Tra Buddha e Jimi Hendrix

I pericolosi controsensi della terza dose, i benefici della Retta Comprensione e la campagna “Luci per la Vita”

“Non ha senso dare la dose booster ad adulti sani o vaccinare i bambini, quando nel mondo ci sono operatori sanitari, anziani e altri gruppi ad alto rischio che stanno ancora aspettando la loro prima dose di vaccino anti-Covid. L’eccezione, come abbiamo detto, sono gli individui immunocompromessi’”.
No, questo non l’ha detto un novax che crede la terra sia piatta e Hitler un fine statista ma Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Oms, l’Organo Mondiale della Sanità.
“Ogni giorno si somministrano 6 volte più dosi booster a livello globale rispetto alle dosi primarie nei Paesi a basso reddito. Questo è uno scandalo che va fermato. I Paesi con la più alta copertura vaccinale continuano ad accumulare ancora più vaccini mentre i Paesi a basso reddito continuano ad aspettare” ha aggiunto Ghebreyesus.
Esattamente la stessa cosa ci disse il grande Gino Strada poco prima di lasciare prematuramente questo mondo. Ed effettivamente il paradosso è lapalissiano: è etico offrire agli abitanti dei Paesi più ricchi una terza dose “di rinforzo”, quando tre quarti della popolazione del Pianeta è ancora in attesa della prima?
Mike Ryan, direttore del programma di emergenza sanitaria dell’OMS, qualche mese fa, a margine della decisione degli Stati Uniti di fornire a tutti la terza dose, ci era andato giù ancor più duro: “Si stanno distribuendo giubbotti di salvataggio a persone che ne indossano già uno, mentre lasciamo annegare tutti gli altri sprovvisti di qualsivoglia protezione”.
Senza considerare come nei paesi con poca o nulla copertura vaccinale il virus circoli più rapidamente, e questo pare porti alla nascita delle numerose nuove varianti che ben conosciamo. Quindi, di fatto, il capitalismo selvaggio – ancora una volta – si sta e ci sta fregando con le sue mani, ma questa non è una novità, basti vedere il disastro ambientale in corso.
Come tanti mi sono vaccinato per tutelare la mia salute e dare il mio piccolo contributo al mondo, ma intendevo il mondo tutto quanto, non solo il così detto occidente. Nella mia innocente ignoranza credevo che dopo di noi sarebbe toccato all’Africa e agli altri paesi non in grado di provvedere da soli alla vaccinazione della propria popolazione. Invece finirà al solito modo: noi con dieci dosi in corpo, loro con zero. E non è accettabile. Anche perché, pure fregandosene bellamente dei paesi più poveri come si è sempre fatto, il problema resta ed evidenzia con doppio segno di matita rossa i controsensi della “terza dose ad alcuni e di zero dosi agli altri”. Nei paesi con ridotta copertura vaccinale, il virus circola maggiormente, muta e di conseguenza minaccia con le sue mutazioni anche gli stati ricchi e iper-vaccinati. Ogni paese, lasciato senza protezione, è una potenziale fonte di varianti per tutto il resto del mondo.
Certo, ci sono problemi di logistica da affrontare, molti paesi non avrebbero strutture necessarie per produrre i vaccini m-RNA né per conservarli e somministrarli correttamente ma la battaglia contro il Covid è, anche e soprattutto, su quei tavoli che va giocata.
Antonino Di Caro, consulente dell’IRCCS Don Calabria di Negrar (Verona), ex direttore del laboratorio di microbiologia dello Spallanzani, interpellato da Panorama a proposito della nuova variante sudafricana, è stato chiaro come un torrente di montagna nell’affermare che: “É da mesi che tutti diciamo, compreso l’OMS, che prima di fare la terza dose ai paesi con più possibilità avremmo dovuto pensare di immunizzare il resto del mondo. Proteggere una parte del mondo e lasciare scoperta l’altra favorisce la replicazione e la mutazione del virus”.
In questo clima avvelenato fra il vaccinarci tanto o non vaccinarci affatto, alla fine si sta perdendo l’unica scelta sensata: far completare il ciclo vaccinale a tutti e poi, se servirà, procedere con eventuali rinforzi.
E mai come adesso è nodale far decadere ogni limitazione per via del “nodo brevetti”.
Il prof. Silvio Garattini, don Luigi Ciotti, Moni Ovadia e tanti altri hanno aderito alla campagna “Luci per la Vita”, inviando foto e filmati (le trovate sulla pagina Facebook Right2cure/DirittoallaCura, pagina italiana della campagna “Nessun profitto sulla pandemia”) dove le persone, immortalate davanti a una candela, lanciano un appello per la sospensione dei brevetti. L’obiettivo è arrivare a 10.000 foto, cioè il numero di persone che mediamente muoiono di Covid ogni giorno nel mondo.
Il Buddha, quando ormai oltre 2500 anni fa elaborò l’illuminante ottuplice nobile sentiero – il suo modo per uscire dalla sofferenza – si soffermò sull’importanza della Retta Comprensione della Realtà. Sì, ok, ma che cosa vuol dire? Vuol dire comprendere che siamo tutti impermanenti (e su questo non ci piove) e interconnessi. Già, interconnessi. Tutti quanti. Legati a filo doppio, per non dire triplo, l’uno con l’altro. Il più grosso peccato degli imbecilli è non comprenderlo.
Il mio vecchio e saggio amico Don Gallo riassumeva spesso il concetto quando, sgolandosi, urlava: “Ma lo volete capire che non ci si libera mai da soli? Ci si libera tutti insieme”.
Quanto suonano profetiche, oggi, le sue parole.

  • Federico Traversa

    Genova 1975, si occupa da anni di musica e questioni spirituali. Ha scritto libri e collaborato con molti volti noti della controcultura – Tonino Carotone, Africa Unite, Manu Chao, Ky-Many Marley – senza mai tralasciare le tematiche di quelli che stanno laggiù in fondo alla fila. La sua svolta come uomo e come scrittore è avvenuta grazie all'incontro con il noto prete genovese Don Andrea Gallo, con cui ha firmato due libri di successo. È autore inoltre autore di “Intervista col Buddha”, un manuale (semi) serio sul raggiungimento della serenità mentale grazie all’applicazione psicologica del messaggio primitivo del Buddha. Saltuariamente collabora con la rivista Classic Rock Italia e dal 2017 conduce, sulle frequenze di Radio Popolare Network (insieme a Episch Porzioni), la fortunata trasmissione “Rock is Dead”, da cui è stato tratto l’omonimo libro.

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 26/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 26-07-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 26/07/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-07-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 26/07/2024 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-07-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jukebox & Slot Machine di venerdì 26/07/2024

    Come molte altre cose, un luogo è definito dalle funzioni che dentro di esso si possono svolgere. Un po' come l'ambiente che ci circonda può essere più o meno ostile. Ne consegue che la presenza ormai capillare in Italia delle macchinette da gioco d'azzardo nei bar, qualcosa deve aver cambiato rispetto a quando la possibile macchina-mangia-monetine che si rischiava di incontrare sotto casa, invece che vacue promesse di un'antidoto alla disperazione della povertà, spacciava il lato di un 45 giri o al massimo anni dopo qualche giocosa avventura con le fattezze del cartone animato. In quell'epoca invece che un semplice schermo e dei bottoni, le slot-machine confinate ai casinò avevano una manopola e dei rulli che scorrevano prima di dare un responso in forma di immagini miste o uguali, spesso non casualmente in tema di frutta, poiché la natura costruisce sopra l'esistente invece che sostituirlo ed il cervello sapiens non fa eccezione. una banana, delle ciliegie, una mela? ciliegie, ciliegie e un'ananas? tre pere? sono tutte combinazioni possibili. parafrasando un celebre umanista e compositore, si potrebbe dire che "these are tunes that go together well", o almeno così ci auguriamo che sarà. anche perché dalle retrovie pare si dica che "vincere sempre è come non vincere mai".

    Jukebox & Slot Machine - 26-07-2024

  • PlayStop

    Podi podi di venerdì 26/07/2024

    Il racconto, i commenti e i retroscena delle Olimpiadi di Parigi 2024 su Radio Popolare. Dal 26 luglio all'11 agosto 2024 tutti i giorni dalle 19.00 alle 22.30 con Gianmarco Bachi, Luca Gattuso, Marta Zambon e le incursioni di Stefano Vegliani.

    Podi podi - 26-07-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 26/07/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 26-07-2024

  • PlayStop

    Popsera di venerdì 26/07/2024

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all’informazione dalla prima serata per tutta l’estate e nel periodo festivo di fine anno. Si comincia alle 18.00 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 26-07-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 26/07/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 26-07-2024

  • PlayStop

    Parla con lei di venerdì 26/07/2024

    Ospite di oggi la psicologa e psicoterapeuta Gabriella Scaduto. Si parla di come la psicologia supporta i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, di prevenzione al bullismo, di supporto a vittime di abusi e figl* di donne assassinate. E anche di come si concilia una vita intensamente impegnata con la famiglia.

    Parla con lei - 26-07-2024

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 26/07/2024 delle 14:32

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 26-07-2024

  • PlayStop

    Note dell’autore di venerdì 26/07/2024

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto in una decina di minuti, più o meno il tempo di un caffè...freddo!

    Note dell’autore - 26-07-2024

  • PlayStop

    Il Filo della Storia - Abacost

    Abacost, il paradosso dell’autenticità dietro la giacca di un dittatore africano. A cura di Alba Solaro

    Il Filo della Storia - 26-07-2024

  • PlayStop

    Cult di venerdì 26/07/2024

    Oggi a Cult: il Terreni Creativi Festival di Albenga; alla Maddalena, la Valigia dell'Attore; il Segesta Festival 2024 con musica, teatro, danza e incontri; in Val d'Aosta Insoliti Festival a contatto con la natura; il libro "100 vasi di design italiano" a cura di Marco Meneguzzo ed Enrico Morteo...

    Cult - 26-07-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di venerdì 26/07/2024

    A cura di Mattia Guastafierro e Massimo Alberti. Il decreto per abbattere i tempi sulle liste d’attesa: servirà davvero o è un ulteriore regalo alla sanità privata? - con Andrea Capocci, giornalista scientifico del Manifesto, e Pierino De Silverio, segretario Anaoo Assomed. Il far west della logistica: lo sfruttamento di manodopera tocca anche la filiera di Poste Italiane – con Rosita Rijtano di La Via Libera. In Irlanda i consumi dei server superano quelli domestici: siamo entrati in una nuova era di centralità delle macchine rispetto all’uomo? - con Juan Carlos De Martin, docente al Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino. Come scegliere il futuro sindaco di Milano? Con le primarie o no? - il microfono aperto con Roberto Maggioni.

    Giorni Migliori – Intro - 26-07-2024

Adesso in diretta