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Il problema dei maschi è cedere quote di potere, anche a sinistra

Adesso il Partito Democratico eleggerà una segretaria? Magari ci sorprenderanno, ma non pare questa la prospettiva.C’è una foto pubblicata sui social del Pd a poche ore dalle dimissioni di Zingaretti: ritrae il segretario, sorridente, mentre saluta una militante, che fa la cuoca, o forse la cameriera, a una festa del partito. Una foto che dice tutto.

Ma il problema non è solo il Pd. Il problema, a tutti i livelli e in tutti gli ambiti, siamo noi uomini che siamo abituati a ragionare come se i mondi in cui viviamo e lavoriamo, e militiamo, siano “territorio nostro”. Poi ci sono le donne che chiedono diritti e a cui si deve dare spazio. Si deve. Ma sarebbe meglio se non fosse necessario. Vale nella politica, come nelle professioni, nelle aziende, e in qualsiasi organizzazione.

In Italia, nel 2021, la situazione è questa. Diciamoci la verità, cari uomini, diciamocelo pure tra noi: il dover “cedere quote” -cosi la viviamo- è un fastidio, è un problema. Ancora. Molti diranno: “io non sono cosi”. Individualmente tanti di noi “non sono cosi”, è vero. Ma è altrettanto vero che poi, in Italia, cambia ancora troppo poco e, se cambia, è solo per le lotte delle donne. Questo significa che molti di noi “non sono così” ma poi prevale, ancora, la logica della solidarietà maschile. Prevale la logica del potere maschile, che è una cosa per cui si lotta duramente e che non deve essere condiviso né a cui, tantomeno, si deve rinunciare.

Eppure sarebbe il tempo di comprendere che abbiamo da perdere solo le nostre catene, le nostre gabbie mentali, le nostre paure.

Foto | ANSA (La Sala delle Donne di Montecitorio)

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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