Approfondimenti

Manuel Valls e il burkini: tanti errori

L’ultima notizia che riguarda il burkini arriva da Hammamet, Tunisia, dove un albergo di lusso avrebbe deciso di vietarlo. Sarà vero? Può essere. L’epicentro del caso dell’estate rimane comunque la Francia. Il primo ministro Manuel Valls ha detto cosa ne pensa: “Il burkini è contrario ai valori francesi”.

Una frase inequivocabile.  E, per certi versi sorprendente. Le poche donne che indossano questo particolare costume da bagno si vedono sulle spiagge francesi da anni, ma la loro presenza non è mai stato un problema, nessuno aveva mai pensato di vietarlo.

Il divieto arriva quest’anno dopo la stagione delle stragi che hanno colpito la Francia. Il caso burkini è una conseguenza di quegli attentati e delle tensioni che da allora pervadono la società francese. ne abbiamo parlato con Luigi Bonanate, professore emerito dell’Università di Torino, uno dei maggiori esperti di terrorismo in Italia.

Cosa pensa del divieto?

“In genere sono contrario ai divieti.  Ma, in questo preciso momento il burkini può apparire un pizzico provocatorio. Possiamo dire che per quest’anno sarebbe meglio non usarlo? Una volta si diceva che le nostre ragazze non dovevano andare in spiaggia seno nudo. Era una probizione stupida, ma alla fine è stata superata dall’evolversi dei costumi. Magari questa estate sarebbe meglio usare il buon senso…”

Manuel Valls dice che è contrario ai valori francesi…

“E’astratto dirlo così. La questione del burkini è, in quanto tale, irrilevante. Non scomodiamo la Rivoluzione e la Costituzione francese, la Carta dei Diritti Umani per un costume da bagno. E’contrario ai valori anche prendere delle misure insensate…”.

Perché qui non c’è un problema di sicurezza…

“Assolutamente no!! Questa è l’ennesima conseguenza, l’ennesimo danno del terrorismo. La spaventosa potenza del terrorismo è questa: destabilizzarci, farci perdere la capacità di essere chiari, precisi, solidi nelle nostre azioni. E loro raggiungono il risultato. La questione del burkini è assolutamente marginale, una piccola protesta della borghesia musulmana rispetto alla possibilità di poter essere fedeli ai propri valori. Niente di più. però, ripeto, rimane il fatto contingente dell’oggi. Cerchiamo di attenuare queste tensioni. Non è così importante la questione del burkini”.

Anche perchè sono solo tre le municipalità francesi che hanno voluto imporre il divieto.  Manuel Valls sembra pensare più alle elezioni del 2017 che al merito della questione…

“Noi ci lamentiamo della nostra classe dirigente, ma anche quella degli altri paesi non scherza. Come è possibile che negli Usa ci sia un candidato che istiga all’uccisione dell’altro? Valls strizza l’occhiolino alla destra”.

La classe politica francese sembra essere in grande difficoltà…

“Quel paese ha ricevuto delle botte tremende in questo anno. Si è sviluppata una sorta di isteria collettiva. Ho letto che in una cittadina è scattato l’allarme antiterrorismo perchè si è sentita un’esplosione. Era il motore a scoppio di una grossa motocicletta. Certo: la classe dirigente non sta dando una buona prova. Francois Hollande è stato votato, ma subito abbandonato dai suoi elettori. Da anni si muove come se fosse un’anatra zoppa. Poi sono arrivate le stragi: Charlie Hebdo, il Bataclan, Nizza. Ora la classe politica francese è in ginocchio”.

 

 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 14/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 14-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 14/07 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 14-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 14/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 14-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 14/07/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di lunedì 14/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 14-07-2025

  • PlayStop

    Gaza è sull’orlo del collasso a causa della fame acuta e della mancanza d’acqua. È l’allarme lanciato dalla Caritas

    In Israele aumentano le critiche al progetto del governo Netnayhu di costruire delle cosidette “città umanitarie” nel sud della striscia, al confine con l’Egitto, dove spostare tutti i palestinesi di Gaza. Oggi l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert li ha definiti “campi di concentramento”. Intanto proseguono incessanti i bombardamenti israelian sulla Striscia , nelle ultime 24 ore sono oltre 100 le vittime. La Caritas oggi ha lanciato un drammatico appello : “siamo vicini al collasso le vite dei palestinesi sono appese ad un filo a causa della fame acuta, della mancanza d’acqua e delle malattie, serve un intervento umanitario urgente”. Danilo Feliciangeli responsabile Caritas per il Medio Oriente.

    Clip - 14-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di lunedì 14/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 14-07-2025

  • PlayStop

    Il grande flop delle case della salute. Solo il 5% è pienamente funzionante. La denuncia del Pd lombardo

    Dovevano essere i presidi con cui ricostruire la sanità sul territorio in Lombardia, ma finora le case di comunità sono state un flop. 216 sono quelle previste entro la scadenza dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che arriverà a giugno 2026. Al momento 140 hanno aperto, ma solo otto in tutta la regione (sei in provincia di Bergamo e due nel varesotto) hanno tutti i requisiti obbligatori previsti dalla legge. In totale sono meno del 6 percento. La denuncia è del gruppo consiliare del Partito democratico lombardo che ha fatto un accesso agli atti alla direzione generale Welfare per ognuna delle case di comunità attive in Lombardia. L’assessorato ha replicato che i numeri diffusi “sono usati in modo difforme dalla realtà. Le rilevazioni mostrano percentuali elevate di attuazione per la maggior parte dei servizi obbligatori”. Per il capogruppo del Pd al Pirellone, Pierfrancesco Majorino, “Regione Lombardia è in colpevole ritardo”.

    Clip - 14-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di lunedì 14/07/2025

    Stagione XI - ep 6 - Zyriab e Paco De Lucia

    A tempo di parola - 14-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 14/07/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 14-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di lunedì 14/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 14-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di lunedì 14/07/2025

    Stagione XI - ep 6 - Zyriab e Paco De Lucia

    Rock is dead - 14-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di lunedì 14/07/2025 delle 13:30

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 14-07-2025

Adesso in diretta