Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Martedì 14 aprile 2020

Pio Albergo Trivulzio

Il racconto della giornata di martedì 14 aprile 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dall’analisi dei dati dell’epidemia di Vittorio Agnoletto agli ultimi e importanti sviluppi nell’inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio di Milano. In Liguria si dà il via libera alla riapertura delle aziende agricole e domani sarà il giorno della prova per i pagamenti a carico dell’INPS. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

L’analisi di Vittorio Agnoletto sui dati dell’epidemia diffusi oggi

Il numero di morti per coronavirus in Italia resta alto, e sale di 36 persone rispetto a ieri. Le vittime sono state 602. Cala la pressione sugli ospedali, sia per i ricoveri sia per le terapie intensive.
I nuovi positivi sfiorano i 3mila, in calo di circa 200 persone. Ma va rilevato che è stato ridotto il numero di tamponi.
In Lombardia, la Regione più colpita, c’è stata una flessione dei morti. Sono stati 241, 39 meno di ieri.
I nuovi positivi sono un numero ancora elevato, oltre 1000, considerando che in pochi giorni il numero di test è sceso di quasi due terzi.
Quello che colpisce è il dato di Cremona, che dopo settimane di calo, da ieri ha visto un forte incremento e oggi è la provincia lombarda con più nuovi positivi, 224. Segue Milano, con 189 nuovi casi.

La Lombardia è la regione che ha avuto i primi casi, ma non è riuscita ad essere la prima in cui il contagio si è ridotto. A differenza di altre regioni che sono riuscite a contenere la diffusione, continua a mostrare un numero elevato di morti e positivi. Perché? La valutazione di Vittorio Agnoletto:

 

Indagato il direttore del Pio Albergo Trivulzio

(di Letizia Mosca)

I militari della Guardia di Finanza sono stati all’interno del Pio Albergo Trivulzio tutta la giornata. Ingente la mole di documenti sequestrata: cartelle cliniche, mail, atti amministrativi. Hanno portato via anche computer.
È stato notificato l’avviso di garanzia al direttore generale della Trivulzio, Giuseppe Calicchio, che risulta così ufficialmente indagato per epidemia colposa e omicidio colposo. Così come è indagato lo stesso Istituto per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
E trapelano i numeri aggiornati sulla strage silenziosa di anziani. Al Trivulzio, noto come la Baggina, sono 143 i morti da marzo. E continuano a morire. Nei soli primi 12 giorni di aprile gli anziani deceduti nella struttura sono stati 70, più dell’intero mese di marzo. La magistratura dovrà stabilire quanti e quali sono morti per coronavirus.
In particolare i punti dell’inchiesta della procura di Milamo sono tre:
1) Se hanno cercato di nascondere i morti manomettendo le cartelle cliniche, come da denunce presentate;
2) Come è stata gestita la sicurezza. Mancavano perfino le mascherine fino a quasi la fine di marzo e, secondo le testimonianze, gli operatori che volevano usarle venivano minacciati;
3) Infine, ma sopratutto, la delibera della Regione Lomardia dell’8 marzo, che prevedeva che le Rsa ospitassero i pazienti COVID dimessi dagli ospedali. A seguito di quella delibera la Baggina diventa anche centro regionale di smistamento verso altre case di riposo dei malati di coronavirus dimessi dagli ospedali sovraffollati.

Liguria, un po’ di fiato per aziende agricole e piccoli orti

(di Alessandro Fava)

È sopratutto il settore agricolo a gridare vittoria per il decreto emanato ieri sera dalla Regione Liguria. Festeggiano gli 8.500 occupati in agricoltura, la metà immigrati. E le migliaia di liguri che hanno recuperato piccoli appezzamenti terrazzati e creato degli apiari. Da oggi si può andare a coltivare all’aria aperta da soli o in piccole squadre. Questo dà un po’ di fiato anche alle oltre 10mila aziende agricole e 600 agriturismi.
Da oggi riprende vita anche Fincantieri. La direttiva regionale prevede la ripresa dei lavori su
navi già iniziate e legate ad obblighi di consegna. Sopratutto da oggi i balneari studiano che fare in vista dell’estate coronavirus. Dall’Emilia-Romagna arriva un progetto di installare box in plexiglass tra gli ombrelloni, ma per la Liguria e le sue magrissime spiagge non sembra un’ipotesi plausibile. I gestori pensano piuttosto di ridurre del 50 per cento le postazioni. Certo ci saranno forti limitazioni per ristoranti e pizzerie e le attività di discoteca notturna sembrano da escludere a priori.
L’apertura di librerie prevista su tutto il territorio nazionale a partire da oggi ha avuto poco successo. I negozi con tanti dipendenti preferiscono tenerli in cassa integrazione. A Genova hanno aperto pochissime librerie. Altre apriranno domani. I clienti entrano con guanti e mascherine o vengono serviti in strada. L’orario per molti è ridotto dalle 10 alle 14.

Il giorno della prova per i pagamenti dell’INPS

(di Anna Bredice)

Domani, dopo oltre un mese dai primi decreti economici, è il giorno della prova per i pagamenti a carico dell’Inps. Per un milioni e ottocentomila tra partite Iva, autonomi e stagionali dovrebbero arrivare i bonus di 600 euro che erano stati stanziati nel primo decreto degli inizi di marzo. Si tratta del 50% di coloro che avevano fatto domanda. Il resto delle richieste sarà pagato entro fine settimana, assicurano dal Ministero del Lavoro.
Si tratta di un primo aiuto per quella categoria di persone, circa 4 milioni hanno fatto domanda finora, che non hanno la certezza di uno stipendio fisso mensile e che ottenute questi 600 euro manterranno la stessa preoccupazione per i mesi a venire.
La ministra del Lavoro Catalfo ha assicurato che il bonus verrà portato ad aprile a 800 euro così come nel decreto che dovrebbe essere approvato questo mese, per aiutare le famiglie e le aziende in crisi, verrà inserito anche il reddito chiamato di emergenza, una sorta di reddito di cittadinanza per chi è in una situazione di estrema difficoltà, compreso i lavoratori in nero. Singoli provvedimenti, a cui si dovrebbe aggiungere un bonus vacanze a cui sta pensando il governo per risollevare anche il settore del turismo, che chiaramente sembrano insufficienti in un contesto drammatico di crisi economica futura, si considera nel 2020 un pil in calo del 9%.
Per quanto riguarda i prestiti e il decreto liquidità, da oggi in teoria è stato possibile presentare le domande per i prestiti entro i 25 mila euro, con una garanzia del 100 per cento, ma si sarebbero verificati dei ritardi e difficoltà nelle procedure per scaricare i moduli e inoltrare la domanda alle banche. Dall’INPS fanno sapere che le duecentomila richieste di congedi parentali sono stati retribuiti direttamente dalle aziende ai dipendenti, e sono 40 mila le richieste presentate per il bonus baby sitter, che assicurano saranno pagate da domani in poi.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Diesel Euro 5, il blitz della lega contro il blocco che sarebbe scattato a fine anno: rimandato al 2026, riguarderà solo le grandi città

    La Lega ha ottenuto il rinvio dell’entrata in vigore del blocco alle auto diesel euro 5. Con un emedamento al decreto infrastrutture è stata rimandata di un anno l’entrata in vigore del provvedimento, che era stato approvato dal governo in recepimento di una direttiva europea. Il blocco agi diesel più inquinanti scatterà a questo punto solo alla fine del 2026: e non riguarderà tutte le città oltre i 30mila abitanti ma sarà applicato solo alle grandi città di oltre 100mila. La Lega e Salvini in queste ore rivendicano questo come “un atto di buonsenso”. Una lettura diversa e opposta a quella che danno in queste ore le associazioni ambientaliste e molti osservatori. Ester Marchetti, direttrice del settore trasporto pulito di Transport and environment.

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