Ormai ve l’abbiamo svelato: il 7-8-9 giugno torna la Festa di Radio Popolare!
Tre giorni di musica, conferenze, anteprime, proiezioni: ma quale sarà il programma nel dettaglio?
Venerdì 17 maggio alle ore 20:30 all’Auditorium Demetrio Stratos in Via Ollearo 5, Matteo Villaci e Florencia Di Stefano-Abichain presenteranno il programmadella festa.
A seguire alle ore 21:30 concerto dei Delta V.
Dopo dodici anni dal loro ultimo lavoro Pioggia.Rosso.Acciaio., i Delta V tornano con il nuovo disco Heimat, un progetto che si fonde tra elettronica e pop per un ritorno appunto all’Heimat, termine intraducibile tedesco che vuol dire molto più di casa, a metà tra patria e luogo degli affetti.
I Delta V presenteranno a Radio Popolare il nuovo album con un live all’Auditorium Demetrio Stratos – Via Ollearo 5, Milano – venerdì 17 alle ore 21:30, ingresso libero fino a esaurimento posti.
Se proprio non potrete esserci ascoltatelo in diretta!
Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.
La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.
Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare.
Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini.
Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.
Un consiglio per la pace a Gaza. Il "board" di Trump, un CdA che gestirà un business miliardario
Si chiama “Board of Peace” e Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti, l’ha pensato come il grande consiglio che guiderà – sulla carta - la ricostruzione di Gaza. Il disegno immaginato da Trump non prevede l'intervento degli organismi internazionali che hanno retto la sovranità del diritto per decenni.
Nel futuro di Gaza – almeno per ora – non sono previste presenze come le Nazioni Unite, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, l'Organizzazione Mondiale del Commercio. Il "Board of Peace" richiama molto l’idea di un consiglio di amministrazione (un “board”, appunto), che dovrà gestire un affare economico e finanziario colossale, un consiglio che avrà Trump come presidente.
Il piano Trump in 20 punti, al paragrafo 9 recita: "Questo organismo (Board of Peace, ndr) definirà il quadro di riferimento e gestirà i finanziamenti per la ricostruzione di Gaza". Gestirà i soldi, proprio come un CdA che si rispetti. E le logiche finiranno per essere quelle del business e non della convivenza internazionale; dell’interesse privato e non dell’interesse pubblico; dell’autoritarismo che oscura la democrazia.
Raffaele Liguori ha intervistato Fabio Armao, docente di relazioni internazionali all’università di Torino. È autore, insieme a Davide Pellegrino, di “Distopia americana. L’impatto della presidenza Trump sul sistema politico americano” (Mimesis, in uscita).
Rassegna stampa internazionale di giovedì 16/10/2025
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Esteri – La rassegna stampa internazionale - 16-10-2025
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