In un festival come La Valigia dell’Attore dedicato a Gian Maria Volontè e diretto dalla figlia Giovanna Gravina, che in questa tredicesima edizione ha pensato forse anche un po’ per scaramanzia, al ricordo e alla memoria di registi scomparsi di recente (Ettore Scola con la figlia Silvia, Claudio Caligari con il suo film e gli attori), non poteva mancare uno spazio per riportare alla luce il cinema di Francesco Rosi, scomparso a gennaio. A portarne testimonianza la figlia Carolina, attrice, compagna di vita e di arte di Luca De Filippo arrivata a La Maddalena in barca e con i figli.
L’occasione è stata il film di chiusura, ogni anno estratto dalla vasta e immancabile filmografia di Gian Maria Volontè, questa volta Cronaca di una morte annunciata, che Francesco Rosi girò nel 1987 ispirandosi al bellissimo romanzo di Gabriel Garcia Marquez.
Uno dei tanti film che dimostra il sodalizio artistico e impegnato tra Rosi e Volontè, a partire da Uomini contro nel 1970, passando da Lucky Luciano, Salvatore Giuliano, Cristo si è fermato ad Eboli, Il caso Mattei, tutti capolavori del cinema italiano, da vedere e rivedere e da studiare nei dettagli per capire la nostra storia politica e d’impegno artistico.
Attrice teatrale nella compagnia di Luca De Filippo, oggi Carolina sta lavorando agli spettacoli lasciati incompiuti dal marito. Il più recente e che arriverà anche al Piccolo Teatro di Milano nel 2017 è Non ti pago, con Gianfelice Imparato.
“Io devo ricordare Luca. E ricordare mio padre. Ho sulle spalle due giganti.”
Ascolta l’intervista a Carolina Rosi