Iniziative

 

 

Dino Fumaretto dal vivo in Auditorium!

Dino Fumaretto

Arriva all’auditorium di Radio Popolare uno dei live più avvincenti e intensi di tutta la stagione 2018/19. Si sono già esibiti a Milano con grande successo all’Arci Ohibò alcuni mesi fa. Per chi li ha visti e per chi non c’era siamo felicissimi di ospitarli all’Auditorium Demetrio Stratos.

Il progetto Dino Fumaretto in questo momento è la sintesi ideale fra la scrittura suggestiva di Elia Billoni e il lavoro di orchestrazione, produzione, arrangiamento di una delle menti più lucide della contemporanea generazione cantautorale: Iosonouncane. Rocco Marchi, che in molti ricorderanno con i grandi Mariposa, e una musicista di notevole preparazione e sensibilità come Francesca Bartolini completano la sostanza creativa del progetto.

Il tutto da vivo raggiunge le sue punte più alte di intensità e sperimentalismo, ma si rivela anche comunicativo, coinvolgente, ricco di fisicità e ironia.

Musica che affonda le proprie radici in una scrittura di matrice eurocolta, novecentesca, vicina al Battiato di ascendenza classica, al cabaret narrativo di un Alfredo Cohen, a certe peregrinazioni sonore del Claudio Rocchi più acceso e visionario. Ne nasce un repertorio di grande carisma, bello in un suo modo aspro, denso di forza, profondo, onirico, visionario: per dirla con le parole dell’autore “in superficie c’è un teatrino” mentre “molto in fondo siamo insieme/nel sonno più profondo”. Un EP “Sotto Assedio”, e due album,  “La vita è breve e spesso rimane sotto” e “Sono invecchiato di colpo”, tutti per Trovarobato, sono le tappe principali che hanno preceduto l’ultimo disco “Coma”, il cui tour promozionale approda a Radio Popolare dopo un lungo e fortunatissimo peregrinare su e giù per l’Italia.

Elia, Iosonouncane, Rocco e Francesca propongono un live di altissimo livello: reminiscenze progressive, accenni dark wave, incursioni nel cabaret novecentista, il pianismo virtuoso e indiavolato del titolare, psichedelia, tribalismi, minimalismi e anche tanto pop. Insomma un live colto, irriverente, suggestivo, rock’n’roll e divertente insieme, capace di mischiare il Dalla/Roversi,  con il Battiato sperimentale, i CCCP, i Residents, il kraut-rock e Bertoldt Brecht; il tutto è condito da una sensibilità cinematica che sembra quasi ricondurre a Irmin Schmidt. Dal vivo sembra di ascoltare un ensemble da camera con il rigore e la follia del surrealismo, il cazzimme del rock’n’roll e l’umorismo severo della comicità fin de siecle. Insomma una bomba condensata in un repertorio di canzoni bellissime. Ascoltare per credere

Si inizia alle 21.30 puntualissimi, perché “è il bello della diretta” (quella radiofonica per chi non riuscisse a venire), ma potete anche arrivare prima. E alloggerete meglio, perché è ingresso libero senza prenotazione.

Conduce Piergiorgio Pardo, quindi no dress code, anche no dress se preferite. A giovedì sera.

  • Autore articolo
    Piergiorgio Pardo
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    Società Civile per il No. È nato il comitato, promosso da vari esponenti della società civile, da sindacati, associazioni e realtà democratiche, che sostiene le ragioni del No al referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia del Guardasigilli Carlo Nordio. Presieduto da Giovanni Bachelet, il comitato ha nel direttivo nomi importanti come il segretario della Cgil Maurizio Landini, la presidente di Libertà e Giustizia Daniela Padoan e l’ex ministra Rosy Bindi. I principali punti del comitato vertono sul fatto che una magistratura autonoma, indipendente, che non guarda in faccia a nessuno sia una cosa che conviene ai cittadini. Il prossimo 10 gennaio a Roma si terrà la prima assemblea generale, per la partenza della campagna referendaria, che vedrà la nascita di comitati territoriali in tutta Italia per lanciare una campagna informativa sulle ragioni del No. “Riteniamo che sia una battaglia per evitare che venga minato un principio fondamentale della nostra democrazia”, ha detto Rosy Bindi, che fa parte del direttivo del comitato, nella nostra trasmissione Radio Sveglia. L'intervista di Alessandro Braga.

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