Approfondimenti

Erdoğan, tutto troppo tardi

L’attentato all’aeroporto di Istanbul è arrivato a sole 24 ore dalla notizia del tentato riavvicinamento tra Turchia e Russia. La lettera del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan al Cremlino, con le presunte scuse per l’abbattimento di un jet russo al confine con la Siria lo scorso novembre, è stato un segnale evidente delle difficoltà di Ankara. Con una situazione sempre più complessa in casa e sullo scacchiere regionale Erdoğan aveva deciso di sanare alcune importanti fratture internazionali. E vista l’importanza degli scambi commerciali con Mosca il riavvicinamento con la Russia ha avuto la precedenza. Il problema, però, è che la mossa di Erdogan arriva troppo tardi.

L’attentato allo scalo di Istanbul, dove ogni giorno transitano cittadini di tutto il mondo, dimostra tutta la fragilità dello Stato turco, e la sua incapacità a controllare diversi gruppi armati. Che l’attentato sia opera della guerriglia curda oppure dell’ISIS (questa seconda opzione è sicuramente la più probabile) la questione di fondo è che il governo turco ha giocato col fuoco per troppi anni, e ora subisce le conseguenze di scelte politiche sbagliate.

Negli ultimi mesi Ankara ha sposato la linea dura contro lo Stato Islamico, responsabile di diversi attacchi sulla città turca di Kilis, proprio sulla frontiera turco-siriana. L’esercito turco ha sparato su diverse postazioni mobili dell’ISIS nel nord della Siria. Peccato che negli anni precedenti le autorità turche abbiano assunto un atteggiamento ambiguo nei confronti dell’ISIS. Pur di mettere in difficoltà Bashar al-Assad a Damasco la Turchia ha permesso il passaggio a migliaia di aspiranti miliziani stranieri desiderosi di arruolarsi al servizio del Califfato. Se si aggiunge la fitta rete di cellule dormienti dell’ISIS in Turchia è presto spiegato quanto sia vulnerabile lo stato turco.

Allo stesso modo adottando una linea molto dura contro i miliziani curdi e contro la popolazione civile del sud-est, la regione a maggioranza curda, Erdoğan ha alimentato ulteriormente l’avversità di una parte importante del Paese nei confronti dello Stato. Con tutte le particolarità del caso si tratta di una dinamica abituale per una guerra civile come quella che stanno combattendo l’esercito turco e il PKK curdo.

L’attentato al terminal internazionale dello scalo di Istanbul non ci deve quindi stupire. Al massimo la natura dell’obiettivo, un hub dal quale ogni giorno passano tantissimi cittadini di tutto il mondo, ci avvicina ulteriormente a quello che sta succedendo in Turchia. Cambiare il corso delle cose adesso è però impossibile. Recep Tayyip Erdoğan avrebbe dovuto pensarci prima.

  • Autore articolo
    Emanuele Valenti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 13/07 08:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 13-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 13/07 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 13-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 13/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 13-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 11/07/2025 delle 19:51

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 11-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Itaca di domenica 13/07/2025

    Itaca, viaggio nel presente. I giornali, l’attualità, il colloquio con chi ci ascolta. Ogni sabato dalle 8.45 alle 10.30.

    Itaca - 13-07-2025

  • PlayStop

    Trump e il teorema dei dazi: premere sull'Europa per ottenere da Bruxelles meno regole per le aziende Usa

    Le motivazioni con cui Trump ha deciso il rialzo dei dazi contro l'Europa appaiono un vero e proprio teorema. Secondo Trump il deficit commerciale americano è colpa delle politiche doganali europee. Cosa tutta da dimostrare, direbbe l'economista di Harvard, Jeffrey Sachs. Il deficit americano, la sua ampiezza, rappresentano poi una minaccia alla sicurezza nazionale, sostiene il capo della Casa Bianca. E infine, il teorema trumpiano prevede che per tagliare il deficit commerciale occorra alzare dazi, tariffe barriere. Trump non si sottrae a questo teorema. E oggi lo ha confermato. L'obiettivo finale dell'amministrazione americana - come ci racconta l'economista Marcello Messori - appare sempre di più quello di forzare la mano sui dazi per ottenere poi «compromessi a favore delle Big Tech americane, evitando i regolamenti e le tassazioni tipiche dell'Europa».

    Clip - 13-07-2025

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 13/07/2025

    La musica classica e le sue riverberazioni per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascoltiamo, abbiamo ascoltato e ascolteremo per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 13-07-2025

  • PlayStop

    Snippet di sabato 12/07/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 12-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 12/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 12-07-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 12/07/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 12-07-2025

  • PlayStop

    Mash-Up di sabato 12/07/2025

    Musica che si piglia perché non si somiglia. Ogni settimana un dj set tematico di musica e parole scelte da Piergiorgio Pardo in collaborazione con le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare. Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 12-07-2025

  • PlayStop

    Pop Music di sabato 12/07/2025

    Una trasmissione di musica, senza confini e senza barriere. Canzoni da scoprire e da riconoscere, canzoni da canticchiare e da cui farsi cullare. Senza conduttori, senza didascalie: solo e soltanto musica.

    Pop Music - 12-07-2025

  • PlayStop

    Soulshine di sabato 12/07/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 12-07-2025

  • PlayStop

    Suoni d'estate di sabato 12/07/2025

    Suoni d'estate è la trasmissione che ogni sabato vi porta nei principali festival italiani ed europei: le anteprime, le voci e gli inviati per raccontare al meglio la musica dal vivo di questa estate 2024.

    Suoni d’estate - 12-07-2025

Adesso in diretta