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Togliatti Blocks: gli ultras di sinistra

Ma esistono ultras di estrema sinistra?

Esistono, almeno nell’immaginazione di Daniele Vecchi, scrittore, giornalista, producer di trasmissioni sportive, musicista e “antropologo metropolitano.”

Già autore di vari libri, fra cui una trilogia sui campioni del basket USA, Daniele Vecchi ha da poco pubblicato quello che qualcuno ha definito un “mockumentary su carta”:“Togliatti Blocks. Frammenti di una sconfitta” (ed. Libreria dello Sport).

Drazen Garaba, detto Gorky, è il protagonista del romanzo. Giovane pieno di personalità, svelto di mente e di mano, è un eroe negativo/positivo che sembra fatto per piacere alle nuove generazioni. Figlio di un principe zingaro e di una nobile spagnola, è sempre in fuga da qualcosa o da qualcuno, compresi i servizi segreti israeliani.

Nel libro, che vanta contributi introduttivi di Wu Ming 1 e Federico Buffa, Gorky attraversa guerre e paesi, provvedendo da solo alla propria formazione, che comprende Marx, Engels, Goethe e i classici della letteratura mondiale.

Alla fine del suo peregrinare, approda a Tatabanya, cittadina ungherese dove in breve tempo crea i Togliatti Blocks, grazie a carisma e capacità oratorie.

Il nuovo movimento ultras, unico nel suo genere, ha una chiara matrice di sinistra e diventa presto un riferimento per il popolo, una voce controcorrente nella società ungherese del terzo millennio, dove i gruppi ultras neonazisti sono in netta maggioranza.

Il finale della avvincente storia di Gorky e dei Togliatti Blocks si svolge a Budapest, è pieno di colpi di scena, come si conviene a un eroe di un vero romanzo d’avventura.

Daniele Vecchi è stato ospite della trasmissione Cult di Radio Popolare.

Ascolta l’intervista a Daniele Vecchi

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  • Autore articolo
    Ira Rubini
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