Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Mercoledì 6 maggio 2020

Giuseppe Conte

Il racconto della giornata di mercoledì 6 maggio 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia diffusi oggi al punto della situazione sul nuovo decreto economico alle previsioni sull’entità della crisi economica nella zona Euro. La situazione a Milano e Lecco a pochi giorni dalle prime riaperture, mentre anche la Germania sta continuando ad allentare la presa. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

I numeri dell’epidemia di coronavirus in Italia, diffusi come ogni giorno dalla Protezione Civile, segnano un piccolo peggioramento oggi. Rispetto agli ultimi giorni sono cresciuti sia il numero dei nuovi tamponi positivi, 1.444, sia quello dei decessi: sono stati 369, dopo giorni in cui il numero si era mantenuto intorno a 200. Il ricorso a ricoveri e terapie intensive, comunque, continua a calare.
Si registrano oggi anche moltissimi guariti, circa 8mila, e di conseguenza una diminuzione molto evidente nel numero delle persone attualmente positive, che calano a 91mila (quasi settemila meno di ieri). Il dato però rappresenta la somma dei guariti di più giorni, una questione di contabilizzazione, dunque.
Tutte le Regioni hanno registrato oggi almeno un nuovo caso. Ma l’andamento dell’epidemia è, come si sa, molto diversificato. Più della metà dei nuovi casi di oggi (764) sono stati registrati in Lombardia. Tra le altre regioni più colpite dal coronavirus, il Piemonte, con 165 casi, l’Emilia Romagna con 104, il Veneto con 77 casi. Da segnalare oggi il caso del Molise, prima regione italiana a non aver più nessun ricoverato in terapia intensiva per COVID.

Decreto economico. A che punto siamo?

(di Anna Bredice)

Bisogna affrettarsi per approvare già questa settimana il decreto“. Sono le parole di Giuseppe Conte che durante uno degli incontri con una associazione industriale ha voluto mandare un messaggio non solo agli interlocutori, imprese e sindacati, ma soprattutto alla sua maggioranza. Vuole superare le divergenze e approvare questo terzo decreto economico, il più ampio nella risorse stanziate, atteso da molti, e soprattutto da chi finora non ha avuto nulla, ad esempio quella categoria di famiglie che attendono il nuovo reddito definito di emergenza, che non riescono ad andare avanti nonostante il bonus spese e altri sostegni.
Un messaggio a tutta la maggioranza, che su poco sembra essere d’accordo. Sulla regolarizzazione dei migranti c’è uno stallo, la Ministra dell’Agricoltura Bellanova attende che la collega Catalfo, dei Cinque Stelle, le indichi una mediazione possibile e mette sul tavolo le dimissioni se non otterrà nulla, l’unica novità e che tra i Cinque Stelle comincia ad emergere una parte favorevole alla proposta di Bellanova di regolarizzare i migranti occupati, ma è meglio dire sfruttati nell’agricoltura. Ma Italia Viva lancia un’altra proposta destinata a far litigare, rivedere il decreto dignità riportando i contratti a termine e i voucher. E poi c’è la partita con le imprese, che chiedono i prestiti a fondo perduto e che non sono d’accordo con la proposta di una riduzione dell’orario di lavoro, ad uguale stipendio, anche se la parte di non lavoro verrebbe pagata dallo Stato con corsi di formazione. Si aspettano molto da questo decreto, un piano di investimenti, così come attendono le famiglie e i lavoratori. Conte non vuole perdere altri giorni, entro fine settimana vorrebbe che il decreto venisse approvato dal Consiglio dei ministri.

La recessione più grande della storia dell’UE

(di Maria Maggiore)

La recessione più grande della storia dell’Unione, l’Italia insieme alla Spagna e alla Grecia i Paesi più colpiti, la nostra ripresa sarà più lenta degli altri, sia perchè abbiamo chiuso il Paese prima degli altri sia per la nostra esposizione con le esportazioni verso i mercati esteri anche loro colpiti. Le previsioni economiche più nere della storia europea sono state appena presentate dal commissario Paolo Gentiloni in una sala stampa vuota a Bruxelles con tutti i giornalisti collegati in video conferenza. Il Pil della zona Euro crollerà del 7,7% nel 2020 con la crisi dell’euro nel 2009 era sceso solo del 4,5 tanto per dare un’idea.
L’Italia perderà 9,5 punti del suo Pil anche se recupererà in parte nel 2021. Il nostro debito sta schizzando al 159% del Pil. Anche la Germania che soffre meno di noi, perde il 6,5% del suo Pil e vede la sua peggiore recessione dalla seconda guerra mondiale perchè sarà colpita dal calo delle esportazioni. Così anche l’Olanda che si ritrova con Italia e Spagna tra i Paesi che recupereranno più lentamente. Gentiloni ha spiegato come il fondo di ripresa a cui sta lavorando la Commissione potrà alleviare in parte a questa crisi gigantesca e ha insistito sul bisogno di un buon equilibrio tra prestiti e donazioni per aiutare i paesi e anche offrir loro condizioni molto vantaggiose come rimborsi su 30-40 anni. Intanto il piano della Commissione che doveva essere presentato oggi è stato rimandato di qualche settimana perchè non c’è accordo con i governi. Questo ambizioso piano di bond europei sarà legato al bilancio europeo dei prossimi 7 anni che farà da garanzia ai bond, bisogna quindi prima trovare un accordo a 27 su cosa e quanto mettere in questo bilancio.

Milano dopo l’avvio della fase 2

(di Chiara Ronzani)

Se non fosse per la temperatura, potrebbe sembrare una domenica di fine luglio. Solo i lavoratori essenziali, negozi chiusi, mezzi pubblici semivuoti. I cantieri che non si possono fare d’inverno per via del troppo traffico. E invece no, nella Milano fase due mancano i turisti e così in piazza Duomo non c’è nessuno, nessuna fila ai musei, nessun manifesto con gli eventi. Le uniche réclame invitano alla prudenza, alla cura, alla responsabilità. Ad occhio non mancano.
Chi ha continuato a lavorare non nota alcun cambiamento, solo un po’ di traffico in più. Per chi invece è tornato ad uscire in questi giorni, la sensazione è quella di un rallentamento timoroso. Uno sguardo nuovo sul conosciuto, le piccole gioie riconquistate, un caffè da consumarsi fuori, ma intanto ci scappa una chiacchiera col barista, una corsa nel parco, i bambini, ricomparsi nello spazio pubblico che – racconta qualche genitore – manifestano una gioia incontenibile.
Una prima volta, qualcosa da pensare, da commentare tra sconosciuti con la voce filtrata dalla mascherina, da fotografare. Ma tutto a piccoli passi, anzi, a grandi falcate per allontanarsi da chi si rischia di incrociare.

La fase 2 a Lecco

(di Martina Stefanoni)

Anche a Lecco, la vita sembra essere pian piano ripartita. Il lungolago si è ripopolato in fretta di ciclisti, runners e famiglie e il traffico ha ricominciato a spezzare il lungo silenzio che aveva dominato negli ultimi mesi.
Dopo due mesi di stop è tornato anche il mercato cittadino che, per motivi di sicurezza, è stato trasferito – almeno fino al 16 maggio – in centro città. Non possono riprendere, invece, le passeggiate in montagna che per i lecchesi fanno parte della normalità più quotidiana. La decisione del sindaco di Lecco Virginio Brivio di mantenere i sentieri chiusi ancora per due settimane ha infatti già sollevato diverse polemiche. “Ancora non è chiaro – ha spiegato il sindaco Brivio – se da un punto di vista normativo possiamo o meno limitare l’accesso ai soli residenti a Lecco. Aprendo in maniera indiscriminata rischiamo di dover gestire un afflusso significativo di persone provenienti da ogni dove“. Ha aggiunto poi che un’ulteriore preoccupazione nasce dai possibili incidenti che potrebbero avvenire in vetta dopo due mesi di fermo per la popolazione.
Intanto, mentre il trend dei contagiati a Lecco continua ad essere promettente con solo dieci nuovi positivi registrati nella giornata di oggi, gli 84 sindaci della provincia hanno ribadito con una lettera il divieto di spostarsi in macchina per fare sport, nonostante il prefetto di Lecco Michele Formiglio avesse ricordato che il provvedimento andava contro le decisioni governative. Il presidente della Provincia Claudio Usuelli a nome di tutti i colleghi ha precisato: “Vogliamo evitare che alcuni paesi siano invasi da troppe persone con il rischio di una nuova ondata di contagi“. Per ora quindi le ordinanze restano e Lecco riprende con grande prudenza.

La Germania continua gradualmente a riaprire

(di Flavia Mosca Goretta)

La Germania continua gradualmente a riaprire. Lasciando alle Regioni in sostanza l’autonomia sulle decisioni: le situazioni locali sono differenti, si riparte in maniera diversa, è la linea dopo la riunione tra la Cancelliera Merkel e i Laender. Con un limite: i nuovi contagi da COVID-19 devono restare, per distretto, sotto i 50 ogni 100 mila abitanti in una settimana. Lì dove si andrà oltre, si rimetteranno locali restrizioni. In generale, entro l’estate gli studenti torneranno sui banchi. Per i negozi cade la soglia degli 800 metri quadrati di superficie. I ristoranti potranno pian piano riprendere l’attività. Sarà permesso di nuovo andare a trovare pazienti in cliniche o ospizi. E da metà maggio può ripartire la Bundesliga – ma in stadi vuoti. Resta il distanziamento minimo di un metro e mezzo e l’obbligo di mascherine. Le limitazioni ai contatti sono prolungate al 5 giugno – ma ora possono incontrarsi anche gli appartenenti a due famiglie o nuclei diversi. Merkel ha spiegato che è stato raggiunto l’obiettivo di rallentare il diffondersi del virus. La primissima fase della pandemia è alle spalle, ha detto. Avvertendo però: con il Coronavirus avremo a che fare ancora a lungo.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 29/04 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 29-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 29/04 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 29-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 29/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 29/04/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 29-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Playground di martedì 29/04/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 29-04-2025

  • PlayStop

    Jack di martedì 29/04/2025

    Jack è il magazine musicale quotidiano di Radio Popolare: Matteo Villaci vi accompagna tra le ultime novità discografiche e le notizie del giorno, con approfondimenti, interviste e speciali. Senza mai dimenticare la passione per la musica dal vivo, con i nostri imperdibili minilive.

    Jack - 29-04-2025

  • PlayStop

    L'intervista al regista Steven Soderbergh

    “Black Bag”, il nuovo film di Steven Soderbergh, è una spy story ambientata a Londra con i due agenti segreti George e Kateryn Woodhouse, interpretati da Michael Fassbender e Cate Blanchett, nella missione di stanare una talpa nell’Agenzia d’Intelligence prima che possa attivare un pericolosissimo worm informatico. Ma come spesso accade nel cinema del regista Premio Oscar per “Traffic”, qui al terzo film scritto con David Koepp, la sceneggiatura è solo un pretesto per parlare in questa intervista di temi più profondi e per esprimere il suo dissenso nei confronti del potere. Come in questo momento di grande preoccupazione per la democrazia. L'intervista realizzata da Barbara Sorrentini.

    Clip - 29-04-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 29/04/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 29-04-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 29/04/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 29-04-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 29/04/2025

    Oggi a Cult: Piero Dorfles sul libro "Ambimblè" (Manni); Steven Soderbergh sul suo film "Black Bag"; Theo Teatrdo su "Concerto al buio" alla Fondazione Feltrinelli; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 29-04-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 29/04/2025

    Finanza, banche, industria, governo e...cannoni. Il risiko bancario di questi giorni mostra l’attivismo straordinario dei grandi poli del credito e delle assicurazioni in Italia. Mediobanca, Generali, MPS e poi Unicredit e Intesa. Caltagirone e gli eredi di Del Vecchio. Il governo Meloni. Il campo da gioco è il triangolo Milano, Trieste e Roma. Chi comanderà sui miliardi dei “triestini” di Generali? Saranno ancora i “milanesi” di Mediobanca? Oppure saranni i “romani” Caltagirone e Delfin, con l’aiuto del governo Meloni? In questo caso Caltagirone e Delfin potrebbero finire per spartirsi un pezzo delle spoglie di una nuova Mediobanca, senza più le Generali in cassaforte. Manca solo Unicredit e, soprattutto, Intesa per capire se i cambiamenti saranno ancora più profondi. A fronte dell’attivismo bancario c’è poi un mondo industriale bloccato nella sua crisi. La produzione delle industrie italiane sembra non riprendersi più, cala da 25 mesi consecutivi. La politica industriale del governo è non-pervenuta. Unica speranza, le commesse militari, la spesa pubblica per la difesa che sosterrà un pezzo della ripresa dell’industria italiana. Ospiti a Pubblica Gianni Dragoni, giornalista del Fatto Quotidiano, esperto di economia e finanza; e Francesco Garibaldo, ricercatore, collabora con la Fiom Cgil su questioni di politica industriale.

    Pubblica - 29-04-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 29/04/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Emanuele Valenti

    A come America - 29-04-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di martedì 29/04/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 29-04-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di martedì 29/04/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 29-04-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 29/04/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi ai microfoni di Radio Popolare. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 29-04-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 29/04/2025

    Il Black Out nella Penisola Iberica, ancora oscure le cause, ma l'elettricità è tornata, il punto di Giulio Maria Piantadosi wapp da Madrid e l'analisi della fragilità delle reti di Alberto Berizzi, docente del Dipartimento energia del politecnico di Milano. I tre giorni di tregua di Putin e lo stallo con Trump nell'analisi di Emanuele Valenti. La strage di Monreale, dopo l'arresto di uno degli autori, raccontata da Davide Enia, drammaturgo, attore teatrale, scrittore e regista palermitano.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 29-04-2025

Adesso in diretta