Piovono Rane

Matteo, buon Dio, perché lo fai

Questa cosa del Bahrain farebbe pensare che è un pazzo.

Renzi, dico: e quasi mi scuso di doverne parlare ma è un caso interessante perché sta a cavallo tra psicologia e politica – più nella prima che nella seconda in verità.

Solo un pazzo può pensare che farsi vedere ai paddock di un Gran Premio di Formula 1 nel lusso di un paese esotico – mentre l’Italia è metà in clausura e metà impoverita, ma tutta quanta incazzata nera – sia una buona idea. 

Viene da dire: ma no, santo Dio, perché lo fai? Ma non hai qualcuno che ti vuol bene accanto a te a spiegarti che non è il caso, che è una cazzata?

Di certo, se ce l’ha, lui non gli dà ascolto.

E si sforza di dimezzare il suo due per cento facendosi vedere in un contesto lunare per chi è rinchiuso in casa, nel suo comune, nella sua serranda abbassata. 

Follia allo stato puro, tendenza al suicidio politico.

Che appunto si può spiegare solo abbandonando le categorie della politica e inabissandosi in quelle della psiche umana, dei suoi misteri.

Provando a immaginare la gioia del provinciale, nato borghese piccolo piccolo, nell’esibire finalmente dove è arrivato, quale status ha raggiunto, e quanto tutto questo fa rosicare gli amici di una volta, voi al paese manco la gita di Pasquetta al lago di Bilancino vi potete fare, io tra i paddock del Gran Premio, i principi, i piloti, le ragazze e l’hotel a sette stelle.

  • Alessandro Gilioli

    Nato a Milano nel 1962, laureato in Filosofia alla Statale. Giornalista dai primi anni 80, ho iniziato a Rp da ragazzo poi ho girato per diversi decenni tra quotidiani, settimanali e mensili. Ho scritto alcuni libri di politica, reportage e condizioni di lavoro, per gli editori più diversi. Tornato felicemente a Radio Popolare dall'inizio del 2021.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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