Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Martedì 29 dicembre 2020

Roberto Gualtieri - Risarcimenti COVID

Il racconto della giornata di martedì 29 dicembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia al dibattito pubblico sull’ipotesi di rendere obbligatorio il vaccino anti-COVID per medici, personale sanitario e dipendenti pubblici, mentre il nuovo carico da 470mila dosi arriverà in Italia nelle prossime ore. Il Ministro Gualtieri ha incontrato oggi le delegazioni del PD e di M5S per il Recovery Plan. Una forte scossa di terremoto ha provocato ingenti danni e almeno 7 vittime in Croazia. Nel pomeriggio la terra ha tremato anche in provincia di Verona. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Oggi in Italia sono stati accertati 11.212 casi di COVID ed è risultato positivo l’8,7% delle persone sottoposte al tampone, una percentuale in netto calo rispetto a ieri, quando era stata del 12,5%. In aumento invece le morti comunicate, che oggi sono 659. Diminuiscono i pazienti in terapia intensiva, che ora sono 2.549, e quelli ricoverati nei reparti ordinari, scesi a 23.662. Ancora una volta è il Veneto la regione con più contagi individuati, 2.655, seguita dal Lazio con 1.218.

Recovery Plan, Gualtieri incontra PD e M5S

(di Anna Bredice)

Oggi è stata la volta del Partito democratico e dei Cinque Stelle di presentare i propri punti da aggiungere al piano del Recovery Fund. Per il Pd è necessario un cronoprogramma, regole precise per la sua attuazione, come del resto chiede anche Paolo Gentiloni da Bruxelles. Una task force, però, che per il Pd sia solo di accompagnamento alle Istituzioni, e infine una campagna di iniziative rivolte alle forze sociali per un confronto. Nell’incontro con Gualtieri e Amendola, Conte non era presente in questo nuovo giro di confronti, il Pd ha puntato sulle politiche per il lavoro, oltre agli altri temi già inseriti nel piano, perché, spiegano al partito, tra poco scadrà il blocco dei licenziamenti ed è necessario intervenire. ma Zingaretti ha anche sottolineato la sua contrarietà ad azioni, spiega, che “rischiano di degenerare in avventure politiche confuse e percorsi senza prospettive”. il riferimento è chiaramente al braccio di ferro deciso da Renzi, una sfida continua in nome del Recovery fund ma senza avere ancora chiaro quale sia il vero obiettivo, oggi Renzi spiega che non tutte le loro proposte devono essere accolte, accolto, ma nello stesso tempo dice che “non è più il momento di fare melina” e che Italia viva “si gioca l’osso del collo”, un modo per spiegare che per loro non è un bluff. Nel piano di Renzi ci sono molti punti invisi ai Cinque stelle, che oggi non si sono però pronunciati, così come per il momento anche Conte tace. Parlerà sicuramente domani in occasione della conferenza stampa di fine anno, ma sarà anche la giornata in cui si dovrà fare un sintesi di queste contro proposte e arrivare ad un documento conclusivo da discutere e approvare in Consiglio dei Ministri.

In arrivo altre 470mila dosi del vaccino di Pfizer

(di Luca Parena)

Tra poche ore dovrebbe atterrare in Italia la nuova fornitura di vaccino anti-COVID, la prima dopo la giornata inaugurale di domenica scorsa. Secondo l’ufficio del commissario Arcuri, sei aerei trasporteranno altre 470mila dosi della Pfizer e da domani saranno distribuite nei centri di somministrazione delle regioni.
Per il mese di gennaio sono programmate altre quattro consegne, una alla settimana. Nei piani del governo entro la fine di marzo 2021 le persone vaccinate dovrebbero essere circa 4 milioni e mezzo, in pratica tutti gli operatori sanitari, gli ospiti e il personale delle RSA e una metà della popolazione con più di 80 anni. Questo se gli arrivi del farmaco Pfizer saranno puntuali. Si potrebbe salire a 13 milioni di vaccinati se dovesse arrivare il via libera per altri prodotti. Una valutazione positiva per il vaccino di Moderna, attesa per il 6 gennaio, darebbe il via libera a un milione di dosi in più, ma la differenza più significativa in questa prima fase la farà il percorso del vaccino di AstraZeneca.
L’Italia ne ha prenotate oltre 40 milioni di dosi, 16 per la prima fase, ma oggi il vicedirettore dell’Ema, l’agenzia del farmaco europea, ha chiarito che è improbabile che la validazione arrivi entro gennaio. La stessa Unione Europea aveva puntato molto sul vaccino di Oxford, ma la commissaria Ursula Von der Leyen oggi ha annunciato l’acquisto di altri 100 milioni di dosi Pfizer, l’unico già approvato in Europa. Come a dire, in mezzo a tante incertezze, meglio andare il più possibile sul sicuro.

Vaccino obbligatorio per medici e personale sanitario?

Continua il dibattito pubblico sull’ipotesi di rendere obbligatorio il vaccino anti-COVID per medici, personale sanitario e dipendenti pubblici. Per il direttore dell’ospedale Spallanzani di Roma “tutti gli operatori sanitari devono vaccinarsi. Se non vogliono, devono essere sospesi dal servizio”. Una posizione simile a quella espressa stamattina dal coordinatore del Comitato tecnico scientifico, che però nel pomeriggio ha dichiarato che prima bisogna vedere come procede la campagna di adesione volontaria. Nel governo, la ministra De Micheli ha detto in un’intervista che l’informazione sui vaccini dev’essere la prima strada, ma non ha escluso l’obbligo in caso di risultati insoddisfacenti. Negli ultimi giorni alcune aziende sanitarie locali hanno segnalato una scarsa preadesione del personale delle Rsa. Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia, associazione che riunisce numerose residenze per gli anziani.


 

Terremoto in Croazia. Almeno 7 le vittime confermate

Un terremoto di magnitudo 6.4, uno dei più intensi mai registrati nel Paese, ha colpito nel pomeriggio la Croazia centrale. L’epicentro nella città di Petrinja, circa 50 chilometri a sud di Zagabria. Il centro della cittadina è stato completamente distrutto, sono crollati anche un asilo e l’ospedale locale. “E’ un disastro. È come Hiroshima”, ha dichiarato il sindaco di Petrinja. Dal primo pomeriggio i soccorritori scavano tra le macerie. Sono 7 al momento i morti accertati, decine i feriti. Conte e Mattarella hanno assicurato aiuti dall’Italia, come tutta la comunità internazionale. Giovanni Vale, corrispondente dell’Osservatorio Balcani Caucaso:


 

Scosse di terremoto anche nel Veronese

Il terremoto croato è stato avvertito chiaramente anche in Italia, lungo la costa adriatica, da Trieste all’Abruzzo. In provincia di Verona oggi sono state registrate due scosse di forte intensità, una di magnitudo 3.4 e la seconda di magnitudo 4.4. Entrambe hanno avuto come epicentro il comune di Salizzole. Al momento non si segnalano danni né richieste di soccorso. Trenitalia ha fatto sapere di aver sospeso, in via precauzionale, il traffico ferroviario su alcune linee della zona.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Gli uffici immigrazione delle Prefetture rischiano di collassare: sono a rischio mille posti di lavoro in tutta Italia

    Si autodefiniscono "precari di Stato". Lavoratrici e lavoratori impiegati da anni nei servizi essenziali di prefetture e questure rischiano tra pochi giorni di vedere interrotto il proprio contratto. Le agenzie per il lavoro Adecco e Randstad hanno deciso di fare ricorso al Tar contro la proroga tecnica degli appalti. Ora circa mille persone in tutta Italia potrebbero perdere il posto. Il paradosso è che, senza di loro, gli uffici che rilasciano documenti e permessi di soggiorno rischiano di bloccarsi. Per questo lunedì prossimo, 23 giugno, ci sarà uno sciopero nazionale. Stamattina a Milano c'è stato un presidio, indetto dai sindacati confederali dei lavoratori atipici e somministrati, davanti alla sede di Randstad, vicino alla stazione Centrale. Questa è una lavoratrice della Prefettura di Milano al presidio, l’intervista è di Luca Parena.

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    L'intervista a Nada

    Il magazine inglese Mojo l’ha definita “la dama delle cantautrici italiane indipendenti”. La cosa più inglese, ma anche indipendente, del nuovo album di Nada, “Nitrito”, è il suono asciutto, abrasivo e viscerale, come lo sono la vocalità e il songwriting dell’autrice. Il tutto senza modelli, né condizionamenti. Solo i consigli illuminati di un John Parish molto addentro all’universo espressivo del repertorio. Piergiorgio Pardo ne ha parlato con Nada in una bella chiacchierata inframmezzata da ascolti, riferimenti e, perché no, da qualche divertito sorriso andata in onda oggi a Jack.

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