Approfondimenti

Cristina Donà, con il crowdfunding per il suo nuovo album, è l’artista della settimana di Radio Pop

Le foto sono di Nico Bruchi e Fabrizio Giammarco per Paesaggi Sonori Festival

Vi presentiamo la quarta artista della settimana del 2021 a Radio Popolare: per sette giorni nelle nostre trasmissioni daremo particolare spazio a una o un musicista, a un gruppo o un progetto musicale. E la domenica, dalle 16 alle 16.30, ascolterete uno speciale di approfondimento sulla protagonista della nostra scelta: questa volta non parliamo di una nuova uscita discografica, ma di una cantautrice che a Radio Popolare amiamo da molto tempo: Cristina Donà.

Il mercato musicale, in questi anni, è cambiato drasticamente. Per il modo in cui la musica la ascoltiamo, (non) la compriamo, per come sta mutando il rapporto degli ascoltatori e dei musicisti con il formato “album”, per l’influenza delle etichette e delle case discografiche nella vita dei musicisti…e per ancora altre dinamiche.

Una delle strade che sempre più artisti hanno scelto e stanno scegliendo, per gestire la propria carriera discografica, è affidarsi al sostegno diretto dei propri fan: il crowdfunding, grazie al quale sono gli stessi ascoltatori a pagare la realizzazione di un album, si è rivelato uno strumento efficace, sano, che riesce a mettere l’artista in una posizione di controllo e di sicurezza economica.

Foto di Antonio Viscido

Quando abbiamo saputo della scelta di una nostra beniamina, Cristina Donà (qui il sito ufficiale), di affidarsi al crowdfunding per raccogliere i fondi necessari a realizzare e pubblicare il suo nuovo album, non potevamo che accogliere questa notizia con molto piacere ed entusiasmo: ecco perché questa settimana non celebriamo una novità discografica già pubblicata, ma una che ancora deve uscire. E un’artista di intensità straordinaria, di cui siamo felici di essere, da molti anni, amici.

E’ infatti attiva dallo scorso venerdì 12 febbraio – sulla piattaforma produzionidalbasso.com la campagna per la realizzazione del nuovo album di Cristina Donà, che si intitolerà “deSidera”.

Ecco quello che scrive la stessa Cristina per raccontare i contenuti del suo progetto:

In questi tempi di orizzonti opachi e idee confuse, ho cercato il modo migliore per raccontarvi della mia “nuova creatura”: una creatura selvatica, che osserva gli esseri umani con la testa un po’ inclinata e gli occhi spalancati, nell’intento di comprendere meglio chi siamo. Come avrete capito sto parlando del mio nuovo album, che finalmente ho terminato di scrivere insieme al fantasmagorico produttore, musicista, amico, Saverio Lanza.

Per realizzarlo ho voluto indagare, tra le peculiarità del nostro presente, quali potessero essere considerate “buone possibilità”. In mezzo alle mille opzioni, che appaiono e scompaiono come luci in lontananza in questi tempi veloci, trovo straordinaria l’opportunità di poter costruire la propria opera e i propri progetti in collaborazione diretta con chi crede in ciò che fai e condivide un sentire comune, senza bisogno di intermediari: questa possibilità, come molti di voi sanno, si chiama “crowdfunding”, un mezzo rivoluzionario che permette al tuo lavoro di andare nel mondo contando unicamente sulla collaborazione diretta tra artista e pubblico.

Se ci guardiamo un po’ intorno risulta chiaro quanto l’idea che sta alla base del crowdfunding sia stata capace di affermarsi in ogni campo: dalle iniziative sociali e umanitarie, alle nuove start-up, dall’arte e i beni culturali, alla ricerca scientifica, riuscendo ad imprimere un significativo cambiamento sociale ed economico.

Un progetto che, proseguendo sempre con le parole di Cristina Donà, porta con sé anche un’ulteriore novità, un’applicazione con cui creare un collegamento diretto artista-pubblico.

Un’applicazione a me dedicata, connessa ad un sito riservato, grazie alla quale avrete la possibilità di ricevere regolarmente contenuti speciali, esclusivi o in anteprima, che creerò appositamente per voi. Nessuno di questi contenuti verrà pubblicato altrove sul web, sarà riservato solo e soltanto a voi che parteciperete a questa campagna. Grazie a “lei” potrò anche informarvi tempestivamente su tutte le mie attività in corso, e chissà di quante altre iniziative future.

Mi piace pensare a questa web-App come se fosse il mio giardino a casa vostra, dove poter mettere a dimora le “piante” che farò crescere, qualcosa di vivo, di cui prendersi cura e che diventerà il nostro paesaggio comune: per questo l’ho battezzata col titolo “DonÀPP”.

In questa settimana che inizia oggi, Cristina Donà, con le canzoni che hanno fatto grande il suo repertorio, sarà protagonista delle frequenze di Radio Popolare. La ascolteremo anche in un paio di occasioni nei nostri programmi, per farle raccontare questo suo progetto. E in particolare, nello speciale in onda domenica 21 febbraio dalle 16 alle 16.30, ascolterete una chiacchierata con lei per parlare di passato, presente e futuro.

Vi salutiamo con questo video con cui Cristina lancia il suo crowdfunding.


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  • Autore articolo
    Niccolò Vecchia
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    Teatro. La rivoluzione delle "piscinine" milanesi vista da due piccioni in crisi esistenziale Al Teatro della Cooperativa, a Milano ha debuttato in prima nazionale "Lo sciopero delle bambine", in scena Rita Pelusio e Rossana Mola di PEM Habitat Teatrali, compagnia che porta avanti una ricerca artista che declina contenuti civili e ironia. Lo spettacolo, con la regia di Enrico Messina, racconta una storia avvenuta a Milano nel 1902, quando le “piscinine”, che in dialetto meneghino significa “piccoline”, bambine, tra i sei e i tredici anni, che lavoravano senza diritti, sfruttate e sottopagate, ebbero la forza di scioperare e, per cinque giorni, fermare l’industria della moda della città. A raccontare la vicenda delle piscinine in scena sono due piccioni, due creature che abitano le piazze, le cui parole rispecchiano lo sguardo dei contemporanei, spesso stanchi e disillusi davanti alle sfide della storia. Nella trasmissione Cult Ira Rubini ha intervistato l’attrice Rita Pelusio.

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    Piazza Fontana: ricordiamo la strage e la risposta democratica

    Anniversario numero 56 per la Strage di Piazza Fontana, quest’anno oltre alle istituzioni nella celebrazione del pomeriggio parleranno una studentessa di un liceo milanese e uno dei vigili del fuoco che entrarono per primi dopo lo scoppio della bomba, ci spiega Federico Sinicato, presidente dell’Associazione dei Familiari delle vittime di Piazza Fontana. “L’importanza del 12 dicembre va al di là della celebrazione e del ricordo che si fa in piazza, è una data storica per l’intero Paese perché è l’inizio della strategia della tensione che produce effetti devastanti e blocca di fatto il grande movimento di riforma del Paese nato dalle lotte dei lavoratori e degli studenti, basta pensare che l’approvazione del Senato dello Statuto dei lavoratori è del 11 dicembre, il giorno prima, il momento fu scelto come risposta all’avanzata dei diritti e se pensiamo che oggi questi valori vengono rimessi in discussione. E’ una data sacra per il Paese”, In Piazza dopo le celebrazioni istituzionali ci sarà il corteo dei movimenti con partenza alle 18.30 da Piazza XXIV Maggio. E ci sarà anche l’inaugurazione del memoriale “Non dimenticarmi“, un’installazione permanente nata dal basso che ricorda le vittime delle stragi, donata al Comune di Milano e installata in Piazza Fontana. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

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    Nella tempesta dei dazi, i record di Pechino nelle esportazioni, con Gabriele Battaglia. Al confine tra Cambogia e Tailandia si riaccende un conflitto decennale, tra scam city e nuovi nazionalismi, con Paola Morselli, ricercatrice Ispi. A cura di Diana Santini.

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