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Chi si ricorda degli esodati?

E’ lo Stato che deve riparare ai suoi errori. Una storia che si trascina dal 22 dicembre 2011 quando a 200 mila persone arrivò un pessimo regalo di Natale: la legge Fornero che li avrebbe trasformati in esodati. Un neologismo entrato nel linguaggio comune e nella vita di migliaia di persone. L’esodato è chi ha interrotto il proprio rapporto di lavoro a causa di accordi di ristrutturazione aziendali o crisi aziendali, ma che non ha avuto diritto alla pensione per via dell’innalzamento dell’età pensionabile o della modifica dei requisiti per accedere alla pensione. Persone che non sono potute tornare al lavoro e non hanno potuto accedere alla pensione, nuovi disoccupati perlopiù over 50 diventati effetti collaterali della legge Fornero-Monti che ha cambiato il sistema pensionistico italiano.

In questi quattro anni ci sono stati sette provvedimenti del governo, chiamati salvaguardie, che hanno sanato la posizione di 172 mila persone. Oggi, secondo i dati forniti dall’Inps, ne restano fuori poco più di 24 mila, ancora bloccate nel limbo. Il presidente del consiglio Matteo Renzi aveva promesso una ottava salvaguardia nell’ultima legge di stabilità, che però non è arrivata. “E così ci ritroviamo per il quinto anno consecutivo senza lavoro e senza pensione” ci racconta Michele Sangiorgio, uno di questi 24 mila esodati che attendono che lo Stato ripari all’errore fatto. “Ancora oggi non so se verrò salvaguardato o meno, se potrò andare in pensione e quando”.

Michele fa parte di uno dei comitati di esodati nati per far valere le proprie ragioni. Lanciano un’accusa pesante al governo Renzi: “una parte dei soldi del fondo per gli esodati sono stati usati per fare altro, ad esempio il Giubileo”.

Michele Sangiorgio è stato ospite di Localmente Mosso insieme a Francesco Flore, uno dei portavoce nazionale degli esodati, e a Cesare Damiano, deputato PD e presidente della commissione lavoro della Camera. Per Damiano l’ottava salvaguardia si può fare, anche non sarà facile. “Tutto dipende dal governo”.

Ascolta il confronto a tre ai microfoni di Radio Popolare:

esodati_cesare damiano_localmente mosso

 

Cosa vuol dire vivere da cinque anni da esodato? Così ci ha risposto Michele Sangiorgio:

michele sangiorgio esodato

 

 

  • Autore articolo
    Silvia Giacomini
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    È uscito “Vivere Le Vite degli Altri”, secondo album della band toscana Oodal che oggi è passata a trovarci a Volume. Scritto in gran parte in un casolare di montagna, l’album si muove tra elettronica e dream pop, esplorando il tema dell’identità: “Parla di perderla, ritrovarla e non capirla”, racconta la band ai microfoni di Radio Popolare, e di vivere esperienze così in simbiosi che a volte ti sembra di aver vissuto anche la vita di qualcun altro. Ascolta il MiniLive degli Oodal.

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