Approfondimenti

Sala e Parisi faccia a faccia

Chi ha vinto il confronto tra Stefano Parisi e Giuseppe Sala al teatro Franco Parenti?

Se consideriamo la presenza sul palco, la velocità, la capacità di mostrarsi a proprio agio, il candidato del centrodestra ha segnato alcuni punti a suo vantaggio.

Parisi è un animale politico e a casa de Il Foglio nuotava nel proprio mare, nonostante il quotidiano romano si sia schierato con Renzi con la direzione Cerasa. Sala, come ha ammesso anche a Radio Popolare quando è stato ospite del Microfono Aperto, sta imparando il mestiere del politico, così diverso da quello del manager.

Tanto è vero che subito, appena iniziato il faccia a faccia, Parisi lo ha incalzato sulla scelta di non partecipare ai dibattiti tra candidati. E’ accaduto in occasione del dibattito a Radio Popolare e non solo:

Parisi Sala confronti

Parisi ha lavorato ancora una volta per coprire, con la propria immagine, la natura della coalizione che lo sostiene, impresentabili compresi. E’ la strategia che adotta dall’inizio della campagna elettorale, il compito per cui è stato scelto da Berlusconi e Salvini come candidato sindaco.

Sala avrebbe potuto sfruttare di più il patrimonio rappresentato dai cinque anni di Pisapia, la vera carta da giocare per mettere a tacere le velleità della destra di riprendersi la Milano amministrata per vent’anni prima dell’arrivo della giunta “arancione”.

Sull’immigrazione, per esempio, Parisi è apparso determinato, mentre Mister Expo sembrava maneggiare meno le parole.

Sala però nel complesso è riuscito a non farsi sopraffare dalla dialettica e ha potuto affondare quando si è affrontato il tema della caratura politica delle coalizioni. E’ stata Radio Popolare a denunciare i rapporti tra i fascisti di Lealtà e Azione e la Lega Nord e la subalternità di Parisi al Carroccio in questa vicenda.

Si è trattato del passaggio in cui Sala si è affermato con più sicurezza, nonostante il tentativo di Parisi di contrapporre il caso della candidata di religione islamica Sumaya a quello del fascista Stefano Pavesi:

Parisi Sala su fascismo e antisemitismo

Per il resto, Sala ha dato una notizia: la prossima settimana presenterà il programma sulle tasse e lo farà “assieme al vicesindaco”. Ossia assieme a Francesca Balzani, la ex rivale sconfitta alle primarie, la quale in questo modo sosterrà Sala pubblicamente con un atto politico significativo, dopo essersi fatta vedere a Lambrate la sera in cui il presidente del Consiglio Renzi è arrivato a salutare Sala e i militanti del Pd.

Balzani Sala

E’ un passaggio importante per proseguire nella strategia di assicurarsi il più possibile dei voti di centrosinistra già al primo turno pur senza dimenticare l’obiettivo di raccogliere i voti al centro, considerato primario dai suoi consiglieri.

Le tasse sono il più classico dei temi della destra su cui però Sala non ha alcuna intenzione di lasciare campo libero all’avversario:

SALA PARISI SU TASSE

 

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 24/11 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 24-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 24/11 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 24-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 24/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 24/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Note dell’autore di lunedì 24/11/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 24-11-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di lunedì 24/11/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 24-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di lunedì 24/11/2025

    La COP30 in Brasile era partita con due obiettivi: triplicare i fondi per i paesi in via di sviluppo colpiti dagli effetti del riscaldamento globale e sottoscrivere un percorso per l’uscita dalla dipendenza e dall'uso dei carburanti fossili. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, un risultato su due è stato portato a casa. Ma chi avrebbe potuto fare pressioni per ottenere di più non l’ha fatto: gli USA assenti hanno boicottato, ma anche Cina e India, non pervenute, di fatto mentre una Ue divisa alla fine ha battuto un colpo. resta lo sforzo dei Paesi per raggiungere i loro obiettivi. L'analisi di Sara Milanese e il commento di Eleonora Cogo, responsabile del team Finanza in ECCO, il Think Tank sul cambiamento climatico. L'Europa cambia il piano Trump in almeno tre punti: nessuna concessione territoriale alla Russia prima del cessate-il-fuoco, un esercito per l'ucraina più grande e nessun limite alle sue alleanze, l'uso dei fondi russi congelati in Europa per la ricostruzione (e no al 50% agli USA): sarà un piano digeribile anche per Trump? L'analisi di Federico Baccini, nostro collaboratore da Bruxelles. Infine Luigi Ambrosio inviato a Napoli per le elezioni regionali ci racconta il peso straordinario dell'astensionismo.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 24-11-2025

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 24/11/2025

    Viviamo un’epoca in cui la forza e la sopraffazione prevalgono su giustizia e solidarietà. Per questo occuparsi di diritti umani è ancora più importante. La Fondazione Diritti Umani lo fa utilizzando più linguaggi: qui con Rights Now, ogni lunedì alle 8. A cura di Danilo De Biasio. Per suggerimenti: direzione@fondazionedirittiumani.org

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 24-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di lunedì 24/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 24-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di lunedì 24/11/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 24-11-2025

Adesso in diretta