L'Ambrosiano

Gli spettri

C’è il long Covid politico. «Si potevano evitare 4 mila morti» per gli inquirenti che hanno indagato ex di governo, amministratori, professori, tecnici. “A volte ritornano”, gli spettri: di solito nei drammi. Se le Ombre inquietassero la coscienza di chi aspira a governare qualcuno si ritirerebbe a vita privata. Fontana, Gallera, Moratti si sono presentati alle regionali. L’ex Assessore alla Sanità del disastro pandemico e colei che fu chiamata per contenere i danni li han bocciati gli elettori. Ce l’ha fatta invece il Presidente. Un avvio imbarazzante il suo. Per una volta Berlusconi e destra non attaccano il “cancro della Magistratura” che colpirebbe “a orologeria”. I giudici hanno aspettato la zoppia dei 100 giorni meloniani e il voto locale. Ancora non c’è la giunta e Fontana è già indagato. Siam tutti garantisti: un avviso non è una condanna e nessuno vuole processi mediatici. Ma è enorme la pietra d’inciampo sulla via del Pirellone per destra e Presidente salviniano. Gli spettri che tornano hanno il volto cereo delle migliaia di morti portati via di notte da camion militari; ma oggi sono agitati da schiere di cittadini menomati nel godere del diritto alla salute perché la Regione non ha fatto tesoro delle clamorose carenze messe a nudo dalla pandemia: sanità ospedalecentrica; medici di base pochi, senza mezzi, oberati di burocrazia; prevenzione inadeguata per industria e artigianato (sicurezza di impianti e lavoratori) e agricoltura (allevamenti intensivi inquinanti); nessuna politica per i giovani medici; servizi sociali non garantiti; bacini imbriferi latitanti. Grazie alla Costituzione (che garantisce tutti, anche chi non la rispetta picchiando fuori dalle scuole o non salvando naufraghi) va pieno diritto alla difesa degli indagati. Quanto all’etica a volte gli spettri tornano a risvegliarla a livello: collettivo (chissà che una crepa intacchi la facciata governativa); individuale (magari un po’ di rimorso nasce in elettori di destra); dei media. Martini diceva: «L’importante è che impariate a pensare, a inquietarvi». Da prender nota: per sognare Fontana a casa; manifestare in piazza i disagi se si riesce; non aspettare che tornino altri spettri. E per il voto futuro.

  • Marco Garzonio

    Giornalista e psicoanalista, ha seguito Martini per il Corriere della Sera, di cui è editorialista, lavoro culminato ne Il profeta (2012) e in Vedete, sono uno di voi (2017), film sul Cardinale di cui firma con Olmi soggetto e sceneggiatura. Ha scritto Le donne, Gesù, il cambiamento. Contributo della psicoanalisi alla lettura dei vangeli (2005). In Beato è chi non si arrende (2020) ha reso poeticamente la capacità dell’uomo di rialzarsi dopo ogni caduta. Ultimo libro: La città che sale. Past president del CIPA, presiede la Fondazione culturale Ambrosianeum.

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