L'Ambrosiano

Il prossimo

«Chi è il mio prossimo?» chiese il dottore della legge per incastrare Gesù. Il rabbi di Galilea raccontò la parabola del Buon Samaritano che salvò la vittima dei briganti mentre sacerdote e levita eran passati oltre. Da allora il soccorritore è modello per chi aiuta in umanità poveri, emarginati, fragili. I dottori della legge che siedono in Europa si son fatti la stessa domanda del loro predecessore di 2000 anni fa e si sono dati ieri la risposta: il prossimo è il migrante da identificare, prendergli impronte e rilievi biometrici dai sei anni in su, verificare se viene da un Paese sicuro per centellinargli l’asilo, convertibile: 2000 euro se respinto da Ungheria o altri di Visegrad. I dottori della legge di Roma, patria del diritto, son più sottili; i migranti possono esser salvati da una Ong ma la nave va multata e fermata: li ha sottratti alle motovedette libiche e impedito di riportarli nei lager che l’Europa finanzia. Dottori anche in religione (premier madre e cristiana) da Roma ricordano agli stranieri: vivete qui coi figli ma siete diversi: a scuola solo in percentuale; no Ramadan, ius scholae e culturae. Però valete più d’un operaio: per deportare in Albania altri migranti mettiamo quasi 40 milioni, per prevenire incidenti 2. Vittorio Fusco esegeta ha dato questa versione del prossimo: «Immagina tu, bianco razzista e magari affiliato al Ku Klux Klan, tu che fai chiasso se in un locale entra un negro e non perdi l’occasione per manifestare il tuo disprezzo e la tua avversione, immagina di trovarti coinvolto in un incidente stradale su una via poco frequentata e di star lì a morire dissanguato, mentre qualche rara auto con un bianco alla guida passa e non si ferma; immagina che, a un certo punto, si trovi a passare un medico di colore… Il punto non è: aiutare i negri, gli ebrei, o altri discriminati ma piuttosto quello di trovarsi in una situazione in cui si può essere aiutati solo da un negro, da un ebreo, un comunista, un fascista, insomma uno che è dall’altra parte della barricata». Gesù più che a far del Samaritano un eroe esortò a indentificarsi nelle vittime, nello sconosciuto: questa è la parabola! Auguri a Meloni, Salvini, Piantedosi, Von der Leyen, a timidi e pavidi di sinistra, ai Ponzio Pilato.

  • Marco Garzonio

    Giornalista e psicoanalista, ha seguito Martini per il Corriere della Sera, di cui è editorialista, lavoro culminato ne Il profeta (2012) e in Vedete, sono uno di voi (2017), film sul Cardinale di cui firma con Olmi soggetto e sceneggiatura. Ha scritto Le donne, Gesù, il cambiamento. Contributo della psicoanalisi alla lettura dei vangeli (2005). In Beato è chi non si arrende (2020) ha reso poeticamente la capacità dell’uomo di rialzarsi dopo ogni caduta. Ultimo libro: La città che sale. Past president del CIPA, presiede la Fondazione culturale Ambrosianeum.

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    Ci si può suicidare sotto effetto di cocaina? Gli esperti sentiti per questa puntata dicono di no: la quantità di sostanza presente nel sangue del ragazzo non è compatibile con il suicidio. Questo, secondo la famiglia Mattarelli, è uno dei tanti errori commessi nelle indagini. Il più grave, però,sarebbe stato commesso dal medico legale chiamato dalla procura. Su queste basi l'avvocato dei familiari tenta di opporsi alla richiesta di archiviazione. "Simone" è un podcast scritto, prodotto e finanziato da Stefano Vergine. È disponibile gratuitamente anche sulle principali piattaforme audio e su YouTube. Per segnalazioni: https://www.instagram.com/stefano.vergine/

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    Italia-Libia: altri tre anni di diritti umani violati

    Oggi si rinnova automaticamente il memorandum tra Italia e Libia sulla cooperazione nel campo dello sviluppo, del contrasto all'immigrazione illegale e sul rafforzamento della sicurezza delle frontiere. In pratica l'accordo tra i due Paesi per evitare che arrivino in Italia migranti dall'Africa, anche se così non è. La Libia è uno dei Paesi dove più di altri viene negato il rispetto dei diritti umani, con i migranti torturati e richiusi in lager. Il tacito prolungamento dell'accordo è previsto dall'articolo 8 del memorandum che dice che l'accordo non può essere disdetto se non viene dato un preavviso scritto di almeno tre mesi. Oggi sarebbe stato l'ultimo giorno utile e così dal 2 febbario 2026 continuerà a essere in vigore per i prossimi tre anni. Nel silenzio del governo e nello sdegno delle associazioni umanitarie, uniche a denunciare la vergogna di un accordo che convalida pratiche inumane nei confronti dei migranti. Ascolta l'intervista di Alessandro Braga a Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia.

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    Ricordi d'archivio di domenica 02/11/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

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