Approfondimenti

Coronavirus in Cina, il punto della situazione col nostro corrispondente da Pechino

Coronavirus in Cina

Il coronavirus 2019-nCoV continua a diffondersi in Cina col passare delle ore. 5.970 i casi accertati in tutto il territorio cinese, 87 quelli confermati nel resto del Mondo. 132 i decessi, tutti in Cina, e 110 le persone che invece si sono rimesse dopo aver contratto il coronavirus.

La Cina sta facendo di tutto per contenere l’epidemia da coronavirus e molti Paesi del Mondo stanno organizzando il rimpatrio dei cittadini stranieri che si trovano nella provincia di Hubei, focolaio dell’epidemia. Italia compresa.

Abbiamo fatto il punto della situazione col nostro corrispondente da Pechino Gabriele Battaglia. L’intervista di Alessandro Principe a Fino alle Otto.

C’è un video che mi ha colpito molto in queste ore. Una ripresa notturna della città di Wuhan, in una sorta di quarantena ormai da giorni. Si vedono i cittadini alle finestre che si gridano qualcosa per darsi coraggio. Ti è capitato di vederlo?

Sì, sono delle grida di incitamento. Letteralmente significa “metti benzina” ed è il grido che in Cina si usa per darsi forza. Quelle immagini secondo me rivelano la voglia di farcela e di cooperazione che si sta creando in questi giorni nella città. È stato un evento spontaneo organizzato sui social network, una manifestazione per dimostrare che la Cina ce la può fare. Le testimonianze che mi arrivano da Wuhan mi dicono che è stato un evento molto bello, i cittadini si sono sentiti incoraggiati. Sono quelle piccole cose che danno il senso di una reazione che si cerca di condividere davanti ad un evento del genere.

Cosa sta succedendo in queste ultime ore?

La novità è che nella sola Cina sono stati superati i 6mila contagi. Questo significa che si è superato il numero dei contagiati che ci furono al tempo della SARS tra il 2002 e il 2003. La differenza rispetto alla SARS, per non creare eccessivo allarmismo, è che il tasso di mortalità di questo coronavirus è molto inferiore: per la SARS era del 10%, qui ci aggiriamo tra il 2% e il 3% e riguarda soprattutto persone anziane o con patologie pre-esistenti.
Il nuovo coronavirus è molto virale e per questo si sta ancora cercando di capire se le misure messe in atto nelle ultime due o tre settimane riusciranno a contenerlo. L’intera provincia di Hubei è in quarantena, ma anche noi che ci troviamo in altre aree della Cina abbiamo una serie di misure sanitarie da seguire: lavarsi le mani e girare con la mascherina, ma anche di evitare gli eventi e i luoghi pubblici.

Tu giri con la mascherina quando devi uscire?

Sì sì, io ho un parco di mascherine di tutti i tipi, da quelle per lacrimogeni a quelle per l’ospedale e per lo smog. Il problema principale a Pechino negli ultimi due o tre giorni è stato lo smog. Nonostante oggi la città assomigli ad una ghost town e tantissime persone se ne siano andate per il capodanno cinese, il livello di smog è ancora altissimo.

L’impressione che stiamo avendo è che il governo cinese stia mettendo in campo tutte le misure e le forze possibili.

Assolutamente sì. Ai tempi della SARS impiegarono cinque mesi per riconoscere che c’era un problema. Ora in un mese scarso sono state rese pubbliche tutte le informazioni, che vengono centralizzate in pieno stile cinese. C’è una sola emittente, quella ufficiale, che diffonde le informazioni. I medici non rispondono alle domande dei giornalisti indipendenti o dei giornalisti stranieri. Hanno avuto l’ordine di fare così.
Chiaramente parlando con le persone di Wuhan si riescono ad avere informazioni anche da fonti indipendenti, ma resta comunque questo sforzo di dare informazioni centralizzate.
Poi ci sono una serie di misure sanitarie in corso. Rispetto alla SARS, stavolta abbiamo la novità della tecnologia. Stamattina quando mi sono svegliato ho trovato un segnale sulla mia applicazione WeChat, l’app di messaggistica con cui in Cina si fa davvero tutto, e ho visto che hanno introdotto un nuovo servizio che dà informazioni in tempo reale sul coronavirus e su cosa sta succedendo, quali sono le istituzioni a cui rivolgersi, come avere una diagnosi e così via. È un’operazione davvero capillare.

La stampa italiana sta parlando molto del modo con cui si vogliano riportare in Italia i cittadini italiani che si trovano a Wuhan. Cosa si sa?

Questa mattina il primo charter di 206 giapponesi provenienti da Wuhan è atterrato in Giappone. Sono già in corso le operazioni di evacuazione che riguardano alcuni cittadini di alcuni Paesi, come i giapponesi e gli statunitensi. A breve dovrebbero farlo anche gli australiani. Tutti i Paesi stanno cercando di fare qualcosa del genere.
L’Italia, dalle notizie che mi sono arrivate finora, sta facendo qualcosa coordinandosi con tutta l’Unione Europea. Le persone italiane a Wuhan con cui ho parlato sono indecise e non sanno bene cosa fare, perchè in caso di evacuazione c’è un periodo di quarantena: tu parti con l’aereo, arrivi nel tuo Paese e finisci in un ospedale per tutti gli esami del caso. In caso di esito negativo, si è comunque invitati a rimanere chiusi in casa per due settimane, senza poter uscire, e di avvertire le autorità sanitarie ad ogni possibile sintomo.
Per gli Stati Uniti abbiamo già saputo che i cittadini che arriveranno da Wuhan saranno tenuti in un hangar in quarantena, l’Australia pianifica di mettere tutti su un’isola dell’oceano indiano e tenerli lì due settimane, il periodo dell’incubazione.

Foto dalla pagina Facebook di People’s Daily China

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 26/11 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 26-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 26/11 07:00

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 26-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 26/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 26/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di mercoledì 26/11/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 26-11-2025

  • PlayStop

    PoPolaroid di martedì 25/11/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 25-11-2025

  • PlayStop

    No Manches Guey di martedì 25/11/2025

    Un viaggio musicale dentro le culture latino americane.

    No Manches Guey - 25-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 25/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 25-11-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 25/11/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 25-11-2025

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 25/11/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone, Chiara Pappalardo e Sara Mignolli

    Fuori registro - 25-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 25/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 25-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 25/11/2025

    1) 25 novembre, quando lo stupro è un’arma di guerra. Nel Sudan sconvolto dalla più grave crisi umanitaria al mondo, migliaia di donne e bambini sono vittime di violenza di genere. (Stefano Piziali - Cesvi) 2) Ucraina, mentre i negoziati per un accordo tra Mosca e Kiev continuano, il piano per la pace Statunitense spacca l’amministrazione americana. (Roberto Festa) 3) La peggiore crisi economica mai registrata. L’occupazione israeliana in Cisgiordania e la distruzione e Gaza hanno provocato un crollo senza precedenti nell’economia palestinese, riportando il paese indietro di decenni. (Allegra Pacheco - West Bank Protection Consortium) 4) “A Dankirque non si vive, si sopravvive”. Sulle coste francesi la situazione umanitaria delle persone migranti peggiora giorno dopo giorno e lo stato non si assume le sue responsabilità. (Veronica Gennari) 5)Lo scandalo di pedofilia che ha sconvolto il vescovo di Cadice è un caso senza precedenti nella chiesa spagnola. (Giulia Maria Piantedosi) 6) Rubrica sportiva. Dopo 52 anni, la nazionale di calcio di Haiti si qualifica per i mondiali. Un risultato storico e prezioso per un paese distrutto dalla violenza. (Luca Parena)

    Esteri - 25-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 25/11 18:36

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 25-11-2025

Adesso in diretta