Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Domenica 24 maggio 2020

ministro boccia

Il racconto della giornata di domenica 24 maggio 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dall’analisi dei dati dell’epidemia di Vittorio Agnoletto alla decisione del governo di assumere 60mila assistenti civici per aiutare nei controlli sul distanziamento sociale e gli assembramenti. Le polemiche sulla movida in tutta Italia e i primi ritorni in spiaggia, mentre in Sardegna gli stabilimenti balneari fanno le prove senza turisti. Il commento alle parole dell’assessore lombardo Gallera sull’indice di contagio. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

L’analisi di Vittorio Agnoletto sui dati dell’epidemia diffusi oggi

Partiamo come ogni sera dai dati della Protezione Civile. Nelle ultime 24 ore i morti sono stati 50, ma manca il dato della Lombardia ed è la prima volta dall’inizio della pandemia che non viene fornito. I nuovi positivi a livello nazionale sono 531 di cui oltre la metà, 258, in Lombardia pari al 53,6% del totale. Entrambi i dati sono in calo rispetto a ieri, ma a fronte di un numero inferiore di tamponi. In Lombardia per il secondo giorno consecutivo il maggior numero di casi si è registrato a Bergamo, 72 nuovi positivi, seguita dalla provincia di Milano, 64, e Brescia con 59.
Dopo la Lombardia per numero di nuovi contagi c’è l’Emilia Romagna con 45 casi e il Piemonte con 43. Nessun nuovo positivo nelle ultime 24 ore in Umbria, Sardegna e Calabria. Zero vittime in Val D’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata e provincia di Bolzano. Continua il calo dei ricoveri e delle terapie intensive in tutta Italia. I guariti nelle ultime 24 ore sono stati 1.639 rispetto ai 2120 di ieri.

Per commentare questi dati abbiamo Vittorio Agnoletto, medico e nostro collaboratore:


 

Il governo vuole assumere 60mila assistenti civici

(di Anna Bredice)

Lanciando la proposta il Ministro Boccia ricorda il grande senso civico di medici e infermieri che nelle fasi acute dell’emergenza si sono resi disponibili per trasferirsi nei comuni della Lombardia più colpiti dal coronavirus. Seguendo questo esempio di grande valore, spostandolo quindi su un nuovo appello civico, il governo chiede migliaia di volontari, 60 mila, che, però avranno tutt’altro compito, dovranno controllare soprattutto nelle città molto abitate che vengano rispettate tutte le regole sul distanziamento. È la figura dell’assistente civico, il cui bando verrà lanciato in settimana. Verranno reclutati dei volontari che quindi non percepiranno nessun reddito, saranno coordinati dalla Protezione Civile e verranno chiamati dai sindaci per controllare le situazioni più delicate dal punto di vista dei rischi di assembramenti. È probabile che questa idea sia venuta al governo dopo le notizie e le immagini delle cosiddette “movide”, i ritrovi davanti ai bar con troppe persone e poca distanza. Con la fine del lockdown e le aperture dei bar era inevitabile che accadesse, così come impossibile per polizia e carabinieri sostare davanti ai locali per dissuadere se non anche sanzionare clienti e gestori dei bar. Una situazione complicata, considerando che non ci sono solo i locali, ma con l’estate, anche i parchi e le spiagge. E così l’idea degli assistenti, che con una pettorina riconoscibile, dovranno intervenire e allontanare, ricordare le regole, ma al momento da quello che emerge dall’annuncio, non sembra che avranno il potere di fare multe, come ad esempio gli ausiliari del traffico. Il bando sarà rivolto a maggiorenni, disoccupati o anche percettori del reddito di cittadinanza, dovranno dare una disponibilità di 16 ore al massimo in una settimana e saranno coperti dall’Inail per infortuni sul lavoro e assicurati per responsabilità civile verso terzi.

Le polemiche sulla movida

(di Claudio Jampaglia)

Prendere le misure alla movida, alle piazze, alla voglia di uscire dei giovani. Sembra questa una delle maggiori difficoltà della Fase 2. Con le diverse visioni a seconda della distanza da cui si guarda il fenomeno. Sui social impazzano i post di medici e anestesisti inferociti per i cretini che vanificano gli sforzi della lotta al virus. Ma secondo i tutori dell’ordine sarebbero meno le situazioni a rischio dell’allarme sollevato. Troppa gente sul lungomare Caracciolo a Napoli, ma la polizia urbana dice troppe auto, perché con i carabinieri in pattuglia le multe sono state due. 18 multe per mancanza di mascherine nel quartiere Murat a Bari o 24 nei carruggi genovesi sono tante o poche? A Roma i vigili hanno effettuato 3mila controlli in una notte, ma l’unica segnalazione è la delimitazione della fontana di Piazza Madonna de Monti per qualche ora. A Sanremo e Imperia, come a Potenza e Matera, non si fanno sanzioni ma si dialoga con i cittadini e i gestori dei locali, la forza della dissuasione.
In Piazza Mercato a Foggia, gli esercenti si dicono impotenti, invitiamo a tenere le distanze, ma se c’è più gente in piazza che facciamo? A Castrovillari, nel cosentino, il sindaco ha chiuso due esercizi e annunciato un coprifuoco generalizzato. I sindaci sono i più esposti. Soprattutto in Lombardia. A Brescia, il sindaco Emilio Del Bono ha ridotto alle 21.30 l’apertura dei locali a Piazza Arnaldo e vie limitrofe, dopo la presenza di centinaia e centinaia di persone già venerdì. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha annunciato un vertice lunedì in Prefettura, perché 44 pattuglie dei vigili urbani per 7 aree calde della città, non sembrano bastare dal numero di segnalazioni che arrivano. Ma allo stesso tempo la stragrande maggioranza delle chiamate dei cittadini ai centralini di vigili e polizia, sarebbero poi infondate. Tutto vero e tutto complicato dal dover prendere le misure agli altri, a sé, al metro di distanza che è davvero poco. E alla voglia di riaprire. Lunedì in quasi tutta Italia, ma non i Lombardia, tocca a palestre e piscine. Vedremo.

La fase 2 in Sardegna: prove generali senza turisti

(di Monia Melis)

Quasi 30 gradi all’una per la prima domenica della Fase 2 nel sud Sardegna, e sembra davvero estate. Ossia mare. Già in settimana sono state riaperte le seconde case più lontane: a Villasimius, punta sud orientale, a Santa Margherita di Pula, lato occidentale del golfo degli Angeli e più vicino, a Torre delle Stelle. È stato il weekend soprattutto della spiaggia libera perché la gran parte degli stabilimenti sta ancora lavorando per lasciare più spazio tra lettini e ombrelloni, alcuni li collocheranno pure in terrazza. Per ora famiglie, giovani e sportivi hanno optato quindi per il fai-da-te nei dieci chilometri del Poetto tra Cagliari e Quartu, nota anche come la spiaggia dei Centomila per il solito affollamento popolare. Ombrellone e telo da casa, mascherina solo all’arrivo. Distanziamenti rispettati sulla sabbia, un po’ meno nei chioschi che seguono le fermate dei bus, rari e vuoti. E infatti i parcheggi erano già pieni alle 9 di mattina. Queste le prove generali senza turisti a cui seguiranno, però, il numero chiuso e varchi di accesso regolati con app su smartphone e sorveglianti in carne ed ossa. Il sindaco di Cagliari, Truzzu (Fratelli d’Italia) ha dovuto più volte rassicurare: “La spiaggia resterà libera”

Fase 2 tra spiagge e movida

Nel primo vero fino settimane post-lockdown della fase 2, moltissime persone sono andate nelle strade e sulle spiagge. In molti casi si sono creati assembramenti, a Napoli ieri sera nonostante la chiusura dei locali alle 23 sul lungo mare si è creato un vero e proprio ingorgo fra macchine e persone a passeggio durato fino alle 4 del mattino.
Anche a Torino dopo l’una di notte, orario di chiusura dei locali, centinaia di persone si sono riversate sul lungo Po all’altezza di piazza Vittorio e nelle vie vicine. Situazione analoga a Genova e Savona qui la polizia è intervenuta disperdendo le persone e multando alcune decine di giovani. Controlli rafforzati e multe anche a Roma e in diverse città delle Marche. Come dicevamo nelle città di mare, complice il gran caldo, molte persone sono andate al mare.

Regione Lombardia, ci fai paura

(di Luigi Ambrosio)

Uno ascolta Gallera dire che per infettarsi si devono incontrare due positivi contemporaneamente e può provare molti sentimenti. I social ieri erano pieni di derisione, rabbia, indignazione.
C’è un altro sentimento che si può provare: la paura.
L’assessore che ha la responsabilità di gestire la pandemia nella regione più colpita al mondo fa passare il messaggio che infettarsi in questo momento sia difficile. Perché occorrerebbe incontrare due positivi contemporaneamente. CONTINUA A LEGGERE.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 14/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 14-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 14/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 14-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 14/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 14-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 14/11/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 15/11/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 14-11-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 14/11/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 14-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 14/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 14-11-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 14/11/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 14-11-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 14/11/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 14-11-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 14/11/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 14-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 14/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 14-11-2025

  • PlayStop

    A Gaza arriva la pioggia. "Le nostre tende sott'acqua"

    Nella striscia di Gaza l'inverno è alle porte e insieme al freddo è arrivata anche la pioggia. Per la popolazione che vive in tende di fortuna, spesso sulla spiaggia, è l'ennesima tragedia. Come ci racconta dalla striscia il cooperante palestinesi Sami.

    Clip - 14-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 14/11/2025

    1) A Gaza arriva la pioggia. “Le nostre tende sono sott’acqua, non c’è limite al peggio”. In esteri la testimonianza dalla striscia. 2) Ucraina, la lunga notte di Kiev. La Russia colpisce la capitale con un massiccio attacco missilistico. Sei persone uccise e decine di feriti. (Piero Meda - We World) 3) Gran Bretagna, la sanguinosa lotta interna del partito laburista di Keir Starmer. Il ministro della sanità starebbe complottando contro il primo ministro per prendere il suo posto, mentre i labour calano nei sondaggi. (Elena Siniscalco) 4) Francia, un nuovo incubo per la famiglia Kessaci. UN altro fratello dell’attivista ambientalista marsigliese Amine Kessaci è stato ucciso da gruppi di mafia locali. (Francesco Giorgini) 5) La nuova dottrina di Xi Jinping: in Cina la crescita a tutti i costi non è più una priorità. (Gabriele Battaglia) 6) Mondialità. Il rischio ambientale del boom dell’industria spaziale. Ogni razzo che attraversa l’atmosfera lascia una traccia nel delicato equilibrio del nostro pianeta. (Alfredo Somoza)

    Esteri - 14-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di venerdì 14/11 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 14-11-2025

  • PlayStop

    Brevi biografie di donne irriverenti: la collana “Oilà” arriva a Bookcity

    Brevi biografie “antieroiche” di oltre quindici donne del Novecento. E’ questa l’idea alla base di “Oilà”, collana edita da Electa e curata da Chiara Alessi, questa sera protagonista di un incontro nella cornice di Bookcity Milano. Da Niki de Saint Phalle a Nan Goldin, da Goliarda Sapienza a Rossana Rossanda, “La collana racconta personaggi femminili meritevoli di essere riscoperti, che in vita sono stati poco valorizzati o addirittura oscurati dalle figure maschili che li accompagnavano”. Racconta così Cristina Moro, oggi ospite di Volume insieme ad Angela Maderna, rispettivamente autrici della collana per i volumi su Cini Boeri e Lea Vergine. Ascolta l’intervista ad Angela Maderna e Cristina Moro.

    Clip - 14-11-2025

  • PlayStop

    Lo studio del Politecnico di Milano: in Lombardia c’è un legame diretto tra smog e arresti cardiaci

    Più è alto il livello di inquinamento atmosferico, più aumenta il rischio di subire un arresto cardiaco. Uno studio del Politecnico di Milano rivela che in Lombardia c’è un legame tra i picchi di smog e la salute cardiovascolare. I ricercatori hanno analizzato oltre 37.000 casi registrati nel territorio lombardo tra il 2016 e il 2019, associandoli alle concentrazioni giornaliere degli inquinanti. Il rischio cresce nei mesi caldi e si presenta anche quando i livelli delle polveri sottili sono inferiori ai limiti di legge. Lorenzo Gianquintieri è un ricercatore del Politecnico di Milano che ha partecipato allo studio.

    Clip - 14-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 14/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 14-11-2025

Adesso in diretta