direzione artistica di Barbara Sorrentini e il contributo di Libera.

Lo scopo dell’iniziativa, nata nel primo anno del mandato da Sindaco di Giuliano Pisapia, è sensibilizzare la cittadinanza sulla presenza delle Mafie a Milano e in Lombardia, attraverso i patrimoni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Solo a Milano ce ne sono quasi 200, molti di questi messi a bando dal Comune e dati in gestione ad associazioni che operano prevalentemente nel sociale. Nelle giornate di Festival questi beni, di differenti dimensioni, capienze e soprattutto storie, diventano luoghi che ospitano cultura, con libri, incontri, spettacoli, musica, proiezioni, attività per bambini. E molte iniziative sono finalizzate alla diffusione della cultura della legalità nelle scuole.

Per questa 5a edizione il Festival dei beni confiscati alle mafie ha consolidato il rapporto con gli studenti e il pubblico giovanile, offrendo un programma che si rivolge prevalentemente a loro e si aprirà alla città coinvolgendo per la prima volta alcuni spazi esterni, ma simbolici come il Liceo Classico Manzoni: una scuola perchè l’educazione alla legalità deve cominciare da lì. I Frigoriferi Milanesi che affacciano sull’Ortomercato, un luogo spesso coinvolto in traffici illegali. E la Fondazione Cineteca Italiana (Oberdan e Mic) che proietterà i film della prima retrospettiva dedicata  a Pif e che porterà per la prima volta su grande schermo il documentario Un gelato per Saviano. Parte importante avranno gli incontri con gli autori. Claudio Fava scrittore, tra gli sceneggiatori del film I cento passi e con una lunga esperienza in politica e nella Commissione Parlamentare Antimafia; Gioacchino Criaco, autore di “Il saltozoppo” e “Anime Nere” da cui è stato tratto e sceneggiato l’omonimo film di Francesco Munzi vincitore di 9 David di Donatello, incontrerà gli studenti presso il Liceo Classico Manzoni e in un bene confiscato discuterà con Pif di mafia, tra commedia e tragedia. La lezione agli studenti di Sandro De Riccardis, giornalista e autore di “La mafia siamo noi”, nella mattina di inaugurazione a Casa Chiaravalle. Per gli studenti, ma non solo, l’incontro nel bene gestito da Cangiari in Via Monte Santo 10, con le attrici Federica Fracassi e Isabella Ragonese, in scena al Piccolo Teatro. Oltre alla consolidata collaborazione con Libera che come ogni anno curerà le visite guidate con le scuole nei beni confiscati e Radio Popolare come media partner, il Festival quest’ anno si avvale delle collaborazioni di Feltrinelli, Unilibera e Cross per i dibattiti su beni confiscati, Legge 416 bis e sul potere della ‘ndrangheta nella vita quotidiana; SaoAssociazione Saveria Antiochia e Agende Rosse per la presentazione della ciclostaffetta antimafia, con Salvatore Borsellino e Gianni Biondillo.

Teatro con Dario Leone e lo spettacolo su Giovanni Falcone “Bum… ha i piedi bruciati” presso i Frigoriferi Milanesi e Tieffeu con il teatro di figura “Il parco che non c’é adesso c’è”, nel cortile di Casa Chiaravalle. La chiusura il 2 aprile alle 20.30 nel bene confiscato di Via Curtatone con un reading letterario sulla Milano criminale e le risposte del sociale, a cui parteciperanno alcun scrittori con i propri brani e anche il pubblico è invitato leggere pagine a tema. Alle 14 del 2 aprile presso il Centro Sportivo Iseo, che terrà aperto fin dalla mattina per gare libere interverrà un ospite a sorpresa per parlare di allenamento alla legalità attraverso le regole dello sport.

Durante le giornate del Festival un gruppo di studenti seguirà gli appuntamenti per la redazione del Giornale dei ragazzi e documenterà l’iniziativa in tempo reale sui social network e online.

Scarica qui il programma
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    Barbara Sorrentini
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    1) “Il mondo non deve lasciarsi ingannare: a Gaza il genocidio non è finito”. Il nuovo rapporto di Amnesty International ci chiede di non voltare la faccia dall’altra parte. (Riccardo Noury - Amnesty Italia) 2) Negligenza e corruzione. Cosa c’è dietro l’incendio del complesso residenziale di Hong Kong costato la vita a decine di persone. (Ilaria Maria Sala, giornalista e scrittrice) 3) Stati Uniti, l’attacco di Washington potrà avere effetti a lungo termine sulle politiche migratorie dell’amministrazione Trump e sulla vita di migliaia di migranti. (Roberto Festa) 4) Francia, dall’estate 2026 torna il servizio militare volontario. Il presidente Macron ha annunciato oggi quello che sembra più che altro un segnale politico e strategico. (Francesco Giorgini) 5) Spagna, una marea di studenti e professori in piazza a Madrid contro i tagli alle università pubbliche. La regione della capitale, guidata dalla destra, è quella che spende meno per gli studenti in tutto il paese. (Giulio Maria Piantedosi) 6) World Music. Entre Ilhas, l’album che celebra diversità e affinità musicali degli arcipelaghi della Macaronesia. (Marcello Lorrai)

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Il leader dei Belle & Sebastian racconta "L'impero di nessuno", il suo libro d'esordio, ai microfoni di Volume. Un libro che lui stesso definisce di autofiction: "La maggior parte delle cose che accadono a Stephen, il protagonista, sono successe anche a me". 10 anni fa, Murdoch aveva scritto una canzone con il medesimo titolo: "Il romanzo tocca gli stessi temi: Stephen ha un'amica del cuore, Carrie, entrambi hanno la stessa malattia e si sostengono e ispirano a vicenda". La malattia è l'encefalomielite mialgica: "Mentre scrivevo immaginavo il mio pubblico, e il mio pubblico era il gruppo di supporto per l’encefalomielite che frequentavo negli anni Novanta. Immaginavo di scrivere per loro, e questo mi ha aiutato a trovare il tono giusto". Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia a Stuart Murdoch.

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