Approfondimenti

Qual è la differenza tra influenza comune e coronavirus?

epidemia coronavirus

L’epidemia di coronavirus non accenna a rallentare. I casi confermati in Cina aumentano di giorno in giorno con una particolare incidenza nelle aree dei focolai tra la provincia dell’Hubei, da dove il nuovo coronavirus avrebbe iniziato a diffondersi, alle provincie confinanti. Al 6 febbraio 2020 sono 565 i decessi legati al coronavirus e oltre 28mila i casi confermati, la gran parte dei quali in territorio cinese.

In Europa la situazione è molto contenuta: 8 i Paesi in cui sono stati registrati dei casi di coronavirus e, si esclude la Germania, non sono stati accertati casi di contagio diretto tra persone infette e persone sane. Ci troviamo ancora nel periodo dell’influenza stagionale e, nonostante le continue rassicurazioni delle autorità sanitarie italiane sul coronavirus in Italia, il rischio psicosi dopo il manifestarsi di sintomi influenzali è sempre dietro l’angolo.

Qual è la differenza tra influenza comune e coronavirus? Lo abbiamo chiesto all’epidemiologo Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità che, durante la trasmissione 37 e 2 condotta da Vittorio Agnoletto e Francesca Abruzzese, ha fatto un po’ di chiarezza sulle principali differenze tra i due virus e lo stato attuale dell’infezione a livello mondiale.

Qual è la differenza tra influenza comune e coronavirus?

Si stima che ogni anno l’influenza stagionale in Italia arrivi a provocare in modo diretto ed indiretto circa 7-8mila decessi:

Con l’influenza in Italia abbiamo circa 200-300 morti all’anno accertati, cioè quelli deceduti direttamente a causa dell’influenza. Poi c’è la cosiddetta mortalità indiretta durante il periodo dell’influenza stagionale: si tratta di decessi dovuti a cause cardiovascolari, respiratorie e via dicendo. A fine stagione riusciamo a stimare 7-8mila morti solo in Italia per influenza.

Premettendo che in questo momento in Italia non abbiamo circolazione di coronavirus, il professor Rezza ha sottolineato le differenze principali tra l’influenza comune e il coronavirus:

L’influenza crea più problemi in alcune categorie di persone – persone anziane, malati cronici, donne in gravidanza, neurolesi – che hanno la possibilità di essere protette attraverso la vaccinazione, che non protegge al 100% ma fornisce una buona copertura. Nel caso del coronavirus non abbiamo questo strumento.
L’altro punto è la popolazione suscettibile. Con l’influenza, sebbene il virus muti di anno in anno, troviamo sempre persone che sono immuni o poco suscettibili. Questo non succede col coronavirus, completamente nuovo per la popolazione umana: abbiamo una popolazione del 100% di suscettibili e questo fa sì che il virus corra di più.
In Cina il virus è arrivato all’improvviso e ha creato un’ondata di persone malate. Queste persone si sono recate in ospedale e al pronto soccorso e si è creata una situazione di crisi difficile da affrontare. I provvedimenti presi dai cinesi, che in questo momento tendono a circoscrivere i focolai per non creare altri problemi delle città non ancora colpite e nel resto del Mondo, sono finalizzati ad abbattere la contagiosità della malattia. Riducendo il più possibile il contatto diretto tra uomo e uomo si potranno tenere sotto controllo i focolai.

Qual è oggi lo stato dell’infezione da coronavirus a livello mondiale?

coronavirus 6 febbraio 2020

A livello mondiale quello che preoccupa molto sono questi focolai cinesi, alcuni dei quali molto estesi. Tutto è cominciato nella città di Wuhan, che conta oltre 11 milioni di abitanti e si subito esteso alla provincia dell’Hubei, che ha al suo interno diverse città di 7 milioni di abitanti.
I numeri sono impressionanti, quasi 30mila persone ospedalizzate e diagnosticate, ma ce ne sono molte altre che hanno una malattia in forma più lieve e che non sono ancora state diagnosticate. Secondo i modelli matematici si parla di decine di migliaia di infetti. Questa è la situazione che preoccupa di più.
Le autorità cinesi stanno reagendo in maniera impressionante facendo cose che nessuno in un Paese occidentale sarebbe in grado di fare, dai cordoni sanitari alla quarantena.

Coronavirus. A che punto siamo in Italia

In Italia e in Europa siamo in fase di attesa vigilante. Fino ad ora in Italia abbiamo avuto solo due casi accertati. L’unico Paese in cui c’è stata una certa trasmissione locale è stata in Germania, dove una persona proveniente da Shanghai con parenti a Wuhan è arrivata in un ufficio in Baviera. Lì ha infettato alcuni colleghi e uno di questi ha infettato anche il figlio: c’è stato un cluster di dieci casi.

Coronavirus. Cosa sappiamo sulla sua origine

È un virus molto simile a quello del pipistrello. Al 90% è uguale ad altri coronavirus. Anche la SARS aveva origine dal pipistrello e c’era stata una mutazione nel passaggio diretto dal pipistrello all’uomo: l’RNA aveva perso un pezzettino e questo lo aveva reso adattabile all’uomo. Anche col nuovo coronavirus sembra che si sia verificata una mutazione che gli ha permesso di fare il salto di specie.
Tutto sarebbe partito dai mercati cinesi in cui si vendono animali vivi. Li avevano chiusi dopo la SARS, ma li hanno riaperti perché fanno parte della tradizione: i cinesi vogliono comprare gli animali quando sono ancora vivi, perché così si rassicurano sul fatto che sia carne fresca. Questa è una delle ipotesi più accreditate. Non sappiamo se tutto sia nato nel famoso mercato ittico di Wuhan o la circolazione fosse iniziata prima.

Coronavirus. Quarantena per gli studenti cinesi in Italia?

La questione della scuola è piuttosto intricata. Secondo una circolare ministeriale non verrebbero esclusi, ma soltanto controllati, i ragazzi e i bambini che provengono dalle zone colpite della Cina. Il punto è che effettivamente il virus non dovrebbe più arrivare da quelle zone, c’è un cordone sanitario e non si entra né si esce. Quindi in teoria stiamo parlando o di persone uscite da Wuhan prima che bloccassero l’ultimo volo – ma ora siamo ai limiti del tempo di incubazione – oppure di persone che sarebbero sfuggite al cordone sanitario e arrivare in Italia con voli indiretti. E in quest’ultimo caso staremmo parlando di numeri non troppo elevati.
Non è detto che quel provvedimento verrà in parte rimeditato. Molti si sottopongono alla quarantena volontaria, si isolano per un periodo così da evitare rischi. È un argomento che si sta discutendo, ma non so se il provvedimento sarà rivisto o meno.

Potete riascoltare l’intervista a Gianni Rezza a partire dal minuto 35:00 del podcast che trovate in apertura.

Foto dalla pagina Facebook di People’s Daily China

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 12/09 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 12-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 12/09 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 12-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 12/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 12-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 12/09/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 12-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 13/09/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 12-09-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 12/09/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 12-09-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 12/09/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 12-09-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 12/09/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 12-09-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 12/09/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 12-09-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 12/09/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 12-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 12/09/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 12-09-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 12/09/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 12-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di venerdì 12/09 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 12-09-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 12/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 12-09-2025

  • PlayStop

    “Antidepressants”: il ritorno degli Suede tra post punk e goth che guarda al futuro

    Dopo 3 anni, la band londinese torna con il decimo album in studio, un lavoro dall’impronta post punk ma che suona ispirato e moderno, “orientato a ciò che sappiamo fare meglio, essere una live band”, racconta Neil Codling, tastierista della band. Il disco raccoglie “canzoni di introspezione contemporanea”, racconta di un mondo che pare sempre più fuori controllo e del bisogno di creare nuove connessioni. Ascolta l’intervista di Cecilia Pesante.

    Clip - 12-09-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 12/09/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 12-09-2025

  • PlayStop

    “Giù le mani dal Parco Sud”. L’appello delle associazioni contro la riforma voluta dalla Destra

    Aumentano gli appelli affinché il parco Agricolo Sud Milano non venga snaturato. Dopo la decisione di Regione Lombardia di creare un nuovo ente alla guida del parco, numerose associazioni stanno lanciando appelli perché comunque la gestione resti vincolata alle origini del parco. Da sempre la destra lombarda punta all’enorme area verde che circonda verso sud Milano. Fa gola ai costruttori la possibilità di iniziare a costruire su questi terreni oggi verdi o agricoli. Uno degli appelli a tutela del parco è stato lanciato dall'Associazione Parco Sud, di cui Ruggero Rognoni è presidente.

    Clip - 12-09-2025

Adesso in diretta