Approfondimenti

Ecco perché la campagna di vaccinazione degli over 80 in Lombardia non sta funzionando

vaccinazione lombardia ANSA

Ottobre 2020. Secondo le indicazioni arrivate durante l’estate dal Ministero della Salute le Regioni devono avviare in anticipo rispetto agli anni passati la campagna di vaccinazione antinfluenzale: in Lombardia qualcosa non va, lo si capisce subito. La Regione sbaglia i bandi per acquistare le dosi, iniziano ad accumularsi ritardi.

Due mesi dopo, a dicembre, buona parte dei vaccini ancora non ci sono, mancano quelli per le categorie over 65 e quelle a rischio che dovrebbero riceverlo gratuitamente. Il sistema pubblico sembra a secco, i privati però li hanno. Perché in Lombardia la sanità pubblica è sistematicamente appaltata ai privati.

La soluzione per molti è quindi fare il vaccino antinfluenzale privatamente ad un costo da 50 euro in su. In quegli stessi giorni la giunta della Lombardia avrebbe dovuto predisporre il piano di vaccinazione anti-COVID. Lega e Forza Italia sono in difficoltà, il mito della sanità privata li ha portati negli anni a disinvestire sulla sanità pubblica, pesantemente parcellizzata, frazionata, appaltata a fornitori e società esterne.

Le categorie più a rischio COVID come gli anziani over 80 non sembrano rientrare nelle priorità della giunta, che in ritardo e male prova a mettere le prime pezze a quella che dovrebbe essere una priorità ma viene vissuta come una incombenza: vaccinare gli over 80. L’impostazione lombarda emerge dall’intervista che Radio Popolare ha fatto al consigliere dimissionario di Aria Spa Mario Mazzoleni, dalla quale scopriamo che già a gennaio la Regione aveva chiesto aiuto a Poste italiane, recentemente tornate alla ribalta perché a loro Moratti e Fontana vorrebbero affidare il sistema di prenotazione della campagna di massa.

L’interlocuzione tra Poste e Regione prosegue per tutto il mese di gennaio, ma la società spiega ripetutamente che il portale di Poste non è in grado di integrare e funzionare sul frammentato sistema lombardo. In quei giorni Giulio Gallera è già un vecchio ricordo, Letizia Moratti guida saldamente l’assessorato alla sanità e il 2 febbraio arriva anche il super consulente Guido Bertolaso. I due promettono di vaccinare tutti entro giugno, ma sbagliano la prima mossa: ricentralizzano tutto il sistema di prenotazione dei vaccini nel sistema informatico di Aria Spa. Ma se non era adatto a fare quel lavoro a gennaio, perché avrebbe dovuto esserlo a febbraio? E infatti non lo era.

Moratti e Fontana in quei primi giorni di febbraio hanno un problema politico da gestire: le altre Regioni stanno già partendo con le prenotazioni per gli over 80, la Lombardia prevede di partire il 25 marzo. Una differenza abissale, impietosa, inspiegabile. Bisogna partire subito, e invocando i super poteri di Bertolaso partono. Sarà un disastro. Per adattarsi a quel compito il sistema di Aria Spa, ci ha spiegato ancora Mario Mazzoleni, avrà bisogno di forzature manuali. La creature voluta dalla Lega, e in particolare dall’assessore al bilancio Davide Caparini, è un bidone nato sbagliato, sviluppato peggio.

A metà febbraio il direttore generale del Welfare che secondo Moratti e Bertolaso lavorava troppo lentamente, Marco Trivelli, viene licenziato. La campagna di vaccinazione in Lombardia parte lo stesso e, com’era prevedibile, non funziona nulla: gli anziani restano appesi a SMS che non arrivano mai, molti di loro vengono mandati a decine di chilometri di distanza, a oltre un mese di distanza in 320mila attendono ancora l’appuntamento per la prima dose. Il 7 marzo Letizia Moratti va in televisione a spiegare che la Regione adotterà in dieci giorni il portale di Poste Italiane. A volte ritornano. E invece nulla, ad oggi i tecnici di Poste e della Regione si stanno ancora confrontando.

È un fallimento politico senza precedenti. La Regione chiede a chi può, come le università e il mondo della scuola, di sopperire alle carenze regionali avviando le vaccinazioni in collaborazione anche con i centri privati. Sono le università, le scuole e i comuni a fornire gli elenchi alla Regione. Nel frattempo arriva l’accordo con Confindustria, anticamera dell’affidamento ai privati, proprio come successo con i vaccini antinfluenzali e i tamponi. E oggi la richiesta d’aiuto alle Aziende sanitarie locali: telefonate voi agli anziani e convocateli a fare i vaccini. Per questa giunta gli anziani, i fragili e i soggetti più a rischio non sono stati una priorità.

  • Autore articolo
    Roberto Maggioni
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 22/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 22/12 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 22/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 22/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 22/12/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 22-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 22/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 22-12-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 22/12/2025

    Il Suggeritore Night Live, ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium Demetrio Stratos, è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21.00. E spesso, il Suggeritore NL vi propone serate speciali di stand up, slam poetry, letture di drammaturgia contemporanea, imprò teatrale. Vi aspettiamo!

    Il Suggeritore Night Live - 22-12-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 22/12/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 22-12-2025

  • PlayStop

    Popsera di lunedì 22/12/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 22-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 22/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 22-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 22/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 22-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 22/12/2025 - ore 15:35

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 22-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 22/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 22-12-2025

  • PlayStop

    È nato il comitato della società civile per il No al referendum sulla riforma della giustizia

    Società Civile per il No. È nato il comitato, promosso da vari esponenti della società civile, da sindacati, associazioni e realtà democratiche, che sostiene le ragioni del No al referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia del Guardasigilli Carlo Nordio. Presieduto da Giovanni Bachelet, il comitato ha nel direttivo nomi importanti come il segretario della Cgil Maurizio Landini, la presidente di Libertà e Giustizia Daniela Padoan e l’ex ministra Rosy Bindi. I principali punti del comitato vertono sul fatto che una magistratura autonoma, indipendente, che non guarda in faccia a nessuno sia una cosa che conviene ai cittadini. Il prossimo 10 gennaio a Roma si terrà la prima assemblea generale, per la partenza della campagna referendaria, che vedrà la nascita di comitati territoriali in tutta Italia per lanciare una campagna informativa sulle ragioni del No. “Riteniamo che sia una battaglia per evitare che venga minato un principio fondamentale della nostra democrazia”, ha detto Rosy Bindi, che fa parte del direttivo del comitato, nella nostra trasmissione Radio Sveglia. L'intervista di Alessandro Braga.

    Clip - 22-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 22/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 22-12-2025

Adesso in diretta