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Usa, voto choc: ha vinto Donald Trump

E’ un terremoto politico inatteso e senza precedenti: Donald Trump ha vinto le elezioni negli Stati Uniti, diventando così il 45esimo Presidente.

A dispetto di tutti i pronostici il miliardario newyorkese ha portato a casa la gran parte degli Stati contesi: la Florida, l’Ohio, il  North Carolina, l’Iowa, la Pennsylvania. Il trend è stato chiaro fin dalle 4 del mattino ora italiana, mentre l’ufficialità, con il risultato del voto in Wisconsin, è arrivata intorno alle 8,30.

Le prime analisi a caldo suggeriscono che Trump è stato capace di intercettare e interpretare una fetta di elettorato che sfugge a ogni analisi e rilevazione: l’America rurale ed ex industriale, quella che non ha  goduto della ripresa economica di questi anni, e che comunque non si sente più rappresentata dai Democratici e da una coalizione composta in prevalenza da giovani, donne, minoranze e borghesia urbana.

I Democratici, parallelamente, hanno sottovalutato il grado di opposizione che una candidata come Hillary Clinton poteva suscitare, con tutti i sospetti e gli scandali che l’hanno accompagnata nel corso degli ultimi mesi, da ultimo la riapertura dell’inchiesta sulle sue e-mail a soli dieci giorni dal voto.

Lei, la grande sconfitta, al momento ha deciso di non parlare, ma ha riconosciuto il risultato e telefonato a Donald Trump. Un risultato chiaro e netto, alla Casa Bianca come al Congresso, dove i Repubblicani avranno una solida maggioranza.

Lui, il Presidente eletto, ha scelto di esordire con un discorso dai toni istituzionali, cominciato con un omaggio a Hillary Clinton, che “a lungo ha servito il paese”.

“E’ il momento di rompere le divsioni – ha detto Trump – e di tornare ad essere uniti. Io sarò il Presidente di tutti, tenderò la mano a chi non mi ha sostenuto, chiederò il vostro aiuto”.

“Abbiamo un compito urgente: riscostruire la nostra Nazione, far rinascere il sogno americano: l’America non può essere altro che il meglio”, ha proseguito.

Due nomi su tutti, nel lungo elenco di ringraziamenti che Trump ha pubblicamente fatto durante il suo discorso: Rudy Giuliani, ex sindaco di New York, e Chris Christie, governatore del New Jersey. Sono i due dirigenti repubblicani che sono stati al suo fianco fin dall’iniziio, e non è escluso che adesso possano avere un incarico nella nuova amministrazione.

Ascolta il discorso integrale di Donald Trump

Donald Trump

 

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    Redazione
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    Il Tar della Lombardia oggi si è riunito per discutere la richiesta di sospensiva dell’operazione di vendita dello stadio di San Siro arrivata da Comitato Sì Meazza. Si attendeva una decisione in giornata ma i giudici si pronunceranno domani. La decisione del Tar lombardo segnerà il destino dell’operazione San Siro. Se i giudici non accoglieranno il ricorso la procedura di vendita andrà avanti con la tabella di marcia comunicata ieri dal sindaco di Milano Beppe Sala alla sua maggioranza, e cioè la vendita dello stadio entro il 31 luglio a tappe forzate. Se i giudici accoglieranno il ricorso scatterà invece la sospensiva del procedimento: tutto fermo nell’attesa di chiarire i dubbi sulla data del vincolo o sulla conformità del bando. Sulla data del vincolo il Comune dice che i 70 anni del secondo anello scatteranno il 10 novembre 2025, secondo il Comitato Sì Meazza i 70 anni sono già scattati, e hanno portato a supporto di questa tesi diverso materiale fotografico e documentale. Roberto Maggioni e Massimo Bacchetta ne hanno parlato a Popsera con l’avvocata del comitato Sì Meazza Veronica Dini che ha partecipato all’udienza al Tar.

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