Approfondimenti

Disciplina e pregiudizio a scuola

 

[youtube id=”w3T5yVBz5j4″]

 

Una high school del Sud. Una ragazza che viene presa per i capelli, trascinata fuori dall’aula. E il dibattito eterno, su razzismo e pregiudizio, che rinasce, che riprende forza nelle stanze della politica, sui media, nei social. E’ quanto succede in queste ore negli Stati Uniti, dopo un nuovo episodio – anche questo registrato dai cellulari dei testimoni – di violenza a carico di un afro-americano da parte della polizia.

Nel video si vede un agente bianco – il suo nome è Ben Fields, è assegnato alla sicurezza della Spring Valley High School di Columbia, South Carolina – in piedi di fronte a una ragazza nera, seduta al suo banco, in aula. Improvvisamente l’uomo si scaglia sulla ragazza, la capovolge con incredibile violenza, lei e il suo banco, la blocca agguantandola al collo, quindi la trascina via, tirandola per i capelli. In nessun momento del video la ragazza mostra di resistere all’agente. La scuola afferma che la studentessa, 16 anni, era al cellulare durante la lezione di algebra. Le è stato chiesto di smettere, lei si sarebbe rifiutata; di qui la richiesta di intervento dell’agente.

Sul caso è stata aperta un’indagine da parte del Dipartimento di Stato, dell’FBI, e anche il Dipartimento di polizia della contea sta investigando, dopo aver messo l’agente in “congedo non retribuito”. Lo sceriffo della contea ha raccontato che la ragazza “disturbava in classe e si è rifiutata di lasciare l’aula, quando l’insegnante gliel’ha chiesto”. Quando gli è stato domandato se nella storia c’entra la race, l’appartenenza etnica, lo sceriffo ha risposto: “No, l’agente Fields ha una ragazza nera”. Nel 2013, comunque, Ben Fields era già stato indagato per aver “preso di mira senza ragione studenti e studentesse neri”.

Immediatamente dopo la diffusione del video, registrato dai telefoni cellulari degli studenti, si è scatenata sui social una campagna che stigmatizza il nuovo episodio di violenza ai danni di un giovane afro-americano. Migliaia di persone hanno usato l’hashtag #AssaultAtSpringValleyHigh; sono intervenuti politici, membri della comunità nera. Hillary Clinton, candidata democratica alla presidenza, ha immediatamente twittato la sua indignazione: Non c’è scusa per la violenza dentro le scuole. L’#AssaultAtSpringValleyHigh è inaccettabile – le scuole dovrebbero essere un posto sicuro”.

L’episodio arriva dopo la recente pubblicazione di un rapporto che indica come gli studenti afro-americani, in questa zona del South Carolina, abbiano più probabilità di essere oggetto di procedimenti disciplinari. In Richland Two, l’area contestata, il 59 per cento degli studenti sono neri; il 26 per cento bianchi. Eppure il 77 per cento di quelli sospesi da scuola, nell’anno scolastico 2011-2012, sono stati neri. Il South Carolina è anche lo Stato americano dove le punizioni a scuola sono più severe. Il 24 per cento della popolazione scolastica è stata sospesa da scuola almeno una volta, contro il 13 per cento a livello nazionale.

Proprio per fronteggiare questo fenomeno è nato, nel 2014, un gruppo, la Richland Two Black Parents Association, che denuncia il clima di pregiudizio che circola anche nel sistema scolastico. In questo distretto della contea di Richland, il 46 per cento della popolazione è nero, il 44 per cento bianco. Eppure nel board, nel consiglio scolastico della zona, ci sono quattro neri e tre bianchi. La quasi totalità dei presidi sono bianchi e spesso le classi sono formate tenendo in considerazione l’appartenenza etnica degli studenti. “E’ un po’ come vivere in un sistema di segregazione razziale”, dice l’associazione di genitori neri.

Oltre che il tema della race, il caso della high school di Columbia fa anche rinascere le polemiche sul sistema scolastico statunitense, sulla questione della disciplina a scuola, sulla necessità che in una scuola girino agenti armati. La ragazza oggetto delle violenze dell’agente non aveva mai, nel passato, creato problemi. “E’ un tipo tranquillo”, dicono i suoi compagni. Alcuni, in aula, hanno cercato di intervenire in sua difesa. Una ragazza, che si è alzata e ha protestato, è stata ammanettata e condotta via. Liberata poco dopo, ha detto a una TV locale: “Il mio unico torto è stato quello di obiettare a quello che ho visto. Non ho mai assistito a nulla di così violento in vita mia. Piangevo, urlavo e allora l’agente mi ha detto, visto che hai così tanto da dire, vieni anche tu con me”.

  • Autore articolo
    Roberto Festa
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 18/07 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 18/07 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 18/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 18/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Ultima Traccia di venerdì 18/07/2025

    Un viaggio musicale tra la prima metà degli anni 90 e i primi 2000 dedicato a chi ha vissuto l’adolescenza tra compilation masterizzate, squilli su MSN, pomeriggi a giocare al Game Boy o a registrare video da MTV. Ma Ultima Traccia è anche per chi non ha vissuto nulla di tutto questo e ha voglia di scoprire un mondo che sembrava analogico ma era già profondamente connesso. Ultima Traccia è un modo per chiudere la settimana come si chiudeva un CD: con l’ultima canzone, quella che ti lasciava addosso qualcosa.

    Ultima Traccia - 18-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 18/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 18-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 18/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 18-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di venerdì 18/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 18-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di venerdì 18/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 18-07-2025

  • PlayStop

    Bolsonaro deve mettere il braccialetto elettronico. Trump minaccia il Brasile “fermate il processo”

    La Corte Suprema Brasiliana ha imposto all'ex presidente Jair Bolsonaro una serie di misure cautelari, tra cui l’obbligo di portare un braccialetto elettronico e di non contattare diplomatici stranieri. La corte ha motivato la decisione con l’elevato rischio di fuga dell’ex presidente, sotto processo per un tentativo di colpo di stato nel 2022. Sulla vicenda pesano anche i rapporti di Bolsonaro e di suo figlio con Donald Trump, che dopo aver imposto al paese dazi al 50% pubblica una lettera per dire che il processo “deve interrompersi immediatamente”. L’intreccio tra politica, economia e relazioni internazionali rende particolarmente tesa l’atmosfera in Brasile.Ne abbiamo parlato con il nostro collaboratore Alfredo Somoza.

    Clip - 18-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di venerdì 18/07/2025

    quando vi chiediamo di smutandarvi metaforicamente svelando quali sono i vostri "guilty pleasure" e ne esce una colonna sonora a dir poco peculiare

    Poveri ma belli - 18-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di venerdì 18/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 18-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di venerdì 18/07/2025

    Stagione XI - ep 10 - David Lynch

    A tempo di parola - 18-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di venerdì 18/07/2025

    Stagione XI - ep 10 - David Lynch

    Rock is dead - 18-07-2025

  • PlayStop

    Epstein Files: spunta una lettera di Trump

    La notizia che pubblica il Wall Steet Journal è clamorosa. Il quotidiano finanziario di New York ha reso pubblica una lettera che Trump scrisse a Jeffrey Epstein, morto in carcere dove era rinchiuso con accuse di traffico sessuale tra minorenni, per il suo 50esimo compleanno in cui si faceva esplicita allusione all’intesa tra i due per via del rapporto con le ragazze di Epstein. La lettera è contenuta in un album con le lettere di altri amici di Epstein. Trump scrisse un immaginario dialogo tra i due in cui alludeva alle avventure sessuali come il piu forte legame della loro amicizia, corredato dalla foto di una ragazza nuda. Trump ha reagito alla solita maniera: è una fake news, ha detto, e ha annunciato una causa al giorrnale e all’editore Rupert Murdoch. Poi ha detto che il ministero della giustizia renderà noti i documenti su Epstein. In realtà il complotto degli Epstein Files fu alimentato proprio dagli ambienti della Alt Right statunitense che sostiene Trump. E lo stesso Trump ha accusato di nuovo i democratici. Mario Del Pero, professore alla univeristà Science Po.

    Clip - 18-07-2025

Adesso in diretta