Palazzeide

In memoria di Luana e di tanti altri. Due ogni giorno

Il Senato ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Luana D’Orazio, la ragazza di 22 anni morta sul lavoro, schiacciata da una macchina tessile. Ma anche il giorno dopo c’è stato un altro morto sul lavoro ma nessun minuto di silenzio per lui. Ogni giorno ci sono due persone che muoiono sul lavoro, una strage quotidiana, e quest’anno nei primi tre mesi, nonostante lo smart working, la percentuale è stata più dell’alta dell’anno scorso, l’11 per cento in più secondo l’Inail. Non si può scoprire con la morte di una ragazza di 22 anni, madre di un bambino piccolo, il drammatico problema della sicurezza sul posto di lavoro. Perché fare il minuto di silenzio per una sola vittima, che ha colpito tutti perché giovane e madre, perché bella e con i sogni del cinema, che aveva fatto la comparsa per un film di Pieraccioni, vuol dire non aver capito la drammaticità di questo fenomeno e farlo diventare un evento solo emozionale, ma non politico, quando invece è profondamente un problema politico e sociale. Allora che si faccia un minuto di silenzio per ogni vittima sul lavoro, forse solo così il Parlamento e le istituzioni si renderanno conto di quello che accade lì fuori, nelle fabbriche.

Foto | Un giovane di 18 anni originario del Senegal, Alaenj Camara, è morto in un’autofficina a Palermo, 19 novembre 2019. Il giovane stava smontando la ruota da un grosso camion quando lo pneumatico è esploso e lo ha investito

  • Anna Bredice

    A Roma con il cuore, una figlia e la testa, a due passi dai tetti belli di Garbatella e dal Gazometro di Ostiense, atmosfere tra Ozpetek e il caffè sospeso di Casetta Rossa. A Milano con gli affetti, la famiglia e la radio della vita. Seguo la politica per Radio Popolare da tanti anni, con impegno, partecipazione, a volte rabbia e passione.

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    La casa editrice "Passaggio al Bosco", che pubblica testi fascisti e nazisti, non è stata esclusa da "Più libri Più liberi", la fiera dell’editoria di Roma. E ieri il ministro della Cultura Giuli, che a sua volta proviene dalla destra radicale, ha cercato di mettere a tacere le proteste in nome del pluralismo. La decisione di alcuni autori, come Zero Calcare, di non partecipare alla manifestazione e l’appello per l’estromissione della casa editrice che ha in catalogo buona parte dell’armamentario ideologico del nazifascismo, firmato da decine di personalità della cultura, non sono serviti a nulla. "Passaggio al Bosco" è legata al gruppo Casaggi di Firenze, che è una cerniera tra la destra neofascista e i giovani di Fratelli d’Italia. Luigi Ambrosio ne ha parlato con Valerio Renzi, giornalista esperto di estrema destra.

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