E’ morto Piergiorgio Tiboni. Fu tra i fondatori di Radio Popolare.
Piero Scaramucci lo ha ricordato con queste parole:
“Tiboni fu il primo,tra politici e sindacalisti,a capire il potenziale del progetto Radio Popolare. Il Pci storceva il naso e se ne tenne fuori. La Cgil stette a guardare. Tiboni trascinò la Fim-Cisl in questa avventura. Tiboni credeva nella lotta di base,nella capacità dirompente dei lavoratori di tenere testa ai padroni, di cambiare i rapporti di forza,e di produrre anche una cultura alternativa.
In conflitto con i cattolici del potere democristiano,e con i comunisti del prudente Pci, vide in Radio Popolare uno strumento di comunicazione interno alla classe operaia, libero, non autoritario, non subalterno, impermeabile al conformismo.
Non a caso era figlio delle idee del ’68 e della scuola di Pierre Carniti. Tiboni per anni fu un pilastro nella gestione della Radio, anche con qualche conflitto, vista la sua dinamica personalità.
Dalla Cisl si separò negli anni ’90, fondò la Cub, mai rassegnato alle mediazioni al ribasso.
Non si ritrovava nelle politiche cisline, e anche su Radio Popolare ultimamente ebbe molto da criticare: poco agguerrita, troppo conciliante,diceva. Ma va riconosciuto che senza Tiboni la Radio forse non sarebbe nata, certamente sarebbe stata una cosa diversa.
L’audio del ricordo di Piero Scaramucci
Piero Scaramucci ricorda Piergiorgio Tiboni
dei funerali dal sito della CUB.